Colleghi alla base di tutto si dovrebbe sempre ritornare "alle origini" dell'Associazione, come da Statuto della stessa: cioè istruire, formare e qualificare gli Arbitri.
Purtroppo nel tempo (e qui, mi spiace per Marblearch ed altri Colleghi che non sono daccordo, ma va detto, specie nell'ultimo periodo...) si è pensato più a "politicizzare" l'AIA a seguito del momento elettorale, dividendo "buoni e cattivi" o "guelfi e ghibellini", mettendo nel mucchio tutti quelli che non appartengono alla propria fazione, proprio come nella conduzione politica del Paese.
Quindi se chi dirige l'Associazione (sia esso Nicchi o chiunque altro) è davvero il bene della stessa, attraverso una qualificazione sempre maggiore del valore tecnico arbitrale, si dovrebbe bandire la "proscrizione" verso taluni Dirigenti (non perchè "vecchi", ma solo perchè "non allineati"........) che hanno fatto storia e che hanno formato schiere di Arbitri bravi e che hanno ancora doti tecniche, umane e di personalità tali da poterne formare ancora!
E' impossibile che siano tutti "da buttare" gli altri, mentre siano bravi solo quelli nuovi (e qui ci sarebbe da fare un elenco lungo lungo su taluni nuovi che "puzzano" di vecchio in maniera incredibile, senza offesa per nessuno!).
Il problema è che Mattei, Redini, Luci, tanto per fare qualche nome, non vanno bene
perchè non hanno votato per la "squadra", Pezzella e Pieri perchè, pur avendo sposato quella causa hanno il torto di essersi "rivoltati contro"..........
Ramicone, D'Elia, Ceccarini, Baldacci, Zuccolini, (tutta gente qualitativamente valida, non c'è dubbio, ma certo non "di primo pelo".........) vanno benissimo!!!
Come mai?!?
Allora, se vanno bene gli uni nonostante l'età (Ramicone e D'Elia non sono "bambini" e qui non voglio tornare su alcune "disavventure" di un certo peso di entrambi....), dovrebbero andare bene anche gli altri (Mattei e Pieri), se si pensa SOLO al bene Associativo!
Per non parlare del Settore Tecnico: oggi un "mostro" (mi pare siano circa 160 i Componenti dei vari moduli !!!!) con dentro personaggi che di qualitativo hanno davvero poco (e lo dicono anche tanti attuali Dirigenti di questa AIA!).
Ricordo il "mostruoso" materiale prodotto sotto la gestione Mattei (che, tra l'altro, aveva fatto una cura dimagrante notevole di appartenenti allo stesso, passando dai 125 della gestione Paparesta a soli 90!!!! ben lontani dagli attuali 160...........): tutta una serie di cofanetti contenenti tutto quello che nell'AIA si deve fare e sapere (dai corsi per Arbitri a quelli per Assistenti, Osservatori, Dirigenti, Presidenti di Sezione, CRA ecc ecc), con una miriade di filmati esemplificativi di fatti tecnici e disciplinari con alla fine la "risposta ufficiale ed autentica" del Settore Tecnico e non la mera visione di episodi presi da gare della corrente stagione (dalla A alla D)........senza che alla fine vi sia soluzione unica, ma lasciata al personale commento del Dirigente che in quel momento la espone (non smentitemi, perchè ho assistito a 3 di queste riunioni, con 3 diversi Dirigenti che commentavano i filmati ed ognuno si "arrabattava" come poteva davanti a richieste di spegazioni ed interventi vari!).
Ricordo un Direttore del Settore Tecnico parimenti preparato rispetto al maceratese: Antonio Trono di Torino, gran Signore, gran Tecnico e gran Dirigente: bella differenza con il suo concittadino................
Ne sento davvero la nostalgia: caro Marblearch sono vecchio ma ho ancora la memoria che funziona. Darei non so cosa per tornare a sentire la voce di uno come lui che mi disquisisce di "falli e scorrettezze", di capacità tattica, di modo di interloquire con calciatori e Dirigenti, di psicologia arbitrale e di prevenzione.........e penso che farebbe un gran bene a tanti Arbitri anche delle categorie nazionali!