Lo scandalo della Lega Pro (Macalli, Lotito, Miele...)Caos totale sulla Lega Pro, la terza Lega professionistica (54 club adesso, anni fa erano 90...), dal futuro sempre più incerto. Il subcommissario Dino Feliziani, che fu indicato dalla Figc, si è dimesso (vedi Spy Calcio del 20 ottobre) in aperto contrasto con il commissario Tommaso Miele, magistrato della Corte dei Conti, che fu nominato a luglio, e suggerito non si sa da chi, per mettere ordine nella Lega Pro. Più che ordine, in questi mesi, ha creato disordine e liti: ma domani il consiglio federale vorrebbe riconfermarlo, visto che non è riuscito a venire a capo di quello per cui era stato incaricato. Feliziani è stato durissimo nella sua lettera di dimissioni, accusando Miele di aver addirittura opposto "resistenze" alla sua richiesta di poter accedere ad alcuni documenti contabili. Miele insomma non è stato per niente collaborativo, anzi si sarebbe schierato con soggetti (Guido Amico di Meane e Giovanni Figoli) di un passato, secondo Feliziani, che è stato caratterizzato, come minimo, da una "approssimazione gestoria". Miele è arrivato al punto di fare verificare la relazione di Feliziani dal De Meani con contestazioni subito respinte al mttente. Un fatto inconcepibile. Ci sono insomma accuse in questa relazione del commercialista romano (relazione recapitata a Figc, Coni e Procura della Repubblica) che potrebbero portare addirittura all'apertura di un'inchiesta da parte della Procura. Inchiesta da parte dei pm, ovviamente, perché se aspettiamo il superprocuratore Palazzi c'è poco da sperare.
Ma c'è anche altro. Sulle accuse di Francesco Ghirelli, ex braccio destro di Franco Carraro e dirigente di lungo corso, ha un dossier in mano, da oltre un anno, il procuratore federale (in uscita) Stefano Palazzi: non ha fatto nulla, non ha avuto nemmeno coraggio di archiviare come pare fosse intenzionato a fare. L'ex direttore generale, licenziato da Macalli e rentregrato dal giudice del lavoro di Firenze, aveva messo in evidenza aspetti gravi come la Calcio Servizi srl. Sulla maxisede di Firenze, pignorata da giugno, ora indaga la procura della Repubblica di Roma con l'ipotesi di falso in bilancio perché la società di cui è proprietaria, la Calcio Servizi Srl appunto, e di cui Macalli era amministatore unico (si riuniva con se stesso...), ha sede in Roma. Sulla stessa società è intervenuto adesso anche lo stesso Feliziani che ha nonostante il pignoramento fosse noto a Macalli sin dal 18 giugno, il 30 giugno, all'ultima assemblea di Lega Pro, non ne è stata data informazione alle società, in questo spalleggiato dal presidente dei revisori. Altro argomento scottante: la distribuzione dei fondi derivanti la vendita dei diritti audiovisi della serie A. E' la famosa Fondazione, di cui aveva parlato tempo fa La Repubblica oin una sua inchiesta, definendola il "bancomat del calcio". Una definizione quantomai azzeccata visto che anche dall'analisi di Feliziani viene fuori che quei fondi venivano dati ai club di Lega Pro "a pioggia". Scrive infatti il commercialista romano che, nel 2014, "pur avendo presentato progetti per importi diversi gli uni dagli altri, le 68 società della Lega Pro hanno richiesto la corresponsione di un importo per tutti uguali di euro 44.117... Detta contribuzione ha quotato euro 3.000.000 che risulta tutta distribuita". Più a pioggia di così. Ma Macalli smentisce, "fandonie, illazioni", e attacca la relazione di Feliziani anche con termini volgari. Ma nella famosa telefonata di Claudio Lotito a Iodice, rivelata da Repubblica, il presidente federale si vantava: "Potemo 'fa un'operazione sui progetti della Fondazione perché io c'ho la maggioranza come segreteria...". Ricordiamo che Palazzi aveva archiviato l'inchiesta (sai che novità...), mentre la Procura della Repubblica di Napoli ha indagato Lotito con l'ipotesi di reato di tentata estorsione.
In 18 anni di presidenza incontrasta Mario Macalli ha fatto molte ottime cose: sono nell'ultimo periodo l'ex serie C aveva preso una pessima deriva, e le cose (finalmente) stanno venendo a galla. Domani, giovedì 22 ottobre, è previsto un consiglio federale della Figc: c'è la volontà di prorogare di un mese o due, sino a fine anno, il commissariamento di Tommaso Miele, ma senza i subcommissari. Ci sarà opposizione da parte dell'ex presidente Giancarlo Abete (ma non vota) e di sicuro anche da parte di Gabriele Gravina, il candidato più autorevole, almeno al monento, alla presidenza della Lega. Forse anche calciatori e allenatori potrebbero esprimere parere contrario: ci sono pareri discordanti se si debba votare a maggioranza semplice o qualificata (in questo caso la proroga potrebbe non passare). I club, che hanno ricevuto la relazione di Feliziani, sono contrari ad andare avanti con questa agonia che dura ormai da oltre un anno: vogliono andare al voto entro fine mese. Si è tenuta anche una riunione (segreta) di una cordata di società ancora fedeli a Macalli: ma Feralpi Salò, Casertana, Pro Piacenza, Renate, Giana, eccetera non hanno voluto firmare la richiesta per prorogare il commissariamento. Come detto, in caso di votazioni, ora il favorito è Gravina ma il gruppo guidato da Macalli e Pitrolo, suo ex vice, sta spingendo per la candidatura di Ernesto Paolillo, ex ad dell'Inter ai tempi di Moratti. Ma sembra che al momento non riscuota molti consensi. Dicono che Lotito, ora che la sua Salernitana è salita in B, sia più defilato sulle questioni dell'ex serie C: ma sarà vero? Di sicuro, è nemico giurato di Gravina e fedelissimo di Macalli e del suo regime. Di sicuro ha proposto per il futuro una Lega Pro con due soli gironi da 18 squadre ciascuno: 36 club anziché gli attuali 54. E non è affatto una brutta proposta, anche perché questo sistema non regge più. E da anni ormai, vero Macalli? La Lega Pro sopravvise solo grazie ai diritti tv (della A). Lo stesso per la Lega di B. Bisogna mettere mano a tutto, non solo alla mutualità: Tavecchio vorrebbe tanto farlo se le Leghe fossero solo più collaborative. Ma è arrivato il momento che il presidente della Figc faccia sentire la sua voce, lui-come ex direttore di banca-conosce certo meglio di altri la situazione del nostro calcio.
fonte:
http://www.repubblica.it