sempre professionali e rispettosi.
Stavolta lo dico senza simpatia: essere professionali e rispettosi vuol dire che tutte le gare sono importanti allo stesso modo.
Si va sempre in campo con l'obiettivo di fare 0 errori, di essere nel posto giusto al momento giusto, di avere l'approccio adeguato con persone e situazioni: il rischio di fare "classifiche di importanza" è quello che ci porta a non vedere fatti clamorosi nella gara "futile" e le stupidate in quella "importante" col risultato che la prima si trasforma in un inferno dal quale diviene difficile uscire. Le squadre da noi si aspettano sempre che siamo atleticamente in forma, che siamo concentrati, che abbiamo visto dov'è il campo,che siamo educati, che siamo affiatati con gli assistenti, che arriviamo con la cravatta, che abbiamo mangiato le cose giuste, che conosciamo il regolamento: noi usciamo la domenica per rispondere ad uno "standard minimo" che corrisponde al massimo possibile: e questo sempre, ogni domenica.
Tutte le gare sono importanti sia la sfida prima contro ultima dei giovanissimi provinciali, sia la finale di coppa del mondo, sia la gara in cui sappiamo che non c'è nessuno a vederci sia quella con la visionatura congiunta: noi dobbiamo fare ""bella figura" indipendentemente da tutto questo perchè al tocco di mano che c'è o non c'è, al fuorgioco che è punibile o meno, alla condotta gravemente sleale che è dentro o fuori dall'area non interessa se si trovano in una gara di cartello o in quella che nemmeno i genitori dei ragazzini si filerebbero ma esistono e sono lì a farci una domanda che per noi arbitri prescinde dal contorno: "fischi oppure no?".
Il senso dello sport è questo: si cresce anche nelle piccole cose perchè solo così quando arrivano quelle grandi da affrontare sapremo da che parte prenderle: se non ho mai visto una perdita di tempo nei giovanissimi perchè tanto non era importante e quindi non sono stato attento come potrò poi riconoscerla e sanzionarla in serie A?
Un cartellino rosso è come l'esplosione di una bomba;il giallo l'accensione di un timer. Possiamo dare al pubblico 15 secondi di sorpresa o 15 minuti di suspence. -A. Hitchcok-