Annunciati gli arbitri per la Rugby World Cup 2015.
Il fischietto azzurro sarà assistente, ma per il resto i soliti noti.
Dodici arbitri, con all'attivo complessivamente 361 test match, capitanati dai veterani Nigel Owens, Wayne Barnes e Craig Joubert (tutti più di 50 "caps" internationali), e sette assistenti. E' questa la lista degli arbitri scelti dalla World Rugby per i prossimi Mondiali 2015 che si disputeranno tra settembre e ottobre in Inghilterra. Dodici arbitri di sei nazioni (Francia, Inghilterra, Irlanda, Galles, Nuova Zelanda, Sud Africa) che si 'spartiranno' i 48 incontri dei Mondiali, cioè mediamente quattro partite a testa. Casualmente - se si esclude l'Australia (ma Steve Walsh si è ritirato a sorpresa poche settimane fa, se no era incluso, ndr.) - sei delle sette nazioni che comandano il ranking mondiale.
A loro si aggiungono i TMO, cioè i cosiddetti moviolisti, gli arbitri addetti a rivedere le immagini video per coadiuvare l'arbitro per decidere se convalidare o meno una meta. E loro sono solo 4. Da dove vengono? Australia, Inghilterra, Nuova Zelanda e Sud Africa. Ça va sans dire.
Per gli altri, invece, le briciole. Cioè la possibilità di fare da assistenti di linea, dove troviamo un argentino e l'italiano Marius Mitrea, il giovane fischietto più promettente d'Italia, che in passato ha già arbitrato ben 13 test match internazionali. Per Marius un bel riconoscimento e per l'Italia un importante passo in avanti nella speranza, nel futuro prossimo, che un fischietto che non fa parte del "cerchio magico" (perché non lo stesso Mitrea?) possa arbitrare una partita dei Mondiali.
Come si nota, dunque, sono ben poche le nazioni rappresentate ai prossimi Mondiali se si parla di arbitri. E su questo la World Rugby deve dare risposte. Senza polemiche o dietrologie, ma sottolineando come una nazione storica come la Scozia non abbia neppure un assistente, mentre altre nazioni ovali come Italia e Argentina siano sottorappresentate, senza parlare delle isole del pacifico.
Colpa della World Rugby? No, in primis la colpa è delle stesse nazioni, perché oggettivamente la scuola arbitrale scozzese è imbarazzante (bisogna ricordare la qualità pessima dei fischietti in Pro 12?), quella italiana è poco meglio e anche le altre latitano. La World Rugby può promuovere progetti per far crescere la classe arbitrale, ma devono essere in primis le stesse Federazioni nazionali a capire che il rugby cresce solo se cresce anche la classe arbitrale. Migliora il livello dei campionati, migliora il livello del gioco, migliora il livello dei giocatori e, infine, permette di essere rappresentati a livello arbitrale anche in momenti importanti come i Mondiali.
Ecco la lista, con le presenza a fianco:
Arbitri: Wayne Barnes (RFU, 57), George Clancy (IRFU, 38), JP Doyle (RFU, 12), Jérôme Garcès (FFR, 22), Pascal Gauzere (FFR, 17), Glen Jackson (NZR, 10), Craig Joubert (SARU, 55), John Lacey (IRFU, 13), Nigel Owens (WRU, 60), Jaco Peyper (SARU, 20), Romain Poite (FFR, 39) and Chris Pollock (NZR, 18).
Assistenti: Federico Anselmi (UAR, 5), Stuart Berry (SARU, 15), Mike Fraser (NZR, 10), Angus Gardner (ARU, 2), Leighton Hodges (WRU, 19), MARIUS MITREA (FIR, 13), Mathieu Raynal (FFR, 9).
TMO: George Ayoub (ARU, 33), Graham Hughes (RFU, 60) Ben Skeen (NZR, 11) e Shaun Veldsman (SARU, 50).
da Rugby1823
Direi un buon risultato del giovane Mitrea, che sapeva di non poter contare su una selezione come arbitro date le poche presenze in Test Match o altre competizioni internazionali, la maggior parte di esse come assistente.
Per i prossimi mondiali sicuramente l'obiettivo è di averlo tra i "prescelti". Ad maiora