French Open 2017

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French Open 2017

Messaggioda bracco75 il lun giu 12, 2017 11:13 am

E dopo Roger Federer, un altro "grande vecchio" del tennis alla ribalta. Lo straordinario Rafa Nadal del 2017 (ha già vinto Montecarlo, Barcellona e Madrid) si è aggiudicato per la decima volta l'unico Slam che di disputa su terra, demolendo Stan Wawrinka in tre set. Grandissimo lottatore, dotato di un gioco molto lavorato col mancino, che gli fa assumere traiettorie arcuate e strettissime, dopo un anno di appannamento, dovuto a problemi fisici, si è ripresentato in questo 2017 in grande forma, fermato agli Australian Open solo dall'indiscusso re del tennis moderno, Roger Federer, che, dopo aver trionfato a Melbourne, ed essersi aggiudicato i primi M1000 su veloce (Indian Wells e Miami), ha saltato la stagione (faticosa) sul rosso per prepararsi a quella su erba, che lo vedrà tentare un'altra incredibile scalata a Wimbledon. La finale maschile è stata diretta dal veterano francese Pascal Maria, vecchia conoscenza del tennis italiano, per aver diretto innumerevoli volte gli azzurri in Davs e Fed Cup. Tra le donne, orfane di Serena Williams (in attesa del primo figlio), Maria Sharapova (alle prese con infortuni vari dopo oltre un anno di squalifica), Vika Azarenka (da poco mamma), con Petra Kvitova appena rientrata dopo l'aggressione subita e con la nr. 1 Kerber in crisi d'identità, si aggiudica a sorpresa il torneo la giovane lettone Jelena Ostapenko, che in finale vince la sfida contro la rumena Simona Halep, alla seconda finale parigina persa in 3 anni. La giovane tennista lettone è la tipica tennista moderna, dotata di grandi colpi da fondo e di un servizio possente. Anche la finale femminile è stata affidata ad un arbitro francese, il giovane 37nne Renaud Lichtenstein, alla prima finale Slam in carriera. I francesi sono molto sciovinisti, si sa, e lo sono anche in materia arbitrale, visto che il 90% delle finali degli ultimi 20 anni sino state dirette da connazionali. Al contrario di quanto avviene per il nostro unico importante torneo, il M1000 di Roma, in cui arbitri italiani non dirigono in finale dal lontano 2006. E venendo proprio ai nostri connazionali, magro bottino, come sempre: nessuno alla seconda settimana, poche vittorie al primo turno, un movimento che si sta sgretolando per incapacità di programmazione e di investimento.
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