val ha scritto:non credo di aver ben chiaro il motivo per il quale, avendo ancora una decina d'anni di attivita' (molti dei migliori arbitri sono oltre la quarantina) non possa andare avanti sulla base delle mie prestazioni ma mi venga posto gia' un limite oltre il quale non e' possibile andare. capisco che sulla carta sia molto difficile maturare l'esperienza e la qualita' in pochi anni ma non lo trovo comunque giusto.
I limiti di età previsti dalle Norme di Funzionamento, hanno uno scopo ben preciso, ovvero fare in modo che un Arbitro abbia (teoricamente) la possibilità "anagrafica" di arrivare fino alla CAN e di rimanerci il più a lungo possibile, prima di dover appendere il fischietto al chiodo alla soglia dei 45 anni (salvo deroghe, come Farina
).
Ogni OT Nazionale, non è mai visto come un punto di arrivo, ma come un luogo di "transito", una sorta di "palestra" nella quale si devono "costruire" gli arbitri che, un domani, saranno il "ricambio" di coloro che cesseranno l'attività alla CAN.
La permanenza negli OTN, pertanto, è giustificata fintanto che risulti raggiungibile lo scopo finale; infatti ci si rimane un periodo di tempo limitato e si viene dismessi quando appare evidente che non vi sono altri margini di miglioramento, anche se il proprio rendimento sarebbe "sufficiente" per la categoria.
Naturalmente a livello sezionale e (in parte) regionale, questa rigidità è inferiore, in virtù della carenza degli organici in rapporto alle gare da designare. Ma già nelle massime categorie regionali (Promozione/Eccellenza) la presenza in organico di arbitri "non proponibili" è un'anomalia, che, dove si verifichi, viene rilevata dagli incaricati del Settore Tecnico dell'AIA, in occasione delle visite ispettive ai CRA.