FollettoGigante ha scritto:Io ho fatto lo stesso pensiero guardando Italia-Liechtenstein... me ne farò una ragione di non essere un signore..
Per la cronaca lo stesso pensiero lo faccio quando arbitro partite di "tennis" dei campionati giovanili!
Io penso che bisogna anche saper vincere. Sconfiggere l'avversario va bene, è lo scopo di ogni sportivo, l'umiliazione alla persona no, non va bene!Essere un campione, per me, prima di tutto vuol dire avere qualcosa dentro a livello umano, essere capace di riconoscere nell'avversario che hai davanti un'altro uomo, una persona che, come te, sta cercando di dare il meglio di se, che lavora, si sacrifica e si impegna nel nome di uno sport condiviso. Se uno non è capace di capire questo allora scompare l'uomo e rimane solo l'atleta. Presto o tardi le luci dei riflettori si spegneranno, i premi e/o i riconoscimenti finiranno, gli inviti alle trasmissioni televisive scompariranno, le richieste di autografi di faranno sempre più rare..........
Allora arriveranno gli avversari più forti e imbattibili: se stessi e lo specchio.