Arbitri.com

Buonasera avrei una domanda da farvi, qual'è il preavviso minimo entro il quale un arbitro può decidere di non accettare una designazione senza subire un "rifiuto ingiustificato" ?
Grazie a tutti.

Se la designazione ti e' arrivata, la devi accettare o devi chiamare il tuo OT per dire quale sia il motivo per cui non la accetti, ma, comunque nella maggior parte dei casi se non la vai a fare risulta ''rifiuto ingiustificato''; altra cosa e' invece entro quando puoi mettere l'indisponibilita' per non essere designato; anche in questo caso dipende dalle disposizioni date ad inizio stagione dal tuo OT: di solito sono almeno 15 gg prima.

devi chiedere al tuo ot! ogni sezione ha le sue linee guida

matteomouse ha scritto:Buonasera avrei una domanda da farvi, qual'è il preavviso minimo entro il quale un arbitro può decidere di non accettare una designazione senza subire un "rifiuto ingiustificato" ?
Grazie a tutti.

Ogni essere umano può decidere quello che meglio crede per se stesso. Se in te stesso ha deciso di essere Arbitro, conscio che non può essere fine al suo ego ma importante per gl'altri, rifiuta una designazione solo per giustificati motivi riconducibili ad imprevisti (malattia e/o infortunio improvviso, sopraggiunti impegni di lavoro nonché grave problema familiare). Per tutto il resto si programma notiziando, con largo anticipo, l'Organo Tecnico che sta lavorando per la tua formazione, crescita e soddisfazione dei tuoi piaceri.

Per alcuni OOTT sei disponibile salvo tua comunicazione di indisponibilità anche con preavviso inferiore a 24 ore, altri designano le "riserve calde", altri fanno entrambe le cose.
Pertanto ti regoli secondo disposizioni e piuttosto se venerdì decidi che domenica essendo libero vuoi andare altrove mandi indisponibilità e basta.

Più che una questione di disposizioni (cosa che di fatto è) trovo la tempestiva comunicazione dell'indisponibilità come una questione di educazione nei confronti dell'operato dei colleghi; esattamente come ci si aspetta puntualità e precisione negli "atti dovuti" in senso inverso cioè da OT ad AE.
Trovo insensato vivere l'arbitraggio in questi termini

rifiuta una designazione solo per giustificati motivi riconducibili ad imprevisti (malattia e/o infortunio improvviso, sopraggiunti impegni di lavoro nonché grave problema familiare).

sopratutto ai livelli più bassi dove età, interessi e altri fattori possono far convivere il "dovere" arbitrale con altri doveri o con altre necessità/opportunità.

Detto questo è cosa buona e giusta attenersi alle disposizioni degli OT in merito ed in presenza di motivate quanto rare evenienze improvvise di certo l'associazione non imploderà per un rifiuto intempestivo.

[Trovo insensato vivere l'arbitraggio in questi termini

rifiuta una designazione solo per giustificati motivi riconducibili ad imprevisti (malattia e/o infortunio improvviso, sopraggiunti impegni di lavoro nonché grave problema familiare).

sopratutto ai livelli più bassi dove età, interessi e altri fattori possono far convivere il "dovere" arbitrale con altri doveri o con altre necessità/opportunità.
Giusto, meglio l'ippica che la pratichi quando al maneggio trovi un cavallo a disposizione.

Giusto, meglio l'ippica che la pratichi quando al maneggio trovi un cavallo a disposizione.

Non sto dicendo che sia un'attività da svolgersi a mio piacimento e che ognuno debba ritenersi libero di vagabondare tra un attività e l'altra; anzi, trovo che la gestione della (in)disponibilità abbia dei risvolti "educativi" e possa rappresentare per qualcuno un'opportunità di crescita.
Intendo dire che l'attività arbitrale, specialmente agli albori e in età giovanile può essere condizionata da vari fattori: ad esempio i genitori ("domenica è il compleanno di zia,devi venire"; "sabato sono in giro con la macchina e non posso scarrozzarti") ma anche altre attività perchè è un po' troppo pretenzioso dopo un mese di fidanzamento al corso arbitri pretendere che si debbano assorbire tutti gli obblighi del matrimonio.

Scusate ma qual è il problema se un tal giorno non si vuole o non si può arbitrare per i motivi più disparati?
Basta inserire l'indisponibilità per tempo in modo da essere rispettosi nei confronti dei designatori ed il loro lavoro.

mi ricordo una pubblicità in bianco e nero di un Carosello tanti anni fa ( della China Martini) in cui il protagonista, l'attore Ernesto Calindri, diceva "dura minga" (non dura mica!!). mi sembra il caso del collega. se facendo l'arbitro pensa a non andare invece ad andare, "dura minga"....