f_brych ha scritto:A me questa ridicola sanzione balneare fa davvero pensare che si siano volute far passare le motivazioni sotto silenzio.
Se un associato "normale" viene sospeso per due mesi, state pur sicuri che non sono certo luglio ed agosto.
Mi sembra una polemica un po' sterile: se la sentenza che è immediatamente esecutiva è di due mesi e viene emessa a giugno, giocoforza diviene una sentenza balneare.... Poi mi sorprende come uno che come te che sapeva bene come funziona una sezione ritenga che a luglio ed agosto non ci sia nulla da fare.
-- sab lug 01, 2017 10:14 pm --
A mio avviso marblearch invece le sentenze dovrebbero essere pubblicate per intero. E' una questione di trasparenza.
marblearch ha scritto:
Non lo sei, certo. Se parti dal solo sospetto che una serie di ottimi avvocati (per caso, anzi per per scelta, anche arbitri) usino la giustizia domestica per "eliminare l'avversario", ok allora oltre al Tribunale associativo, lasciamo spazio al Tribunale popolare degli associati.
Vedi, marblearch, un giudice di una commissione non solo deve essere al di sopra di ogni sospetto, ma deve anche apparire al di sopra di ogni sospetto. Io non alcun dubbio che i giudici della commissione siano professionisti al di sopra di ogni sospetto, ma la cosa non mi basta. Soprattutto in una associazione come la nostra che non è democratica (nel senso giuridico del termine: i poteri non sono separati, essendo i giudici nominati). La pubblicazione delle sentenze sarebbe un ottimo strumento di controllo "popolare" sull'operato della commissione.
marblearch ha scritto: Perchè Napisan, non avrebbe senso leggere "la motivazione" senza aver libero accesso alle "carte processuali" ovvero capire la ratio del provvedimento assunto; alla fine sarebbe solo soddisfare una curiosità.
Perdona la franchezza, ma questa è una cavolata pazzesca. Leggere le motivazioni, oltre a dare trasparenza, può essere un grande aiuto per gli associati sottoposti a procedimento disciplinare che possono così studiarsi i precedenti, capire gli orientamenti della corte e difendersi al meglio. Inoltre pensare che si necessiti delle carte per capire una sentenza è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Basta pensare all'attività di studio della giurisprudenza: si studiano le sentenze non le carte. E infine, una sentenza scritta bene (e se come dici tu sono ottimi professionisti, sapranno scrivere bene una sentenza) descrive bene tutto il processo rendendo superfluo leggere le carte.