Carattere

Quello che hai vissuto, in campo e fuori...

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Messaggioda rockstar34 il sab gen 14, 2017 8:09 pm

Salve a tutti. Scrivo qui sprerando di ricevere i giusti consigli, dato chi può meglio risolvere i problemi se non gli stessi arbitri?
Arbitro da circa un anno in juniores e ho 21 anni. Mettiamo subito in chiaro una cosa, sono caratterialmente timido, affabile e corretto, in sostanza una persona "molto buona". E troppo spesso ormai finite le partite mi ritrovo a voler smettere. Ho avuto tanti osservatori, dimostrandomi la sezione di volermi farmi saleri, e tutti voti positivi per la categoria. E ogni volta che volevo smettere dalla sezione mi hanno sempre incoraggiato a "non mollare mai". Ora però per continuare o bisogno di qualche seria dritta. Io non mi diverto più in campo. Torno a casa arrabbiato, triste, giù di morale. Semplicemente ho partite che riesco a gestire bene, e altre assolutamente no. Mi è stato spesso detto di essere un po' "figlio di puttanta" (in sesnso buono), di avere autorità e cattiveria in campo. Ma non so come fare. Io non riesco ad esserlo. Posso presentarmi come uno sicuro di se, che sa il fatto suo fin quando arrivo in campo, ma poi iniziata la partita capiscono subito che io non sono cosi. E tutto va a rotoli. Se li richiamo non serve a nulla, se li ammonisco non serve a nulla, se li espello mi circondano. Questo è ciò che io posso fare in campo, ma qualsiasi cosa apllico evidentemente non lo faccio nel modo corretto. Poi cominciano a dirmele di tutti i colori, e li sento, senza mai volgarità palesi, ma"hai rovinato la partita, ma cosa dici, ma cosa hai fatto, non ti ho chiesto niente, è fallo, non fallo, fischia, lasciami giocare, e non capisci niente, tante altre che nemmeno ricordo. Come dicevo qualsiasi mossa applichi successivamente non serve lo stesso più a nulla, continueranno e faranno peggio. E poi le offese da fuori (va bene fare orecchie da mercante, ma le cose le senti e anche i giocatori che si aizzano ancora di più ad offendere). Ad un certo punto non riesco più ad essere lucido e devo arrivare alla fine della partita, sentendo di tutto, ad un certo punto impaurito (anche se non lo do a vedere). Sia chiaro non tutte le partite finiscono cosi, ma ultimamente spesso. So come si arbitra e l'ho dimostrato, ma ormai faccio talmente fatica che non riesco proprio più a fare niente di buono. Volevo sapere quindi cosa bisogna fare? Come bisogna comportarsi? Cosa deve fare una persona come me. Non voglio e non posso smettere, non lo faccio per i soldi, ma anche quelli mi servono davvero tanto per sostentarmi. Inoltre vorrei sapere, non centra molto, ma aggiungo, cosa fate prima della partita, durante l'intervallo e durante la partita per non perdere la concentrazione?
Spero possiate aiutarmi, mi sono dilungato parecchio con le parole, ma vorrei il più possibile rispsote sincere.
Grazie a tutti, colleghi.
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Re: Carattere

Messaggioda Heisenberg il sab gen 14, 2017 8:19 pm

Ci siamo passati tutti all'inizio, quello che ti manca è solo un po' di esperienza che acquisirai arbitrando partite su partite, fin quando non raggiungerai una maturità arbitrale che ti porterà ad essere tranquillo, concentrato e sicuro in campo delle tue decisioni. E tutto ciò non si raggiunge dall'oggi al domani, ci vogliono anni. Però non ti abbattere, non serve a nulla.
I consigli su un forum lasciano il tempo che trovano, ti consiglio di frequentare assiduamente la sezione (che è l'unico luogo per crescere) e il polo di allenamento, cercando di confrontarti il più possibile con i tuo colleghi. Solo in questo modo potrai migliorare.
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Re: Carattere

Messaggioda quagliabella il dom gen 15, 2017 12:47 pm

sarò onesto. forse sei più un tipo da film d'essai anzichè da campo di calcio. non è un offesa, è una considerazione basata su cosa hai spiegato di te. ricordi cosa diceva don abbondio ne " i promessi sposi" ? Il coraggio se uno non c'è l'ha, non se lo può dare... magari non è il ruolo tuo, se più adatto a altre cose. scusa la franchezza.
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Re: Carattere

Messaggioda gadamer il dom gen 15, 2017 1:59 pm

C'è del vero in entrambe le risposte precedenti nel senso che può essere sia la tua giovane e invidiabile età come un'inadeguatezza caratteriale. Nessuno potrà mai darti su un forum una risposta netta, perché manca una conoscenza personale, fisica e neppure in questo caso è detto che ti si possa indicare la strada giusta. Quello che posso dire, come opinione personale, è che devi leggere in te stesso e quantificare metaforicamente le tue motivazioni. Quello è il punto di partenza: se veramente "vuoi" (e non "vorresti") continuare ad arbitrare. Se lo vuoi qualche possibilità si apre. Come?
Il carattere si forma, muta lavorando su se stessi. Non l'indole o il temperamento che sono un patrimonio genetico ma il carattere che è il risultato di ciò che madre natura ci ha dato e quanto la vita e la nostra volontà hanno aggiunto (o tolto).
Ascolta, ascolta e ascolta ancora. Idem osserva. Non forzare gli atteggiamenti recitando una parte, un copione che non conosci. Sarebbe peggio: le parole nei confronti/scontri emotivi spesso sono irrilevanti, vale molto di più quanto viene annusato da chi ti sta di fronte.
Ciò detto, se veramente sei determinato a fare questo mestiere-passione e hai disponibilità sufficiente di tempo e anche qualche quattrino da spendere, esistono scuole di leadership e di comunicazione e possono essere, se ben fatte, molto efficaci.
Questo lo dico per esperienza di vita (non arbitrale dove ho avuto brevi e mediocri esperienze in era geologica) ma nelle professioni praticate. Per temperamento simile al tuo, nel tempo mi hanno formato (tanto da divenire io stesso formatore) in maniera tale da non essere percepito come insicuro.
Insisto sulla leadership perché un arbitro deve essere un leader e dimostrarsi tale.
In bocca al lupo
Giacqui con due signore: Vittoria e Sconfitta. Entrambe fingevano.
La prova più evidente che esistono altre forme di vita intelligenti nell'universo è che nessuna di esse ha mai provato a contattarmi.(Watterson)
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Re: Carattere

Messaggioda divisarossa il lun gen 16, 2017 12:53 am

Prova a capire cosa vogliono i calciatori, cosa vuole il campo.

Fischi una determinata cosa, un determinato fallo e sistematicamente vieni contestato?
prova a lasciar giocare.

Magari per eccessiva sicurezza e pignoleria fai spostare di 2 metri un calcio di punizione?
Tu pensi di essere nel giusto, ma invece stai facendo una forzatura che nessuno vuole.

tanto per farti due esempi random che mi vengono in mente ora.

Sii piu te stesso, sorridi, parla coi calciatori e vedrai che vinci la timidezza
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Re: Carattere

Messaggioda giacomo78 il mar gen 17, 2017 3:07 pm

Anche io all'inizio vivevo con fastidio la tua stessa situazione. FDP (figli di...) ci si nasce: non ci si diventa.

Prova a vederla sotto un altro punto di vista: oggi nella vita e nel lavoro mi chiedono "ma come fai a tenere un self control anche se tutto va male e il tempo stringe?" e la mia risposta è "prova a venire accerchiato da 22 giocatori che protestano".

Questo per dire che ovviamente la priorità è divertirsi, non pensare troppo a "fare carriera" perchè al vertice della piramide ci arriva l'1% degli associati, pensa piuttosto all'arbitraggio come un piacere e come un'attività che nel lungo tempo ti tempra!

Non diventerai mai un FDP, chi nasce tondo non muore quadro, ma tanta gavetta ti smalizierà..

PS: I complimenti a fine gara te li faranno poche volte, non è quello il metro di giudizio per sapere se hai arbitrato bene

PPS: Prova a parlare in sezione con qualcuno di più esperienza ma con il tuo stesso carattere (li riconosci perchè riescono nell'arbitraggio senza fare i gradassi - ce ne sono troppi di questi ultimi in ogni sezione -)
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Re: Carattere

Messaggioda mestafaincazza il ven feb 10, 2017 10:54 am

Forse nel tuo inconscio è la paura di "sbagliare" la partita a farti vivere così la gara. Anch'io se ti può essere d'incoraggiamento ho vissuto tanti anni con la fissa degli insulti e della paura di arbitrare e della prestazione, ma ne sono venuto fuori col tempo ma soprattutto arbitrando partite su partite. Ora è tutto automatico, si diventa "automi". Ne si viene fuori anche "fregandosene" tra virgolette della prestazione che si fa, se c'è o meno l'osservatore, e pensando che si sta solo arbitrando una partita di calcio e non la terza guerra mondiale e tutto quello che ti dicono i calciatori e tifosi non lo pensano sul serio di te, ma è solo la loro sporca parte da interpretare. Il mio consiglio è quello di continuare ad arbitrare, quando finisce la partita resta tutto lì. Eclissa le brutte parole che vedrai saranno sempre meno. Questo è quello che posso dirti. Datti tempo.
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