Interruzione attività arbitrale
Inviato: gio set 10, 2015 10:46 am
Ciao a tutti,
vorrei un vostro parere circa la mia decisione, molto sofferta, che ho dovuto prendere.
Sono un arbitro di volley di serie B2, oltre che ad aver un incarico nella mia sezione.
La stagione scorsa ho dato il mio massimo, ma a un certo punto arriva il lavoro e cambia davvero la vita: pendolarismo, contratti a termine, poche centinaia di euro stando in ballo 10-11 ore al giorno, voglia di dare il massimo e sperare in una conferma o in un prolungamento del contratto.
Poi arriva una situazione difficile in famiglia per un problema di salute grave e improvviso. A questo punto per me arbitrare diventa pesante, la mia testa è altrove e la vedo soltanto come un'attività che mi dà una mano ad "arrotondare" lo stipendio.
Ne parlo coi miei OT di riferimento, da cui esce di tutto fuorché comprensione e umanità. "Siamo soltanto numeri" mi spiega un collega molto più navigato di me, con cui ho instaurato un buon rapporto durante un raduno nazionale.
Dopo le vacanze c'è ancora la solita situazione: l'azienda dove lavoro mi ha fatto un buon contratto, ma a termine: il posto c'è ma devo guadagnarmelo. Ho un altro lavoretto intanto, da cui mi tolgo moltissime soddisfazioni.
Capisco però che le forze per arbitrare girando l'Italia non ci sarebbero. Lavoro e famiglia sono diventate le mie priorità assolute, quindi ho deciso di chiedere un anno sabbatico.
Come vi sareste comportati voi colleghi? Credo di aver preso la decisione giusta, seppur sofferta, visto che sono stati anni bellissimi e pieni di sacrifici per questa passione.
A qualcuno è capitata una simile situazione?
vorrei un vostro parere circa la mia decisione, molto sofferta, che ho dovuto prendere.
Sono un arbitro di volley di serie B2, oltre che ad aver un incarico nella mia sezione.
La stagione scorsa ho dato il mio massimo, ma a un certo punto arriva il lavoro e cambia davvero la vita: pendolarismo, contratti a termine, poche centinaia di euro stando in ballo 10-11 ore al giorno, voglia di dare il massimo e sperare in una conferma o in un prolungamento del contratto.
Poi arriva una situazione difficile in famiglia per un problema di salute grave e improvviso. A questo punto per me arbitrare diventa pesante, la mia testa è altrove e la vedo soltanto come un'attività che mi dà una mano ad "arrotondare" lo stipendio.
Ne parlo coi miei OT di riferimento, da cui esce di tutto fuorché comprensione e umanità. "Siamo soltanto numeri" mi spiega un collega molto più navigato di me, con cui ho instaurato un buon rapporto durante un raduno nazionale.
Dopo le vacanze c'è ancora la solita situazione: l'azienda dove lavoro mi ha fatto un buon contratto, ma a termine: il posto c'è ma devo guadagnarmelo. Ho un altro lavoretto intanto, da cui mi tolgo moltissime soddisfazioni.
Capisco però che le forze per arbitrare girando l'Italia non ci sarebbero. Lavoro e famiglia sono diventate le mie priorità assolute, quindi ho deciso di chiedere un anno sabbatico.
Come vi sareste comportati voi colleghi? Credo di aver preso la decisione giusta, seppur sofferta, visto che sono stati anni bellissimi e pieni di sacrifici per questa passione.
A qualcuno è capitata una simile situazione?