Strage al tribunale di Milano

Strage al tribunale di Milano

Messaggioda BlueLord il gio apr 09, 2015 6:36 pm

Quanto accaduto oggi impone una riflessione. Ho sentito le dichiarazioni in conferenza stampa prima di Renzi e poi Alfano. Specie riguardo il secondo, reputo che ci sia bisogno di aggiungere qualcosa: plaudo alla bravura delle forze dell'ordine e all'arresto dopo poco tempo dell'autore della strage. Ma non si può usare a mio giudizio questo come arma di difesa per non sentirsi sotto accusa dopo quanto accaduto. Un ministro dell'Interno dopo un accadimento del genere forse in un altro paese arriverebbe a dimettersi. Io ovviamente non voglio che si arrivi a questo, gli standard italiani sono quelli che sono. Che l'arresto abbia prevenuto ulteriori omicidi è ovviamente qualcosa di vitale ma.. a mio giudizio la prima cosa che doveva fare Alfano in conferenza era assumersi delle responsabilità e sentirsi fortemente amareggiato. A me invece è parso volesse prendersi dei meriti, cosa terribile, dopo una vicenda del genere. Ci vuole davvero il rispetto per i parenti delle vittime. Ascoltando Alfano si potrebbe invece aver avuto la sensazione che tali accadimenti fossero stati invece ineluttabili. Spero capiate cosa intendo.
Con lui c'era Orlando, Ministro della Giustizia, che assicurava e riassicurava varie volte come ogni dispositivo elettronico di controllo fosse perfettamente funzionante. Beh, chiaro, visto che la persona è riuscita ad entrare in altro modo. Ma questo non si poteva prevenire?
Come è possibile entrare in un tribunale con delle armi, superando anche i controlli? Queste domande attendono risposta.
Poi, ovviamente, e ci mancherebbe altro, tanti elogi alle forze dell'ordine che fanno il loro lavoro.
Ma certe cose, ripeto e chiudo, per me non dovrebbero MAI poter accadere.
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Re: Strage al tribunale di Milano

Messaggioda lahir il gio apr 09, 2015 9:11 pm

Assurdo. Però c'è da precisare una cosa: il Ministero dell'Interno non è competente per la sicurezza del Tribunale di Milano. Il Tribunale di Milano ha affidato in appalto a ditte di vigilanza private la gestione del controllo degli accessi. La vigilanza interna, con funzioni di polizia, è affidata alla locale stazione dei Carabinieri, interna al Tribunale medesimo. Il responsabile della sicurezza, se non erro, è il Procuratore Generale insieme col Presidente della Corte d'Appello.
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Re: Strage al tribunale di Milano

Messaggioda onlyReferee il gio apr 09, 2015 9:20 pm

Come già accennato questi sono fatti che non dovrebbero mai accadere eppure oggi come oggi sono arrivati anche a questo.
Concordo con BlueLord riguardo al fatto che le dichiarazioni del ministro dell'interno fossero piuttosto fuori luogo.

Per aspera sic itur ad astra
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Re: Strage al tribunale di Milano

Messaggioda gad il gio apr 09, 2015 9:39 pm

Un buco nella sicurezza ci potrà sempre essere anche se ci fosse stato robocop dentro al tribunale..... però se volete se ne può discutere.
La cosa che trovo più assurda è che costui, imputato per bancarotta, fosse in possesso di regolare porto d'armi. E' vero che non è colpevole finchè non lo condannano e quindi ha tutto il diritto di avere un carroarmato posteggiato in garage....però mi sembra che questo possa facilitare non poco la vita ad un imputato se non facilitandogli l'ammazzare eventuali testimoni, perlomeno consentedogli di minacciarli con un certo agio.
Un cartellino rosso è come l'esplosione di una bomba;il giallo l'accensione di un timer. Possiamo dare al pubblico 15 secondi di sorpresa o 15 minuti di suspence. -A. Hitchcok-
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Re: Strage al tribunale di Milano

Messaggioda Luca Marelli il gio apr 09, 2015 9:44 pm

Come spesso accade, in queste circostanze, sta circolando una serie incredibile di stupidate.
Cerchiamo di fare un po' di chiarezza (naturalmente basandomi sull'esperienza diretta della frequentazione del tribunale di Milano).
Il Tribunale di Milano è un casino inenarrabile. E' complesso farvi capire che razza di macello ci sia in ogni dove della struttura alla mattina tra le 9 e le 12 ma sappiate che, all'interno, ci sono MIGLIAIA di persone, soprattutto in giorni come il mercoledì ed il giovedì. Ci sono dipendenti (centinaia), avvocati, giudici, consulenti d'ufficio e di parte, imputati, parti civili, assistiti in cause civili, giornalisti (decine), tecnici, forze dell'ordine (all'interno private), baristi, camerieri, addetti alle pulizie eccetera eccetera eccetera.
Gran parte di queste persone entrano in tribunale per i procedimenti in calendario. L'orario di punta (se vogliamo così definirlo) è proprio tra le 9.30 e le 11.

Ingresso: sono quattro, sostanzialmente anche se i due più utilizzati sono quello di via Freguglia e quello di via Manara (quelli esterni, per intenderci, più comodi per coloro che arrivano e portano le auto nei parcheggi sotterranei e di superficie posti nella parte posteriore del tribunale).
Ad ogni ingresso ci sono dei metal detector (perfettamente funzionanti: in 15 anni non ho MAI trovato un apparecchio non funzionante) e, di lato, un passaggio riservato per avvocati (se muniti di tesserino), giudici (conosciuti dagli addetti) e personale del tribunale.

E qui nasce il primo problema: controllare tutte le persone che giornalmente entrano in tribunale è impossibile. Se dovessero controllare tutte le persone che devono entrare, gli ultimi avrebbero accesso nel pomeriggio inoltrato dopo essersi messi in coda alle 9 del mattino.
Perciò gli avvocati passano senza alcun controllo (io, ad esempio, non sono MAI stato controllato ed il tesserino non ha mai lasciato la mia mano) e, quasi sempre ANCHE I LORO CLIENTI vengono fatti passare senza controlli (tranne in rari casi). Nella corsia riservata agli avvocati non c'è ALCUN controllo, nè da parte di personale nè da parte di apparecchi elettronici.

Interno: il tribunale di Milano è un autentico labirinto e, la mattina, sembra di essere sul grande raccordo anulare. I piani sono sette ma, in realtà, con mezzanini e compagnia, i piani sono molti di più. Oltre a ciò il tribunale di Milano è lungo più di cento metri e profondo una settantina (non so con esattezza, vado a spanne per farvi comprendere l'ampiezza della struttura).

Oggi si è detto: "come è possibile che abbia sparato al terzo piano, scendere al secondo e poi uccidere di nuovo?".
La risposta sembra incredibile ma non lo è per nulla.
L'assassino era in giacca e cravatta, uscendo dall'aula in cui si stava svolgendo il processo si è semplicemente mischiato alla folla, composta in gran parte da uomini vestiti in giacca e cravatta.
E' sceso al secondo piano attraverso una scala laterale (una delle tante, alcune completamente isolate dal resto dell'edificio) e, al secondo piano, si è nuovamente mischiato alla "folla", raggiungendo l'ufficio del giudice.
Come ha potuto entrare nell'ufficio del giudice? Semplice: basta bussare e chiunque può entrare negli uffici posti al secondo piano.

Fuga. Dicono: "come cavolo è possibile che sia uscito senza essere nemmeno fermato?". In merito ho una teoria.
Secondo me è stato volontariamente consentito all'uomo di uscire per poi procedere all'arresto in una zona sicura. Perchè? Semplicemente perchè non si aveva idea di quanti colpi avesse ancora per la pistola e, se avesse cominciato a sparare a caso, avrebbe fatto letteralmente una strage, considerando che i corridoi del tribunale hanno una densità, a quell'ora, pari a quella del centro di Milano alla vigilia di Natale.
E' una sensazione che ho da stamattina: farlo fuggire, controllando lo spostamento per evitare una carneficina in un'eventuale sparatoria con le forze dell'ordine.

Vigilanza. Parliamoci chiaro: Milano è una città a rischio ma è letteralmente impossibile controllare tutti i punti nevralgici. Pensiamo solamente alle 100 fermate del metrò, a centinaia di uffici, banche, società, multinazionali presenti, ai due aeroporti, alle stazioni ferroviarie. Insomma, è pura follia pensare che tutti questi luoghi possano essere sorvegliati 24/7.
Tanto che, all'interno (ribadisco: all'interno. Poi ci torno) del tribunale la sorveglianza non è operata da forze pubbliche ma da agenzie private. Gli agenti sono tutti privati. Solo all'esterno (ecco che ci ritorno) ci sono un paio di pattuglie fisse che girano attorno all'edificio e, in talune particolari circostanze, anche altri mezzi con parecchi agenti (ad esempio: durante il processo Ruby).

Capitolo dichiarazioni. Oggi la scelta migliore, come ho già affermato sul mio profilo, sarebbe stato il silenzio, da parte di tutti.
Invece hanno fatto a gara a chi sparava (scusate il termine) la cazzata più grossa. Si è iniziato con Gherardo Colombo che ha affermato come questa sia la conseguenza della delegittimazione della magistratura (una sciocchezza colossale concettualmente) per finire ad Alfano (che, come ha giustamente scritto BlueLord, non ha perso l'occasione per incensarsi).
In realtà credo che nessuno abbia responsabilità particolari, è stato un gesto sconsiderato di una persona fuori controllo.
Evidenzio solo un particolare che mi ha fatto imbestialire: la corsa alla telecamera. Oggi ho visto in televisione decine e decine di avvocati che dovevano dire la loro. Una roba IN-DE-CEN-TE. Oltre a ciò ho assistito a dichiarazioni assurde da parte di avvocati che hanno in passato difeso l'assassino, fornendo particolari su fatti e persona. Peccato che gli avvocati DOVREBBERO essere tenuti al segreto professionale ma, ormai, l'etica degli avvocati sembra (per alcuni) un inutile orpello. Uno schifo, oggettivamente.

Scusate la prolissità.
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Re: Strage al tribunale di Milano

Messaggioda BlueLord il gio apr 09, 2015 9:46 pm

gad ha scritto:La cosa che trovo più assurda è che costui, imputato per bancarotta, fosse in possesso di regolare porto d'armi. E' vero che non è colpevole finchè non lo condannano e quindi ha tutto il diritto di avere un carroarmato posteggiato in garage....però mi sembra che questo possa facilitare non poco la vita ad un imputato se non facilitandogli l'ammazzare eventuali testimoni, perlomeno consentedogli di minacciarli con un certo agio.

Su questo non sono assolutamente d'accordo, non si possono fare ragionamenti del genere, a mio giudizio. Non vedo il nesso tra essere imputato per bancarotta e non potere avere armi. La sicurezza deve essere garantita in altri modi.
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Re: Strage al tribunale di Milano

Messaggioda The Elf il gio apr 09, 2015 10:30 pm

Credo che oggi ogni commento sia superfluo, tutti noi dovremo rimanere in silenzio per rispetto di chi ha perso la vita per colpa di un vigliacco.
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Re: Strage al tribunale di Milano

Messaggioda lahir il gio apr 09, 2015 10:42 pm

Una cosa è vera, lavorare lì non sarà più come prima, francamente non ho nessuna voglia domani di tornare lì. Sono ancora sgomento. Per fortuna oggi non ero in tribunale.

-- ven apr 10, 2015 12:44 am --

PS per precisare (marelli ha già fatto una disamina importante): l'immobile è proprietà dell'Agenzia del Demanio, la gestione è di competenza del Comune di Milano.
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Re: Strage al tribunale di Milano

Messaggioda bracco75 il ven apr 10, 2015 9:31 am

Intanto oggi in tutti i Tribunali c'è stata la corsa al controllo: al Tribunale di Bari, dove qualche anno fa uno squilibrato entrò con un coltello perchè doveva "parlare" con il giudice (civile) che da dieci anni non gli decideva la causa, si è creata una coda di avvocati, pubblico, e tutta l'umanità variegata che Luca ha descritto poco prima, e che è tipica di tutti i Tribunale afferenti a grandi realtà: per inciso, proprio ieri un pazzo si è denudato ed ha fatto il bagno nel fontanone che troneggia nel recinto del Tribunale.
Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà. W. Allen
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Re: Strage al tribunale di Milano

Messaggioda Dode il ven apr 10, 2015 1:30 pm

E' noto di quale "realta" imprenditoriale faceva parte questo personaggio?
# Dode e Torqui ti disprezzano
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