Down cacciato dalla panchina

[tony]

http://www.corriere.it/cronache/15_nove ... bd22.shtml
Non mi va di fare domande cosa è giusto e cosa è bello, cosa fareste voi se vi trovate un tesserato down in più in panca.

Io odio questo "giornalismo". Alle elementari avevo imparato le 5 W, poi alle medie mi hanno detto che per scrivere un articolo di giornale bisogna intervistare una parte e anche l'altra e altre cosette. Sensazionalismo, non spiegare i fatti, "piove governo ladro". E il bisogno di andare a dire all'arbitro che "alcune loro decisioni in momenti importanti non sono state a noi favorevoli".

[ale]

Non so se funzioni come nel calcio, ma se il ragazzo è presente come dirigente (come c'è scritto nell'articolo) e quindi è in distinta non vedo perché non dovrebbe poter sedere in panchina. Sarebbe diverso se non fosse scritto in distinta

Edit
Ho letto nell'altro articolo che può accedere in panchina un solo dirigente, e questo ruolo era già occupato da un'altra persona. A questo punto ritengo che gli arbitri abbiano fatto bene. Se qualcuno doveva dimostrare buonsenso, questo qualcuno era la società del ragazzo, che poteva benissimo farlo andare in panchina e mandare in tribuna l'altro dirigente

[Luca Marelli]

Titolo sbagliato.
Non è stato cacciato dalla panchina un ragazzo con la sindrome di Down.

E' stata correttamente fatta accomodare in tribuna una persona che non poteva stare in panchina.

[gad]

cosa fareste voi se vi trovate un tesserato down in più in panca.

La risposta a questa domanda è semplice: se un'essere umano è tesserato nel modo corretto, ha i documenti a posto e c'è posto in panchina è il benvenuto. Se un essere umano non risponde a qualcuno dei requisiti di cui sopra sta fuori. Ora siccome i belli e i brutti, gli alti e i bassi, i biondi e i mori, i down e non down, i ricchi e i poveri, le donne e gli uomini,i bianchi e i neri,i vip e gli ignoti, i sani e i malati sono tutti esseri umani allo stesso modo si applica lo stesso principio per tutti.

Tra l'altro è a mio avviso pericoloso avere una persona disabile ( e faccio riferimento ad una più ampia categoria, quindi non solo al down del caso specifico) non iscritta in distinta. Per 2 motivi: il primo è che questa persona proprio perchè più debole ha diritto forse più delle altre ad essere tutelata....quando scoppia la rissa per il rigore a lui chi ci pensa? Il secondo è che spesso chi vive un problema che ha risvolti sul piano psichico-psicologico tende, nel bene e nel male, ad esacerbare le emozioni che vive e quindi se la panchina rumoreggia per il rigore subito potrebbe mandarci a quel paese in modo evidente: e che si fa allora, iniziamo a fare i cattivi? Letto in questo senso il rispetto delle regole più che essere una mera applicazione del regolamento garantisce una tutela maggiore al gioco, a noi e a tutti.
Poi, la federazione vuole normare in modo speciale queste situazioni? Benissimo: ci saranno fior fior di esperti in materia che studieranno il modo migliore di accogliere le persone con difficoltà a bordocampo tutelandole e a noi arbitri non rimarrà che applicare quelle che sono le direttive nel modo migliore possibile...ma non ci può essere chiesto di inventarci le direttive migliori possibili sulla base del buonsenso e con la testa immersa nella direzione della gara.

[strambox]

Gli arbitri hanno semplicemente fatto il loro dovere. Al tempo stesso però credo che la federazione abbia gli strumenti per permettere a questo ragazzo di andare in panchina con permessi speciali o cose simili, e credo che sarebbe anche una cosa bella dare la possibilità ad una persona, che magari ci tiene molto a sentirsi parte viva di quel gruppo, di andare in panchina e far parte della squadra a modo suo.

tony ti stimo quando scrivi cose inerenti all'arbitraggio, ma dopo le uscite nel topic delle violenze, questo titolo lo potevi evitare. Fine

[tony]

tony ti stimo quando scrivi cose inerenti all'arbitraggio, ma dopo le uscite nel topic delle violenze, questo titolo lo potevi evitare. Fine

Il titolo è di marco gasperetti, corriere della sera. E non voglio neanche sapere cos'altro intendi con questa frase. Fine OT.

[malviboss]

Leggendo l'articolo, a me dispiace per il problema che si è venuto a creare. Ma lo si fa anche per salvaguardare quel ragazzo. O lo si accetta per la propria condizione, e gli si da regole speciali , che però tale regolamento non propone, o lo si considera come tutti gli altri, escludendolo perciò dalla gara quando non consentito.

E poi con questa storia del buonsenso senza se e senza ma hanno rotto. Quando qualcosa non gli va bene dicono che serve buonsenso , quando gli sta bene dicono che il regolamento va applicato.

Ripeto, a me dispiace, soprattutto per la situazione creatasi. Ma gli arbitri hanno fatto bene. Secondo il mio modesto parere. E' l'opinione generale di "buonsenso" che è stata completamente fuorviata. Non solo qui, ma anche nel nostro mondo.

[missed_approach]

E' il solito copione: "l'autorità contro i più deboli" in salsa ipocrita e frammenti di verità...
Invochiamo la parità e l'uguaglianza dei diversamente abili e quando lo fai,sei un "personaggio insensibile".
Il giornalista,chiaramente in malafede, ha visto bene di omettere che il posto per dirigente è uno solo e che la società ha scelto di far sedere l'altro dirigente....sennò dov'è il presunto torto subito?

E poi con questa storia del buonsenso senza se e senza ma hanno rotto. Quando qualcosa non gli va bene dicono che serve buonsenso , quando gli sta bene dicono che il regolamento va applicato.

La colpa è nostra. Si hai capito bene,è nostra...siamo noi i primi a tirare fuori sta zuppa del buonsenso che chiaramente si ritorce contro come un boomerang.
Non capisco perchè,invece di invocare il buonsenso,non si chieda di modificare la regola....

[Luca Marelli]

Eccellente, missed, quoto ogni singola parola!

[The Elf]

Articoletto dal cacchio per avere più visualizzazioni nel sito. Mica i colleghi hanno cacciato via il ragazzo a calci in culo, hanno semplicemente fatto quello che tutti noi dobbiamo fare, ovvero applicare le regole. Dall'articolo si legge che sono vari anni che il ragazzo siede in panchina, quindi sono vari anni che colleghi su colleghi sbagliano. Discriminare un disabile vuol anche dire trattarlo con pietà vista la sua condizione.
Il buonsenso serve, ma spesso fa più danni dell'applicare il regolamento alla regola perchè si creano situazioni diverse ogni domenica, essendo ogni arbitro una persona diversa con una propria personalità distinta. Calciatori (pallavolisti in questo caso), dirigenti e pubblico ci chiedono di arbitrare bene applicando tutte le regole, poi però ci chiedono strappi al regolamento e ci danno dei senza cuore se non lo vogliamo fare. Si inizi a strumentalizzare di meno certe notizie, come ha fatto il politico riportato dall'articolo, e ad accettare le regole per quello che sono, giuste o sbagliate che siano.