Pantani, riaperte le indagini «La morte fu un omicidio»

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Pantani, riaperte le indagini «La morte fu un omicidio»

Messaggioda onlyReferee il sab ago 02, 2014 8:54 am

Pantani, riaperte le indagini «La morte fu un omicidio»
La notizia diffusa dalla «Gazzetta dello sport». L’ipotesi è che il «Pirata» sia stato picchiato e «costretto a bere la cocaina»

La morte di Marco Pantani non fu un suicidio. Il campione di Cesenatico trovato privo di vita nella camera del residence «Le Rose» a Rimini la sera di San Valentino di dieci anni fa, 14 febbraio 2004, sarebbe stato ucciso. La Procura di Rimini ha riaperto il caso e ora l’ipotesi è che il «Pirata» non sia deceduto «come conseguenza accidentale di overdose», come fu stabilito in origine. Adesso si indaga per omicidio. In particolare a persuadere il procuratore capo Paolo Giovagnoli sarebbe la perizia medico legale eseguita per conto della famiglia dal professor Francesco Maria Avato. «Sedici anni fa, il 2 agosto, Marco vinceva il Tour e quest’anno, a 10 anni dalla sua morte, mentre Cesenatico festeggiava la sua notte gialla non più dedicata a lui vi do’ una notizia. A tutti i tifosi e a quelli che hanno creduto e voluto bene al mio Marco,il caso è aperto per omicidio», ha commentato la madre Tonina, su Facebook.

«Picchiato e costretto a bere cocaina»
La Gazzetta dello Sport, che ha anticipato la notizia, rileva che il campione, vincitore di Giro d’Italia e Tour de France nel ‘98, sarebbe stato picchiato e costretto a bere la cocaina mentre era nella propria stanza d’albergo; le grandi quantità di stupefacente trovate nel suo corpo si possono assumere solo se diluite in acqua. La nuova ipotesi della Procura, a quanto trapela, sarebbe quella di «omicidio con alterazione del cadavere e dei luoghi». Il fascicolo dell’indagine bis, su cui vige un riserbo assoluto, è stato affidato al pm Elisa Milocco; è stato iscritto nel registro delle notizie di reato e al momento non ci sono indagati.

I dubbi e la lotta della madre
I genitori di Pantani non hanno mai creduto all’ipotesi del suicidio, la mamma Tonina Belletti lo ha ribadito in tante circostanze e interviste, ha presentato esposti assistita dall’avvocato Antonio De Rensis. «Sulla morte di Marco ho ancora tanti dubbi che vorrei fossero chiariti», aveva detto la mamma in una recente intervista. «Ho letto i faldoni del Tribunale e ci sono scritte cose non vere. Marco non era solo nel residence; con lui potevano esserci più persone. Ha chiamato i carabinieri, parlando di persone che gli davano fastidio, e dopo un’ora è stato trovato morto. Nella sua stanza sono stati trovati alcuni giubbotti che aveva lasciato a Milano, dal momento che, quando era arrivato in quell’albergo, non aveva bagaglio. Chiedo la riapertura del processo perché voglio spiegazioni, ricevere risposte. Secondo me Marco aveva pestato i piedi a qualcuno, perché lui quello che pensava diceva: parlava di doping, diceva che il doping esiste». «Marco non tornerà mai - aggiungeva, tutt’altro che rassegnata - ma io aspetto ancora la verità, su Rimini come su Madonna di Campiglio». Il 10 novembre di tre anni fa la Cassazione aveva assolto «perché il fatto non costituisce reato» il presunto pusher di Pantani, imputato di averne provocato la morte con la vendita di cocaina purissima.

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Re: Pantani, riaperte le indagini «La morte fu un omicidio»

Messaggioda tony il sab ago 02, 2014 12:41 pm

A volte vedere le cose a distanza di anni aiuta a capirle. La storia è esattamente questo.
Altre volte invece ci si chiede cosa sia saltato fuori oggi che negli ultimi 10 anni è sfuggito, tanto da far riaprire il caso. In assenza di questa informazione, pur credendo che una procura non compia questa azione per caso, rimango dell'idea che non si arriverà da nessuna parte.
Un pensiero per il pirata.
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Re: Pantani, riaperte le indagini «La morte fu un omicidio»

Messaggioda onlyReferee il sab ago 02, 2014 1:05 pm

Probabilmente sono emerse nuove prove ma essendo appunto il fascicolo del caso strettamente riservato al momento non ci è dato saperlo. Anche qui è lecito domandarsi: come mai sono emerse soltanto a distanza di dieci anni :?:
Sono però giunto anche all'idea che effettivamente ci sono stati fin troppi tentativi in questi anni da parte della famiglia Pantani di riaprire il caso. Il tutto secondo me non è solo una questione di fare maggiore chiarezza sulla vicenda ma anche di far sì che non venga macchiata la reputazione della famiglia.

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Re: Pantani, riaperte le indagini «La morte fu un omicidio»

Messaggioda gadamer il sab ago 02, 2014 3:12 pm

Tony, la procura quando le perviene un esposto-denuncia (nel caso per omicidio) compie un atto dovuto aprendo l'indagine. Quindi al momento non c'è nessuna espressione, nessun orientamento sulla fondatezza delle motivazioni. Leggerà, valuterà se procedere o archiviare. Questa è una risposta tecnico-procedurale e qui non ci piove.
Nel merito, interrogandosi comprensibilmente sull'enorme lasso di tempo intercorso è opinione personale che il legale di famiglia dopo essersi letto svariate migliaia di fogli degli atti processuali e della sentenza non fosse certo di poter presentare (senza il fondato timore che fosse archiviata da subito) questa denuncia senza il supporto di una perizia medico-legale favorevole. Non è dato sapere se e quando ha operato tentativi in questo senso né se ha ottenuto quello che cercava negli anni passati, probabilmente azzardo ha avuto risposte insoddisfacenti le sue necessità. Presumibilmente il medico legale che ha effettuato la perizia ora agli atti, il prof. Avato, è stato incaricato non da subito ma da relativamente poco tempo. Questo spiegherebbe il perché solo ora. Solo deduzioni, ipotesi s'intende.
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