"....il mio timore è dunque quello di dover smettere, anche se ne comprenderei le valide motivazioni,.."
Per quale ragione comprenderesti le "valide" ragioni di un tuo abbandono? Non ci sono valide ragioni, quando tolleriamo discriminazioni per "diversità". Hai forse commesso un reato tale da renderti poco degno di essere un associato AIA?
Dovremmo forse ricordare i principi liberali su cui si fonda la nostra cultura? Forse è vero, dovremmo. Perchè non troverai la strada sempre agevole. Nella Società come nella Sezione, che è uno spaccato nel bene e nel male della Società. Certo c'è la Procura, ma spesso ci sono mezzi subdoli per farti sentire diverso e mortificarti: battute, ammiccamenti, occhiatine. Se tuttavia tu hai deciso tale passo, devi essere un ragazzo di carattere e coraggio. Affronta quindi l'ostracismo, qualora dovesse esserci, a testa alta. Io conosco diverse persone nell' AIA che non nascondono la propria omossessualità e sono accettate e rispettate, perchè brave persone. Le persone intelligenti sanno distinguere i "buoni" dai "cattivi" ed è questa l'unica vera certezza che ci rimane, per sperare che le cose migliorino e che si possa vivere nel reciproco rispetto ognuno per come si è.
Non ci sono quindi ragioni perchè tu debba smettere. Nessuna ragione. Tantomeno valida.