da gad il mer mar 15, 2017 1:30 pm
L'esordio in terna, per quanto sconvolgente posa sembrare, non è il punto di arrivo di un cammino di tecnica arbitrale, ma un punto di inizio, quindi tutto ciò che ci gira intorno non deve essere finalizzato a fare le cose perfette, ma a fare le cose bene.
Nel momento inj cui ti hanno promosso dalla prima categoria avresti dovuto prendere visione della parte delle norme comportamentali relative alla gara in terna che il tuo OT avrà sicuramente emanato e delle indicazioni di carattere tecnico relative alla direzione di gara (posizionamenti, segnali, codici morse e via dicendo)e già che si è immersi nella lettura pure un occhiata alla regola 6 non fa male. Al momento della designazione una chiamata all'OT non sarebbe guastata, anzi: "Ohi Organo Tecnico, ho visto la gara. Ho letto che bisogna comportarsi così e così, è corretto..qualche consiglio? Grazie."
Tutto questo fermo restando che poi ci sono anche i colleghi che già arbitrano in terna e un presidente di sezione ai quali chiedere ulteriore consiglio.
Salvo diverse e/o particolari disposizioni dell'OT è opportuno contattare gli assistenti il prima possibile per capire se hanno accettato la gara, se hanno difficoltà di trasporti o particolari esigneze, se hanno già arbitrato quella squadra e ricordano criticità, per capire se sono motivati, se non gliene frega niente, se sono svegli, se sono giovani o vecchi ecc,ecc; nel caso particolare dell'esordio per informarli che si tratta appunto di un esordio,così ne sono consci anche loro. Poi una chiamata ulteriore a ridosso della gara per accordarsi su dettagli tecnici tipo abito (perchè è importante anche non arrivare uno superelgante e l'altro in jeans), divise, orari, luoghi,ecc,ecc.
Il gruppo Wapp può essere utile, dopo una chiamata in cui ci si è sentiti a voce, per avere un riferimento dove mandare aggiornamenti dell'ultimo minuto o cose simili: se esci con due colleghi della tua sezione e vai a 30 km magari ne puoi fare a meno, se il viaggio è più complesso magari può essere utile.
Riscaldamento e briefing dovrebbero avere delle linee guida di massima emanate dal tuo CRA. Se non ci sono (strano) si possono chiedere consigli all'OT, ai colleghi e al presidente di sezione. Rispettando le indicazioni del tuo OT puoi modulare entrambe le cose poi a tuo piacimento in funzione della gara, dell'esperienza dei colleghi con cui esci,ecc,ecc... Ad esempio:
- se esci con colleghi che conosci da una vita e sei uscito con loro 2/3 volte negli ultimi due mesi è inutile fare un briefing "standardizzato" ma puoi limitarti a ripassare tutti i punti importanti
-se sa che una squadra gioca con un particolare schema puoi approfondire maggiormente un aspetto piuttosto che un altro
-se esci con 2 assistenti ultranavigati non stare a spiegargli per filo e per segno come si indica la rimessa laterale, basta che ti assicuri su chi comanda dove e che sia chiaro ad entrambi.
Attenzione: chiedi sempre se c'è qualcosa che non è chiaro.
Il briefing è bello quando è efficace: i due colleghi con cui uscirai si sentono dire la stessa cosa tutte le settimane, sempre uguale. Per le prime volte ti consiglio di essere "scolastico" in modo da imparare a dare un'ordine alle cose e a prendere confidenza col briefing, poi puoi asciugare il "brodo" e propinare solo i contenuti importanti in modo incisivo. Il briefing non deve durare ne troppo ne troppo poco, non deve essere ne troppo particolareggiato ne troppo vago. A fine gara in presenza di colleghi magari navigati puoi chiedere loro che cosa ne pensavano del tuo briefing per farti un'idea (loro vedono 1 briefing diverso ogni settimana e possono fare dei confronti: sei stato più prolisso degli altri, più trascurato, più noioso, hai un tono di voce che fa addormentare,ecc,ecc...). Puoi anche registrarti e riascolttarlo con un collega più esperto.
Se hai altri dubbi chiedi pure, ma ricordati che i riferimenti migliori sono l'OT, i colleghi ed il presidente di sezione.
Un cartellino rosso è come l'esplosione di una bomba;il giallo l'accensione di un timer. Possiamo dare al pubblico 15 secondi di sorpresa o 15 minuti di suspence. -A. Hitchcok-