arbitrello2 ha scritto:Personalmente condivido l'impostazione di Bettin, in quanto un arbitro che arbitra fino a 45 anni, avrà si un bagaglio di esperienza non indifferente, ma il 99% di questi arbitra in 3 o 2 categoria a quell'età, ed è anni che non arbitrano livelli superiori. Per questo credo che non siano in grado di dare quel quid in più ad un arbitro a buoni livelli o almeno pochi sarebbero in grado di farlo... al contrario, OA più giovani, provenienti da altre categorie possono consigliare forse meglio i ragazzi essendo appena usciti dal terreno di gioco magari nella categoria superiore... personalmente reputo più utile uno che ha smesso di arbitrare a 45 anni, in basse categorie, che sia a disposizione della sezione per far crescere i giovani ragazzi, che questi si hanno bisogno di loro... adesso non so se sono riuscito a spiegarmi bene, ma lo spero...
caro Arbitrello .... fraternamente ... in amicizia .... ma hai detto una cag######ta pazzesca! conosco OA di livello nazionale molto alto che non sono mai usciti dalla regione come Arbitri. Eppure sono in CAN A o in CAN B e sono stimati ed apprezzati nella loro funzione.
Se iniziamo a dire che uno che come arbitro ha fatto la II cat come OA non può andare alle categorie nazionali, iniziamo a costruire degli steccati ideologici assurdi.
1) ti rendo noto che gli OA studiano. Studiano le tattiche di gioco, le categorie, guardano filmati ed acquisiscono esperienze. Quindi non è vero che parlano di realtà che non vivono!
2) fare l'OA è un mestiere nel quale conta la capacità di leggere la gara, la tecnica, il clima agonistico ed inserire nel contesto la prestazione del team arbitrale.
3) una delle capacità più preziose di un OA è la capacità di relazione. Se uno non sa parlare, se uno non sa spiegare ... fa meglio a restarsene a casa perchè non passa nulla nel colloquio di fine gara a un DDG o a un AA. E le capacità di relazione prescindono la categoria nella quale sei arrivato come Arbitro.
4) la funzione dell'OA cambia da OTS a OTR, e da OTR a OTN man mano che si sale. E la colpa, guarda un po' .... è soprattutto vostra (degli arbitri). Perchè man mano che si sale in carriera, si tende a essere sempre meno tolleranti con l'OA e si tende sempre a malintendere il significato di un consiglio allo scopo di strumentalizzarlo per averne un vantaggio, se il voto non sconquinfera le aspettative.
Con questo cosa intendo dire ? Che un OA di OTS è un grande FORMATORE .... un OA di OTR è un medio FORMATORE ... un OA di OTN se vuole sopravvivere deve diventare un RELAZIONATORE man mano che sale in carriera, ed il ruolo di formatore deve mandarlo in soffitta. Perchè gli Arbitri non sono interessati ai consigli per la crescita, non gliene frega un accidente di niente che non sia il voto. E la futuribilità.
E perdonami, ma tutte queste conoscenze le acquisisci con la cultura, con la formazione e con le esperienze. Nelle quali le tue esperienze di Arbitro impattano solo relativamente. E non strutturalmente.
Spero di essermi spiegato senza per questo apparire come uno che vuole sermonare
-- lun mar 11, 2013 2:22 pm --
rosy52 ha scritto:visto che non è una regola scritta, io penso che l'età venga considerata un fattore importante per il passaggio alla CAI...almeno, provo a interpretare...e non avrebbe tutti i torti. è giusto ringiovanire anche il ruolo dell' oa, a mio avviso...
ma queste son balle ... ragazzi ... la verità è che Bettin se lo può permettere perchè presiede un CRA che ha un parco Osservatori relativamente giovane. E questo è un discorso di un'ingratitudine folle verso colleghi non più giovanissimi che hanno diretto fino al 45esimo anno di età.
Guardate, nell'AIA imperano le mode. Adesso c'è la moda dell'Osservatore Giovane e Fresco sinonimo di qualità, dimenticandosi che l'esperienza è una caratteristica fondamentale del ruolo.
Quando arbitravo io, ci fu un repulisti generazionale incredibile ... perchè ai miei tempi un over 30 bravo rimaneva in promozione ed eccellenza anche fino a che continuava ad essere affidabile. E quindi c'erano sicuramente una batteria di giovani tra cui si pescavano i talenti da far crescere, ma anche un certo numero di """affidabili""" ai quali davi terzultima contro quartultima a fine campionato sicuro che avevi messo la gara come si diceva nel gergo dei designatori "in banca". E guardate che c'era più giustizia, e più equità in questo ... c'era anche lo spazio per un non futuribile se del tutto affidabile, mentre oggi hai una batteria di ragazzini che fai fatica a discriminare ... ed uno o due talenti a stagione, SE TI VA BENE!
Vardate che non è sempre detto che "giovane è bello" ... spesso gli OA più giovani tendono a essere più intransigenti ... perchè avendo visto poche gare nella funzione di OA, tendono a non avere un portafoglio di esperienza tale che gli permetta di catalogare nel modo migliore gli errori.
E per questo "steccano" mediamente di più. Noi non siamo più citrulli ... è che avendo visto un sacco di gare ... abbiamo un roster di esperienze più ampio!
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)