Tour de France 2014: Vincenzo Nibali vince da dominatore

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Tour de France 2014: Vincenzo Nibali vince da dominatore

Messaggioda onlyReferee il dom lug 27, 2014 8:50 pm

Tour de France 2014: Vincenzo Nibali vince da dominatore (attaccando sempre)
L'italiano sul gradino più alto del podio con otto minuti di vantaggio sui due francesi Péraud e Pinot. Bene Majka, male Valverde e Sagan. Lo Squalo dello Stretto entra nella storia del ciclismo.
Il tricolore, la divisa di campione italiano sulle spalle del più forte ciclista italiano, si è trasformato in giallo. Vincenzo Nibali la maglia più preziosa del ciclismo mondiale l’ha conquistata subito, già alla seconda tappa, e poi l’ha vestita per diciannove giorni. Se l’è cucita addosso, praticamente. E nessuno potrà più strappargliela. Oggi, sulla tradizionale conclusione parigina degli Champs-Élysées, è stato finalmente incoronato re del Tour de France 2014. L’ultima tappa di quest’edizione della Grande Boucle è stata una passerella di festa per il nostro campione. E non solo. Per tanti altri, quasi per tutti. Per il tedesco Marcel Kittel, vincitore in volata della frazione (al quarto successo parziale), davanti a Kristoff e Navardauskas. Anche per i francesi, invidiosi (e sospettosi) per il trionfo azzurro, ma col sorriso sulle labbra per aver riportato sul podio, 17 anni dopo il grande Richard Virenque, non uno ma addirittura due corridori di casa.

Nibali sul podio davanti a due francesi
Con il secondo posto finale del sorprendente Jean-Cristophe Péraud, e il terzo di Thibaut Pinot (anche maglia bianca di miglior giovane), la Francia può davvero guardare al futuro con fiducia. La crisi decennale del ciclismo transalpino, forse, è finita. Esulta anche Rafal Majka, polacco di talento sopraffino, maglia a pois di miglior scalatore e due tappe vinte in montagna: a 24 anni si è permesso il lusso di correre da protagonista Giro (era stato sesto in Italia) e Tour nello stesso anno. Tornerà presto – l’ha già detto – per conquistare una maglia di un colore più prezioso. C’è gloria anche per chi non ha vinto nulla: per i fuggitivi di giornata, che hanno provato a sfidare l’ineluttabile legge del gruppo, pur di guadagnarsi la vetrina dei Campi Elisi. Per il cinese Ji Cheng, ultimo in classifica a quasi sei ore di distacco. E per tutti quelli che, come lui, sono riusciti a concludere il loro Tour lontani dalle luci dei riflettori, dopo tre settimane di pioggia, fango, salite, fatica.

Le delusioni: Valverde e Sagan su tutti
Gli unici che hanno poco da festeggiare sono Alejandro Valverde, quarto della generale e alla fine fuori dal podio dopo una disastrosa cronometro; e Peter Sagan, per cui la maglia a verde della classifica a punti è ben magra consolazione, viste le zero vittorie dopo i successi nel 2012 e nel 2013. Sono loro i delusi, per il resto in gruppo si brinda e si scherza, nonostante il brutto tempo. Il Tour è finito, e l’Arco di trionfo di Parigi e i flash dei fotografi sono solo per il nostro Vincenzo Nibali, venuto dal mare della Sicilia per riportare l’Italia sulla vetta delle grandi montagne del ciclismo mondiale.

Le tappe chiave: dal pavè ai Pirenei
Tutti per lui, che non ha vinto ma stravinto, con quattro successi di tappa e quasi otto minuti di vantaggio sul secondo (maggior distacco dal 1997, dai nove minuti di Ullrich su Zulle); dominando in salita, asfaltando il pavè della Roubaix, sfrecciando a cronometro e in discesa. E poco importa che mancassero Froome e Contador, disarcionati dalle cadute: gli assenti non hanno mai ragione, batterli su strada sarà una sfida in più per il futuro. Per lui, che tra successi finali e parziali oltre alla gloria imperitura porta a casa anche 530mila euro circa. Per lui, che corre soprattuto per i suoi tifosi, sempre con il cuore e col coraggio, quando vince (come quest’anno) e anche quando perde (alla Sanremo o alla Vuelta 2013, ad esempio, contro il “nonno bionico” Horner), come in questo sport non si faceva più da decenni. Per lui, che ha riacceso in tutta Italia quella passione per il ciclismo morta un po’ quella sera di febbraio nel 2004 insieme a Marco Pantani. Sedici anni dopo il trionfo del Pirata nel 1998, Nibali ne raccoglie l’eredità e riporta il Tour in Italia, nel centenario di Gino Bartali. E’ la storia che si compie, l’epilogo perfetto di tre settimane da sogno divenuto realtà.

Qui il link alla notizia originale.

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Re: Tour de France 2014: Vincenzo Nibali vince da dominatore

Messaggioda AssistantRef il dom lug 27, 2014 9:11 pm

I distacchi abissali sono stati favoriti dagli abbandoni di Froome e Contador (e dall'assenza del colombiano Quintana secondo lo scorso anno e dell'altro britannico Wiggins, in polemica con la scuderia), ma anche nelle tappe dove Nibali si era cimentato con loro (come sul pavè), aveva dimostrato di essere più in forma.
I sospetti nel ciclismo sono ormai connaturati, ma Nibali non è al suo prima grande giro vinto (per lui anche una Vuelta e un Giro), ed è corretto dargli credito ;i sospetti dei francesi irritano, considerato che al secondo posto si piazza il transalpino Jean-Christophe Peraud, lui sì scopertosi campione su strada solo quest'anno, ma alla veneranda età di 37 anni.
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Re: Tour de France 2014: Vincenzo Nibali vince da dominatore

Messaggioda Luca Marelli il dom lug 27, 2014 9:22 pm

Ciò che mi consente di essere fiducioso sulla regolarità della vittoria di Nibali è che in TUTTE le salite di questo tour si sono registrati tempi di scalata nettamente superiori al passato.
Oltre a ciò NIbali ha dimostrato di essere il più forte ma ha sempre staccato gli avversari non di minuti ma di pochi secondi (al limite staccando la concorrenza di 90/100 secondi). Sicuramente ha approfittato delle assenze ma, sinceramente, non ho sentito la mancanza di ex pistard divenuti scalatori e di ciclisti già squalificati per doping.
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Re: Tour de France 2014: Vincenzo Nibali vince da dominatore

Messaggioda cielos+blu il lun lug 28, 2014 10:04 am

Sono molto felice per la vottoria di Nibali e credo cha anche con la presenza di Contador o Froome non sarebbe cambiato molto. La impressionante prova di forza e di strategia nella tappa del pavè ne è una prova emblematica.
Tra i vari personaggi del Tour vorrei ricordare Jack Bauer, il neozelandese ripreso a 50 metri dal traguardo di Nimes dopo una fuga a due di oltre 200 km, con il gruppo a tutta negli ultimi venti km. che non riusciva a guadagnare che qualche secondo. Il pianto finale di Bauer mi ha commosso e resterà credo tra le immagini più belle di questo Tour.
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Re: Tour de France 2014: Vincenzo Nibali vince da dominatore

Messaggioda Metalmax il mar lug 29, 2014 1:11 pm

Sono contento della vittoria di Nibali al Tour, però continuo a ritenere il ciclismo uno sport falsato dal doping e, per questo, non mi attira più di tanto.
Credete forse che Nibali sia "pulito"?
Ho letto da qualche parte che i suoi battiti cardiaci a riposo sono 33 in 1 minuto: vi sembra normale?
Gli ex-ciclisti hanno confermato più volte che per correre a quei livelli si assumono sostanze dopanti, poi c'è chi viene beccato e chi la scampa, ma prima o poi ne subisci le conseguenze...
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Re: Tour de France 2014: Vincenzo Nibali vince da dominatore

Messaggioda AssistantRef il mar lug 29, 2014 1:30 pm

Metalmax ha scritto:Sono contento della vittoria di Nibali al Tour, però continuo a ritenere il ciclismo uno sport falsato dal doping e, per questo, non mi attira più di tanto.
Credete forse che Nibali sia "pulito"?
Ho letto da qualche parte che i suoi battiti cardiaci a riposo sono 33 in 1 minuto: vi sembra normale?
Gli ex-ciclisti hanno confermato più volte che per correre a quei livelli si assumono sostanze dopanti, poi c'è chi viene beccato e chi la scampa, ma prima o poi ne subisci le conseguenze...


I ciclisti, e in generale chi produce allenamenti con sforzi prolungati, tendono spesso a diventare bradicardici, e la bradicardia non è di per sè sintomo di doping.
Detto questo, l'esperienza insegna che nel ciclismo non si può più mettere la mano sul fuoco per nessuno, ma troverei ugualmente scorretto fissare una presunzione di colpevolezza per ciascuno
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Re: Tour de France 2014: Vincenzo Nibali vince da dominatore

Messaggioda Luca Marelli il mar lug 29, 2014 1:37 pm

Metalmax ha scritto:Sono contento della vittoria di Nibali al Tour, però continuo a ritenere il ciclismo uno sport falsato dal doping e, per questo, non mi attira più di tanto.
Credete forse che Nibali sia "pulito"?
Ho letto da qualche parte che i suoi battiti cardiaci a riposo sono 33 in 1 minuto: vi sembra normale?
Gli ex-ciclisti hanno confermato più volte che per correre a quei livelli si assumono sostanze dopanti, poi c'è chi viene beccato e chi la scampa, ma prima o poi ne subisci le conseguenze...



Nel momento di massimo splendore atletico, avevo 31 battiti al minuto. Dato che fumavo come un turco, innegabile che la bradicardia congenita mi abbia aiutato.
Per quanto riguarda il doping generalizzato è un problema acclarato sebbene veda dei segnali positivi.
Il punto è che si pensa che sia solo il ciclismo ad essere affetto da questo cancro ma non è così...
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Re: Tour de France 2014: Vincenzo Nibali vince da dominatore

Messaggioda tony il mar lug 29, 2014 9:16 pm

Sicuramente non si può dire che il ciclismo non faccia niente per combattere il doping: controlli sistematici, anche con la collaborazione delle autorità giudiziarie, indagini a tutto campo, squalifiche pesanti, radiazione per i recidivi, titoli revocati anche in blocco.
Certo, la strada è ancora lunga e passa non solo attraverso la cultura dello sport pulito e la repressione delle frodi, ma anche proponendo gare umanamente abbordabili e le grandi corse a tappe non lo sono.
E poi c'è tutto il mondo del ciclismo dilettantistico sul quale il coperchio è ancora chiuso.
Ci sedemmo dalla parte del torto, perché tutti gli altri posti erano occupati (B. Brecht)
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