da gad il ven dic 15, 2017 9:26 pm
E'raro, se non inverosimile, che ci voglia una "media" per attraversare le categorie dell'OTS. Basta una visionatura positiva e alla sucessiva viene l'OT per promuoverti sul campo.
Tutto questo è poi subordinato a logiche dell'OTS in generale (numerosità degli organici, disponibilità di osservatori e organi tecnici) e della categoria giovanissmi in particolare (giovane età dell'arbitro, maturazione, affidabilità....).
Per questo può capitare che a seconda del particolare momento storico i passaggi dai giovanissimi agli allievi siano più facilitati e rapidi o meno (le due categorie sono grossomodo identiche per quanto riguarda la difficoltà e l'impegno arbitrale).
Il mio punto di vista è che maturare negli allievi o nei giovanissimi è pressochè identico: l'importante è che si cresca non limitandosi a guardare solo il numero che sta dopo l'8 ma cercando spunti per migliorare e correggendo i propri difetti.
Per quanto riguarda la carriera: se l'età è giovane (15,16,17,18) non ci sono problemi a "buttare" qualche anno nelle categorie inferiori,anzi; può essere un problema se ci si impantana ad un età più avanzata (20+).
Un cartellino rosso è come l'esplosione di una bomba;il giallo l'accensione di un timer. Possiamo dare al pubblico 15 secondi di sorpresa o 15 minuti di suspence. -A. Hitchcok-