Chiuse le porte sul Papato di Benedetto XVI

[Dode]

Stavolta ci provo io
Mi sta incuriosendo la questione del "momento storico con la chiusura del portone di Castel Gandolfo e la cessazione della sorveglianza da parte delle guardie svizzere".
Qualcuno ne sa di piu?
Perche detta cosi io capisco che quando il papa è in vita (quindi sempre anche durante la sua vita normale in vaticano) il portone è aperto con le guardie, quando il papa muore il portone si chiude e se ne vanno le guardie... PERO' io li davanti ci sono stato, il papa era in vita, e il portone era chiuso... e c'ho pure la foto...
Non capisco quindi se si tratta ok di un evento storico, ma una procedura che è la prima volta che viene messa in atto in concomitanza con questa anomala fine del papato.
Perche se è una consuetudine c'e qualcosa che non mi quadra...

[Nykko]

da quello che ho capito io, solo le guardie svizzere adesso sono in "ferie" in quanto non hanno nessuno da proteggere, mentre la gendarmeria che si occupa dello stato Vaticano e dei cittadini è sempre attiva, quando eri li te, probabilmente il portone era si chiuso ma al suo interno vi erano le guardie svizzere di piantone.

[Pipwolf]

Avendo dato poco tempo fa' diritto canonico sono quasi sicuro non esista una consuetudine del genere c'erano molti dubbi anche sulla procedura con cui il papa si potesse dimettere!

[tony]

Dalle ore 20 di ieri non si ha più un papa.
Il portone del palazzo di Castel Gandolfo è aperto quando c'è il pontefice al suo interno, chiuso se non c'è e inoltre la sicurezza del papa è compito degli svizzeri. Il papa era all'interno del palazzo fino alle 20, quando ha cessato di essere papa.
Per questo c'è stato questo cambio della guardia con la gendarmeria e la chiusura del portone.
Adesso mi sembra che la guardia svizzera dovrà occuparsi del conclave.

[Dode]

Ah quindi il "simbolo" sarebbe che nonostante ci fosse il papa dentro è stato chiuso il portone, il che significa che chi c'e dentro non è il papa..

[Doraemon]

Esatto, quella persona che è dentro non è più regnante, è il Pontefice emerito, è semplicemente Monsignor (non Cardinale) Joseph Ratzinger.
Ratzinger non è più Cardinale dal momento della sua accettazione dell'elezione al soglio petrino. Potrebbe essere nuovamente creato Cardinale dal suo successore e solo in quel caso, qualora lui volesse (ma ha già detto che vestirà di bianco senza mozzetta), potrebbe portare la porpora cardinalizia.

[BlueLord]

Leggo con interesse questa discussione perché il momento storico affascina anche me.
Al di là di essere cattolici o meno, non si può rimanere indifferenti davanti ad un evento che non accadeva da un millennio o quasi.
Trovo sempre affascinante il poter vivere una realtà storica che difficilmente si ripeterà: un giorno futuro molto lontano da oggi, molti guarderanno con curiosità a questo "evento" datato 28 febbraio 2013, e si chiederanno come sia potuto accadere.
Onestamente, credo che una cosa del genere, seppur possibile, difficilmente si ripeterà a breve, anzi probabilmente passeranno altri 500 anni o giù di lì.
Benedetto XVI ha forse voluto far intendere che il pontificato al giorno d'oggi deve avvicinarsi di più all'essere umano, il quale ha tutti i diritti di rinunciare nel caso in cui non se la senta per svariati motivi. Non critico questa scelta, ma è sicuramente una scelta innovativa.
Ora il mistero e il fascino del conclave: sono certo che sarà eletto un papa moderatamente "giovane" (ovviamene giovane riferito ad un'età papale) come accadde con Giovanni Paolo II. E sono anche certo che Ratzinger difficilmente si farà rivedere in giro, una volta che da Castelgandolfo (a maggio a quanto pare) tornerà nel Vaticano per andare a vivere nel monastero, probabilmente sarà seguito dalla stampa. Ma una volta entrato lì dentro, non avremmo più traccia di lui, che rispetterà il papa regnante.
Riguardo il nuovo papa poi mi piacerebbe sentire le vostre opinioni: secondo voi i tempi sono maturi per uscire al di fuori dell'Europa? Io direi proprio di sì.
Infine, chiudo con una cosa che mi ha colpito di Ratzinger ieri nelle sue ultime parole a Castelgandolfo, quando si è congedato per l'ultima volta in forma breve dai fedeli, ha chiuso il suo intervento, l'ultima sua apparizione da papa con una semplice parola, che a me ha fatto fortemente riflettere: "Buonanotte". Quando erano ancora le 17:45 circa, ma era una "buonanotte" riferita alla notte che iniziava, coincidente con la fine del suo pontificato.

[AssistantRef]

Senza voler fare nomi (non mi improvviso vaticanista), io punterei sui contesti dove più forti sono vocazioni, senso della missione e attaccamento al messaggio evangelico. Credo che in una situazione di grande disorientamento come questa, si debba ripartire cercando le soluzioni più semplici: non so se qualcuno abbia mai visto dal vivo o ascoltato i racconti, ma nelle comunità cattoliche del Sudamerica o anche in Africa si ha la percezione di una fede ancora genuina, che forse altrove è annacquata da altre esperienze. Se fossi un cardinale, chiederei una testimonianza ed una disponibilità a chi proviene da questi luoghi.

[ammonilo]

Anche a me piacerebbe vedere un papa che rappresenti il "cristianesimo" in crescità.

Vedremo..

[Luca Marelli]

Premetto che sono convinto che esiste un'entità superiore ma che ritengo Vangelo e Bibbia dei racconti di fantasia. La Chiesa, per quanto mi concerne, è un'enorme baraccone che rappresenta solo le contraddizioni dell'umanità.
Detto ciò debbo dire che Papa Giovanni Paolo II mi ha sempre e profondamente colpito per umanità, per la serenità che trasmetteva nonostante la malattia, per il sorriso che sapeva regalare anche nei giorni più dolorosi.
Ho avuto l'enorme fortuna di poterlo salutare personalmente durante una visita a Roma e grazie all'intercessione di un caro amico e vi assicuro che ho avuto la sensazione di essere stato attraversato da una scarica elettrica. Da anni mi chiedo se stata solo una sensazione o chissà che altro.

Ecco, io vorrei una persona del genere: solare, umana, disponibile, serena. Vorrei un Papa completamente distaccato dalle vicende politiche.

So che è un discorso contraddittorio e dovrebbe non fregarmene nulla: ma la vita è piena di contraddizioni...