In allegato lettera aperta che i consiglieri della sezione di Rimini hanno inoltrato a tutti i colleghi della propria sezione dopo i clamorosi fatti avvenuti nell'assemblea ordinaria tenutasi a metà Giugno. Durante tale assemblea, gran parte degli associati nazionali della sezione, capeggiati da Andrea Marzaloni (ex AA CAN A), e Antonio Rapuano (AE CAN B) sono riusciti, con i metodi non certo ortodossi spiegati nella lettera e in violazione di molte norme del codice etico dell'AIA, a sobillare gli associati della sezione ottenendo la mancata approvazione a maggioranza delle relazioni tecnica ed economico-finanziaria esposte dal presidente Pigiani. Durante la medesima assemblea gli associati sopra citati hanno rivolto pesanti attacchi alla persona del presidente Pigiani e di alcuni consiglieri, al limite della querela. Non si può non notare che i fatti descritti nella lettera sono iniziati ad Ottobre 2016, poco dopo (casualmente?) l'Assemblea Generale dell'AIA tenutasi nel mese di Settembre 2016 e nella quale il presidente Pigiani è risultato essere uno dei firmatari della candidatura di Antonio Zappi a presidente dell'AIA. Durante la scorsa stagione sportiva, Marzaloni e Rapuano insieme ad alcuni degli altri associati nazionali della sezione, hanno chiesto a più riprese al presidente Pigiani di dimettersi, per il bene comune della sezione.
Nel frattempo, Rapuano ha ottenuto l'agognato debutto in Serie A, mentre Marzaloni, dismesso dalla CAN A per limiti di permanenza del ruolo, è stato nominato componente CAI. Sicuramente un premio ad una invidiabile carriera, ma altri dismessi dei maggiori OT nazionali non hanno avuto la stessa fortuna. Ad esempio, un altro collega AA dell'Emilia-Romagna, anche lui dismesso per limiti di permanenza dalla CAN A, non ha avuto nessun incarico né nazionale né regionale, e nemmeno un posticino al Settore Tecnico; e il suo presidente di sezione, anche lui fra i firmatari della candidatura Zappi, ad oggi è saldamente al comando della sezione. Interessante anche il fatto che nel finale di stagione ben 3 presidenti di sezione dell'Emilia-Romagna si sono dimessi, e si sono già tenute le assemblee elettive che ne hanno decretato i successori. Tutti hanno ufficialmente dato le dimissioni per motivi familiari o di lavoro, ma corre voce che nessuno di essi, ultimamente, fosse un fervido sostenitore dell'attuale dirigenza AIA. Anzi uno degli ex-presidenti (casualmente?) è un altro dei firmatari della candidatura di Zappi.
Un altro ex-presidente, noto avvocato, pare abbia dato supporto mediante il suo studio legale ad un ex-associato che ha sporto querela contro un ex-componente del comitato nazionale dell'Emilia-Romagna, in seguito ai ben noti fatti avvenuti durante una consulta regionale svoltasi nel dicembre 2015.
Ma tornando alla sezione di Rimini, dopo l'Assemblea ordinaria e seguito della mancata approvazione delle relazioni, si è tenuta l'ispezione di Comitato Nazionale, SIN e Settore Tecnico, come previsto da regolamento AIA. Nel corso di tale ispezione il componente del comitato nazionale ha invitato il presidente Pigiani alle dimissioni al fine di evitare più spiacevoli conseguenze, con indagini della Procura. Già si parla di deferimenti di presidente e di qualche consigliere, e di
commissariamento della sezione. Cosa succederà? Lo saprete ufficialmente il 18 di agosto quando si riunirà il comitato nazionale e Nicchi sparerà il suo ultimo colpo.
Stay Tuned!