Doraemon ha scritto:Non esageriamo.
Di certo potranno esserci delle concessioni su preservativo e ricchezza della Chiesa, non di certo per matrimoni omosessuali e sacerdozio femminile. E io dico: bene così!
La Chiesa fa bene a perseguire la propria catechesi, il Papa ha il dovere di dire quello che pensa sia giusto. Quello che non tollero (ma non è imputabile alla persona del Papa, nè tantomeno all'ex Card. Bergoglio) è la commistione delle posizioni religiose (legittime) con il potere politico, tipico della nostra sventurata Italia.
Ma questo è un problema italiano, non vaticano, dal momento che è colpa nostra la mancata applicazione del principio "Libera Chiesa in libero Stato", già enunciato da Cavour!
Ti quoto al 100% Doraemon, anche se io ricordo, ma data l'età sarà sicuramente un ricordo fallace, un altro motto: libero culo, in libero Stato...
Scherzi a parte, hai pienamente ragione: la Chiesa giustamente fa il suo dovere, ed aggiungo, da credente molto, ma molto critico verso le gerarchie e l'Istituzione politica Chiesa (non quella confessionale), che spesso la Chiesa surroga lo Stato in molte attività: ludiche, sociali, assistenziali. E, dunque, chapeau!
Il problema, il vero problema, sono i politici che si appecoronano davanti ai desiderata delle gerarchie (magari pur se la propria vita privata è tutt'altro che improntata ai dettami della fede cattolica) e dimenticano, loro sì, di essere rappresentanti di tutti: bianchi, neri, uomini, donne, gay, trans, ricchi, poveri, ecc, ecc. Questo è inaccettabile!
Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà. W. Allen