Dal prossimo 21 luglio LoSai e ChiamaOra saranno a pagamento per tutti, al prezzo di 1,9 euro ogni quattro mesi (5,7 euro l'anno) con un potenziale incasso per Telecom Italia di oltre 100 milioni di euro. Per il gigante inglese rincari da 6 centesimi al giornoe guadagni fino a 420 milioni
MILANO - Sorpresa amara per i quasi 20 milioni di utenti Tim: dal prossimo 21 luglio i servizi LoSai e ChiamaOra saranno a pagamento per tutti, al costo di 1,9 euro ogni quattro mesi (5,7 euro l'anno) con un potenziale incasso per Telecom Italia di oltre 100 milioni di euro. Va ancora peggio in casa Vodafone: gli aumenti per Recall e Chiamami saranno pari a 6 centesimi al giorno nel caso di utilizzo del servizio, fino a 21,36 euro l'anno con ricavi aggiuntivi che potrebbero arrivare fino a 420 milioni.
Di più: le nuove gabelle saranno attivate automaticamente su tutte le utenze e spetterà all'utente il compito di disdire il servizio neppure richiesto. Peggio: a informare gli abbonati e i possessori delle carte ricaricabile non è una raccomandata o una telefonata, ma un semplice sms - per Tim - che a molti utenti potrebbe perfino sfuggire. Da Vodafone, invece, il messaggio è arrivato un mese fa insieme all'avviso legale su alcuni giornali: il servizio è incluso e attivo con la Sim, ma per gli utenti c'è il diritto di recesso gratuito (da un servizio che non hanno acquistato).
A meno che gli utenti Tim e Vodafone non procedano alla disattivazione dei due servizi chiamando i numeri - questi sì, gratuiti - 40920 o 42070, vedranno gli importi direttamente prelevati dal loro credito residuo ogni quattro mesi o giornalmente. Peraltro si tratta di due servizi utili, ma non certo indispensabili. LoSai, come Chiamami, è il servizio che invia un messaggio con i numeri che hanno chiamato l'utente mentre il telefono non era raggiungibile o occupato. ChiamaOra, come Recall, serve, invece, a sapere quando un numero cercato che risulta occupato o non raggiungibile è di nuovo contattabile.
da repubblica.it