Spogliatoio condiviso

Quello che hai vissuto, in campo e fuori...

Re: Spogliatoio condiviso

Messaggioda RSM_Assistant il mer gen 10, 2018 1:10 am

gad ha scritto:
È una questione di coerenza. Il buon Arbitro si vede anche da questo.

Infatti sono coerente: io non voglio lui,che lui non voglia me. Non mi sembra di aver detto che gli arbitri non FIGC devono stendermi un tappeto rosso mentre io li posso trattare a pesci in faccia: che il trattamento sia identico da parte di entrambi.

Caro Gad, è inutile che continui ad aggirare l'argomento con dei virtuosismi linguistici, il nocciolo della questione non cambia.
Cercherò di essere più chiaro ed esplicito: il tuo O.T. ti designa per arbitrare la gara Scapoli vs Ammogliati allo stadio di vattelappesca, valevole per un campionato F.I.G.C.. Arrivi al campo e scopri che è incorso la partita Dopolavoro Metalmeccanici vs Dopolavoro Edili valevole per un campionato di un'altro ente sportivo. Bene, se tu pretendi di non avere "estranei" in giro per gli spogliatoi quando devi arbitrare una tua gara, te ne vai direttamente in tribuna, ti guardi la partita, e non vai negli spogliatoi fino a che non sono liberi. Non entri e non aspetti che il collega ti faccia uscire. Punto.
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Re: Spogliatoio condiviso

Messaggioda gad il mer gen 10, 2018 9:46 am

Bene, se tu pretendi di non avere "estranei" in giro per gli spogliatoi quando devi arbitrare una tua gara, te ne vai direttamente in tribuna, ti guardi la partita, e non vai negli spogliatoi fino a che non sono liberi. Non entri e non aspetti che il collega ti faccia uscire.

Io quando arrivo al campo entro e vado dove la società ospitante mi dice di entrare ed andare: non sono tenuto a sapere se quello che la società ospitante sta facendo entra in conflitto con regolamenti di altri enti/federazioni (e sinceramente non mi interessa neanche non perchè me ne frego degli altri ma perchè non ha rilevanza alcuna dal punto di vista del mio operare). Se questo non dovesse andare bene a chicchesia sarò ben lieto di scriverlo sul mio referto, anche dopo essere stato rispedito in tribuna, non perchè c'è un conflitto tra la mia presenza e quella di un collega che veste la divisa di un altro colore ma perchè la società ospitante non è stata in grado di ospitare condizionando eventuale ritardo all'nizio della gara,ecc,ecc,ecc.
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Re: Spogliatoio condiviso

Messaggioda RSM_Assistant il mer gen 10, 2018 10:34 am

gad ha scritto:
Bene, se tu pretendi di non avere "estranei" in giro per gli spogliatoi quando devi arbitrare una tua gara, te ne vai direttamente in tribuna, ti guardi la partita, e non vai negli spogliatoi fino a che non sono liberi. Non entri e non aspetti che il collega ti faccia uscire.

Io quando arrivo al campo entro e vado dove la società ospitante mi dice di entrare ed andare: non sono tenuto a sapere se quello che la società ospitante sta facendo entra in conflitto con regolamenti di altri enti/federazioni (e sinceramente non mi interessa neanche non perchè me ne frego degli altri ma perchè non ha rilevanza alcuna dal punto di vista del mio operare). Se questo non dovesse andare bene a chicchesia sarò ben lieto di scriverlo sul mio referto, anche dopo essere stato rispedito in tribuna, non perchè c'è un conflitto tra la mia presenza e quella di un collega che veste la divisa di un altro colore ma perchè la società ospitante non è stata in grado di ospitare condizionando eventuale ritardo all'nizio della gara,ecc,ecc,ecc.


No caro Gad, forse non hai capito una cosa: quando tu arrivi al campo per arbitrare la tua gara, se è occupato da un'altra partita e c'è un altro Arbitro, te ne vai in direttamente in tribuna perché in quel momento l'impianto NON E' della società ospitante della tua partita ma è della società ospitante che sta giocando! La conseguenza è che la società ospitante della tua partita non ha il potere ne il diritto di dirti dove entrare ne dove andare, semplicemente perché siete tutti e due degli intrusi! Se poi all'intervallo ti fai riconoscere ed il collega ti fa accomodare lo stesso nel suo spogliatoio non sei tu che eserciti un diritto, ma è lui che ti sta facendo un favore! Spero di essermi spiegato.

Caro Gad, da ultimo ti rigiro questo post di FollettoGigante. Rileggilo e riflettici. Tra l'altro, come lui stesso dichiara, con il suo modus operandi e, sicuramente con il suo savoir fare è arrivato in serie "A". Sarà un caso?

FollettoGigante ha scritto:Io non so che in realtà calcistiche voi arbitrate... di sicuro delle problematiche di gestione di una società sportiva, perdonatemi, ma ne sapete meno di zero.
Torniamo alla domanda iniziale, se trovo un collega nel piccolo spogliatoio come mi comporto.. e mettiamoci che il collega lo sia davvero essendo FIGC.. io non so se i vostri impianti sportivi posseggano uno spogliatoio per ogni arbitro che arrivi, di sicuro qui a Firenze, ripeto a Firenze non è così... se poi nell'impianto sportivo ci son pure due campi di gioco non è raro trovarsi in QUATTRO nel medesimo spogliatoio.. e quindi cosa si fa?
Ci si spoglia nel corridoio come dice il collega o ci arrangiamo... e poi scriviamo? Cosa? Che lo spogliatoio è piccolo?
Se volete far sganasciare di risate il vostro giudice sportivo fatelo pure... io lo spogliatoio simil serie A (ovviamente mi riferisco all'OTS) mi è capitato giusto arbitrando la Fiorentina ma la femminile non certo i maschietti!
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Re: Spogliatoio condiviso

Messaggioda gad il mer gen 10, 2018 11:01 am

La conseguenza è che la società ospitante della tua partita non ha il potere ne il diritto di dirti dove entrare ne dove andare, semplicemente perché siete tutti e due degli intrusi!

Appunto: saranno affari della società. Io non è che arrivo al campo e siccome è un ora prima della mia gara entro dal cancello principale, apro la porta dello spogliatoio, deposito la borsa e poi vado a fare il sopralluogo passeggiando in giacca e cravatta per il campo finchè l'arbitro se ne accorge e mi fa buttare fuori.
Io arrivo al campo, trovo il dirigente della società ospitante e dopo essermi presentato gli chiedo: qual'e il mio spogliatoio?, dove alloggiano le squadre? dov'è il terreno di gioco. Se lui mi dice che posso entrare nello spogliatoio io ci entro. Non sono in alcun modo tenuto a sapere se la società ha pagato l'affitto per quello spogliatoio, se lo spogliatoio ha ottenuto l'agibilità dai VV.FF., se lo spogliatoio è occupato da un collega di altro ente sportivo, se lo spogliatoio è occupato abusivamente dalla società stessa. Tutti questi sono problemi della società ivi compreso il fatto che
la società ospitante della tua partita non ha il potere ne il diritto di dirti dove entrare ne dove andare
.
Se entro ( non certo per mia iniziativa) e mi cacciano, usciro, aspetterò e referterò in proposito.
Se non mi fanno entrare perchè non hanno l'impianto nella loro disponibilità starò fuori, aspetterò e referterò in proposito.
Ben venga che i colleghi e le società non FIGC mi lascino fuori dall'impianto, perchè io farò esattamente la stessa cosa con loro: non ho mai preteso, durante tutta la discussione, un trattamento con due pesi e due misure.
Se poi all'intervallo ti fai riconoscere ed il collega ti fa accomodare lo stesso nel suo spogliatoio non sei tu che eserciti un diritto, ma è lui che ti sta facendo un favore!

Io non mi faccio riconoscere da nessuno, ne chiedo/ottengo favori a /da nessuno: a me non me ne frega niente se mi cambio per tempo o altro. Io devo entrare, cambiarmi, scaldarmi, fare il riconoscimento e poi iniziare la gara se mentre faccio tutto questo la lancetta scorre oltre l'ora indicata per l'inizio della gara scriverò con la massima serenità e senza aver questuato ne ottenuto favori (perchè non ne ho bisogno: se la partita inizia in ritardo non è a me che fanno la multa, non mi aumentano ne diminuiscono il rimborso spese, non mi cambia nulla!) scriverò che "la gara iniziava in ritardo perchè dopo essere giunto al campo con X tempo di anticipo dovevo attendere le ore Y per accedere a spogliatoio e terreno di gioco,ecc,ecc........."
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Re: Spogliatoio condiviso

Messaggioda MrSoul il mer gen 10, 2018 11:23 am

Il punto cardine della discussione è solo uno: capita che le società non abbiano la possibilità di organizzare in modo efficace il tutto. Non che non ne abbiano voglia o capacità, semplicemente non sono in controllo delle variabili in gioco. Perché i campi scarseggiano e alternative non ce ne sono, o per altri motivi.

Si può dire allora che se un arbitro si rende conto che la situazione è questa, potrebbe refertarla in modo completo, descrivendo anche il contesto che "solleva" la società dalla colpa delle lacune, in modo tale che, come è giusto che è sia, il giudice sportivo abbia tutti gli elementi rilevanti per comminare sanzioni o meno?
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Re: Spogliatoio condiviso

Messaggioda gad il mer gen 10, 2018 12:29 pm

Non che non ne abbiano voglia o capacità, semplicemente non sono in controllo delle variabili in gioco. Perché i campi scarseggiano e alternative non ce ne sono, o per altri motivi.

No, è diverso. Non hanno voglia: perchè sono loro a scegliere l'ora, il giorno, il luogo, gli spazi. E di campi disponibili ce ne sono a bizzeffe. E' solo questione di sapersi organizzare che nella peggiore delle ipotesi scomoda le società in termini temporali di un quarto d'ora in anticipo o in ritardo. Peraltro stiamo parlando di una eventualità che si verificherà in una decina di occasioni in tutta Italia quindi perfettamente risolvibile.
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Re: Spogliatoio condiviso

Messaggioda Georghe84 il mer gen 10, 2018 12:46 pm

Concludo riportando un episodio, che fa capire cosa NELLA federazione (ossia in quell'ente dal quale, de facto, dipendono i "servigi" prestati dai tesserati AIA) si pensi della rigidità di alcuni arbitri.

Sempre nel famoso campo ci capitò di dover calendarizzare una gara da recuperare, ovviamente in infrasettimanale.
La Federazione spingeva per un recupero 'rapido' è imponeva un orario massimo per l'inizio della gara (mi sembra di ricordare le 21.00).
Il gestore del campo ci propose uno slot una sera dalle 21 alle 23, sottolineando che però la società che aveva il campo nello slot precedente avrebbe avuto il campo sino alle 21, quindi per il riscaldamento ci dovevamo arrangiare. Poi, di fatto riuscimmo ad accordarci con loro perché finissero una trentina di minuti in anticipo.
Rimaneva comunque il problema che questi qua (trattavasi di due distinti gruppi di allievi, quindi una 40ina di ragazzi) avrebbero girato per gli spogliatoi prima della nostra gara, durante le chiama etc.
Feci presente la situazione in federazione e la risposta mi sorprese un po' (datami dal dipendente che era delegato dal comitato ad assistere il giudice sportivo). Mi disse "non preoccupatevi, conosciamo la situazione della maggior parte degli impianti cittadini e non ci saranno mai multe per queste cavolate, nonostante qualche arbitro primadonna si ostini a scrivere cose del genere! Certo se ci sono carenze serie si interviene, ma non per cose organizzative su cui voi non avete alcun controllo".
Gli risposi "grazie per il buonsenso. Ne servirebbe di più anche ad altre persone".
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Re: Spogliatoio condiviso

Messaggioda Indetoropater il mer gen 10, 2018 1:04 pm

gad, probabilmente è così dove vivi tu ma provo a raccontarti come è la situazione al sud con particolare descrizione a ciò che è successo a me proprio domenica scorsa.
Nella mia città ci sono tre impianti "decenti" ed un altro paio che definire campi sportivi suppone un'opera di grande impegno mentale.
Il primo impianto è di proprietà comunale e ci giocano le due società più blasonate e per scelta del Comune non è consentito a nessun altra società di giocarci.
Le altre 8 società si dividono i due impianti, gestiti da terzi, con prima squadra e tutto il settore giovanile a seguito (Esordienti, Giovanissimi Provinciali e regionali, Allievi provinciali e regionali e solo per 4 delle 8 società anche la squadra di Juniores provinciali).Su uno di questi impianti, poi alle 20,30 giocano di sabato anche due squadre di Amatori alternandosi.
Sui rimanenti due campi di patate giocano invece società affiliate al CSI e alla UISP.

Ora il sabato e la domenica sugli unici due impianti a qualsiasi ora troverai una partita che si sta giocando ed un'altra che inizia subito dopo.

Possiamo dirci fortunati perché uno di questi due impianti ha due spogliatoi separati per gli arbitri ma l'altro ha solo un locale.

Ora quando vado a visionare, spesso anzi spessissimo mi capita di trovare nello spogliatoio il collega che deve iniziare la gara successiva.

Questo solo per dirti che la necessità di organizzarsi per le società e di trovare le migliori condizioni, spesso non è legata alla reale volontà della stessa ma vieppiù da condizioni che esulano le loro reali possibilità.

Domenica scorsa ero nel capoluogo di provincia in uno di quegli impianti che la domenica ha la prima gara alle 9 di mattino e l'ultima alle 20.30.

Al termine della gara, sostavo davanti allo spogliatoio del collega in attesa che terminasse la doccia ed appeso c'era un bel cartello con tutte le società e le squadre che avevano pagato per giocare su quell'impianto, gli orari loro assegnati e le tariffe a cui ogni società era obbligata al pagamento: orbene, la società che giocava in casa pagava 1000 euro al mese per tre sessioni di allenamento alla settimana e la gara domenicale alle 18.00.
La squadra gioca in Seconda Categoria.
Ora, tu pensi che se la società fosse in grado di trovare una sistemazione migliore sia per orario della gara, sia come possibilità di pagare meno, sia anche semplicemente per fare in modo che prima e dopo la sua gara non ce ne siano altre di intralcio, non lo farebbe?

Tutto questo pistolotto mi serve solo per dire che al Sud si combatte con una penuria di campi di gioco da sempre e il mio è solo un esempio di quello che succede nelle zone dove viviamo.

Ora capisco che può dar fastidio trovare il nostro spogliatoio occupato da qualche altro collega, capisco che non è bello farsi la doccia mentre il collega si sta preparando per la gara successiva ma la soluzione non esiste a meno che non decidiamo spontaneamente di entrare nello spogliatoio solo e quando si è liberato refertando che non essendoci altri spazi disponibili, abbiamo preferito attendere che il collega precedente fosse andato via prima di entrare e per questo la gara è iniziata in ritardo. Naturalmente se non desideriamo che nessuna altro entri nel nostro spogliatoio prima che noi ne siamo usciti dovremo essere consapevoli che il collega successivo referti a sua volta questa cosa.
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Re: Spogliatoio condiviso

Messaggioda gad il mer gen 10, 2018 1:17 pm

obbligata al pagamento: orbene, la società che giocava in casa pagava 1000 euro al mese per tre sessioni di allenamento alla settimana e la gara domenicale alle 18.00.
La squadra gioca in Seconda Categoria.

E quanto paga ai due relitti della serie D che giocano per lei?
e per scelta del Comune

E quanto ci mettono le società (dalla prima squadra ai giovanissimi + genitori, allenatori, tifosi) a rompere le scatole al comune?
"non preoccupatevi, conosciamo la situazione della maggior parte degli impianti cittadini e non ci saranno mai multe per queste cavolate, nonostante qualche arbitro primadonna si ostini a scrivere cose del genere!

E io mica ho detto che vanno multati, ho detto che va refertato. Poi, in un secondo tempo, possiamo discutere della multa che dovrà esserci in tutti i casi in cui la federazione sa che ci si può organizzare in modo differente (ovvero il 99%).
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Re: Spogliatoio condiviso

Messaggioda Indetoropater il mer gen 10, 2018 1:40 pm

Nessuna squadra di Serie D gioca su quell'impianto. Ci giocano invece una squadra di eccellenza con il suo settore giovanile, due di Promozione di cui una sola ha il settore giovanile e svariate società di Prima e Seconda. Il prezzo è standard: 3 allenamenti e una gara = €1000. A questo andrà aggiunto un sovrapprezzo se sull'impianto ci sono altre gare della stessa società del Settore giovanile.

Trasferire una scelta politica, sportiva o chi sa perché del Comune quale causa della "disorganizzazione delle società" non mi sembra corretto. Il Comune fino all'anno scorso consentiva solo ad una squadra l'accesso e l'uso dell'impianto comunale. Quest'anno essendoci due società di pari livello lo ha concesso anche alla seconda società con buona pace di genitori, allenatori e ragazzi.

Il potere di refertazione è una cosa seria: se riteniamo di dover refertare che a causa di una partita precedente il nostro spogliatoio era occupato e che si è dovuti fare l'appello con i giocatori della gara precedente ancora in mutande, facciamolo pure ma capisco ancora di più l'idea che si farà di noi sia il G.S. sia il nostro O.T.. E' facile fare i farmacisti, più difficile è fare "anche" gli arbitri.
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