Aula 216 del tribunale di Napoli, calciopoli va avanti, ma senza Ancelotti e senza Cellino, ma con il presidente della prima sezione,Teresa Casoria, prima ironica ("Sa vengono dal continente") poi dura e minacciosa ("Fate sapere a Cellino che lo possiamo anche mandare a prendere"). Dai carabinieri ovviamente. Tanto per gradire, all' udienza vip non c' è neanche il Presidente del Genoa, Preziosi.
Riassunto della giornata: interrogatorio del maresciallo Di Laroni sulle intercettazioni telefoniche; poi, le vibrazioni. Per Trefoloni "Moggi aveva un peso in federazione e nell' associazione arbitri. Io rifiutai di entare in griglia per Roma-Juventus. Non ero in forma e c' erano troppe pressioni. Lo dissi al designatore Bergamo, lo dissi più volte anche a Maria Grazia Fazi, l' amica di Bergamo e lei insistette affinchè ci fossi". Trefoloni alla fine inviò un certificato medico.
Poi è la volta dell' ex guardalinee Fabrizio Babini: "nell' ultimo anno, decisi che volevo la Juventus, mai attribuitami. Lo chiesi al designatore di C Mazzei che mi rimandò a Pairetto. Ma fermai subito ogni richiesta. Pairetto era alle partite di Champions League della Juventus nella tribuna migliore e insieme ai dirigenti della società c' erano lui e i suoi due figli. Una brutta immagine. In quel calcio c' erano oche e anatroccoli. Io, Contini, Puglisi e Morganti eravamo il Fatebenefratelli dei guardalinee: ci usavano per risolvere le rogne e le partite delle retrocessioni. Altri erano graditi alla Juventus: Consolo, Griselli, Mitro. Calcagno, appena arrivato era anche lui gradito alal Juventus e fece una carriera rapidissima. Ora gli daranno un paio di mondiali. Moggi negli spogliatoi degli arbitri? Ci andava sempre. Con il suo amico fornaio, era conosciuto così. Ma lo faceva anche Sensi. Moratti solo prima della gara.
Se ero amico di Meani? Certo, in quel mondo chi non aveva i suoi amici rimaneva poco a galleggiare".
Senza Ancelotti, senza Cellino, senza Preziosi: però con scariche di veleni...
fonte: Corriere dello Sport