Assicurazione auto: clausola età conducente abituale

[onlyReferee]

Ciao colleghi
Poiché non so molto esperto in questo campo (e premesso che una risposta precisa la si può ottenere solo in base a quanto scritto nella propria polizza assicurativa) vi chiedo: se una persona dichiara che il veicolo che intende assicurare è guidato da un conducente abituale di età non inferiore a 26 anni cosa succede in caso di sinistro C'entra qualcosa il fatto che ci sia o meno torto da parte del conducente della vettura dell'assicurato
Ve lo chiedo perché ho sentito più pareri discordanti (e ben sappiamo come una tale dichiarazione permetta di avere un premio più basso da pagare). Detta così la clausola non vieta all'assicurato di far guidare il proprio autoveicolo ad una persona di età inferiore a 26 anni e, da come presumo, serve solo a permettere di ridurre il coefficiente di rischio (o come si chiama) poiché si presume che un conducente più esperto (ammesso che abbia già la patente da un po' di anni, solitamente almeno cinque per molte assicurazioni) abbia meno probabilità di commettere incidenti rispetto ad neopatentato (ed anche qui il discorso trova il tempo che trova perché esistono anche persone che fanno la patente a 18/19 anni ma poi non guidano davvero quasi mai, a discapito dell'esperienza).
In teoria, ritornando alla domanda da me posta, l'assicurazione non può presentare diritto di rivalsa nel caso descritto. Questo da quello che so è presentabile in altre circostanze (ad esempio conducente senza patente o in stato di ebbrezza). Mi sembra molto strano anche perché mettiamoci in questo caso: torno a casa con la mia auto in compagnia di un amico di 23 anni (patentato ed in quel momento con tasso alcolico al di sotto del limite consentito) ma non sto bene e non mi sento di guidare. Se ci pensate è assurdo che io non possa fargli guidare la mia auto perché ha meno di 26 anni ...
Un discorso analogo lo si potrebbe fare nel caso in cui nella mia polizza dichiaro che utilizzo la mia auto principalmente per il tragitto percorso per recarmi al lavoro. Se faccio un incidente nel weekend tornando da una gita al lago cosa succede Mica l'assicurazione può fare rivalsa perché non stavo utilizzando l'auto per andare/tornare dal lavoro
Grazie a chi risponderà per le delucidazioni.

[Nykko]

in casi di emergenza(infortunio,malessere,etc) l'auto la può guidare chiunque e l'assicurazione paga tranquillamente quello che deve. e comunque in ogni momento può essere guidata da chi vuoi solo che in caso di sinistro l'assicurazione non paga o paga una percentuale inferiore se non c'è un reale motivo per cui tu eri impossibilitato nella guida.
io ad esempio ho l'opzione del'età, l'opzione che la posso guidare solo io e ho messo anche quella specie di sensore che ti chiamano subito in caso di urto, e ho risparmiato quasi 400€ e mi trovo benissimo.

[tony]

Leggi MOLTO bene quello che firmi, soprattutto la definizione di "conducente abituale". che nella lingua italiana significa: colui che di solito utilizza l'auto, ma non l'unica persona che può farlo.

[gadamer]

Nel caso la dicitura nel contratto sia "conducente abituale" l'indicazione influisce solo sull'entità del premio da corrispondere ma non solleva affatto la compagnia dalla responsabilità di risarcire l'assicurato quando lo stesso non è alla guida. In qualche raro caso però (e qui si dovrebbe vedere la polizza) può essere prevista una franchigia.
Radicalmente diverso è il caso in cui la dicitura si presenti come "conducente esclusivo". Nel caso le compagnie in genere coprono solo per casi di forza maggiore o applicano franchigie molto onerose quando non sussiste il caso di forza maggiore.
E' naturalmente una semplificazione ma in genere funziona così e, aggiungo, caso per caso può essere può sempre essere presentato ricorso per clausola onerosa(se e quando presente).