da bracco75 il lun gen 30, 2017 2:46 pm
Il re è tornato. A 36 anni suonati, Roger Federer, tornato sui campi dopo 6 mesi di inattività, ha trionfato nel primo Slam dell'anno, battendo in finale il redivivo Rafa Nadal, in un match bellissimo, durato 5 combattuti set. Un rendez vous già vissuto mille volte, ma che, stavolta, ha un sapore molto speciale. Federer è, a mio avviso, l'essenza stessa del tennis: elegante, pulito, mai muscolare, con una varietà di colpi straordinaria. Nel campo femminile, un altro rendez vous: finale in famiglia tra le sorellone Williams, vinta, come quasi sempre negli ultimi dieci anni, dalla più piccola (ma pur sempre 36enne) Serena, che così torna al numero uno in classifica dopo sei mesi di reggenza tedesca della Kerber. Il match maschile è stato diretto dall'inglese Keothavong, peraltro fratello dell'attuale capitano di FedCup britannica, mentre quello femminile da Alison Lang, anch'essa inglese: due arbitri ITF già in passato designati per match importantissimi.
Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà. W. Allen