Dimettersi o no a seguito di un coming out?

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Dimettersi o no a seguito di un coming out?

Messaggioda Doubled99 il ven ago 03, 2018 11:38 pm

Buongiorno sono un arbitro di 19anni e da 2 anni ho la fortuna di arbitrare e provare questa magnifica ed incredibile emozione per la quale vale la pena sacrificare weekend e pomeriggi. Comunque la mia domanda riguarda questo, c'è Nell ultimo anno è andata beni con juniores e allievi élite e anche a fine stagione finali e quarti di finale di allievi anche di squadre fuori regione. Il problema è che a luglio ho deciso di fare coming out, in quanto io sono bisessuale, il mio timore è dunque quello di dover smettere, anche se ne comprenderei le valide motivazioni, il mio amore per il calcio mi ha sempre permesso la mass serietà e professionalità in campo. Io credo che uno sport come il calcio possa unire le differenze ed insegnare come le prestazioni di un atleta non dipendano dal suo orientamento sessuale o politico. Ecco questo era il mio dubbio perché in internet non ho trovato alcun esempio analogo in Italia e quindi non saprei che fare, comunque se dovessi dimettermi lo farò senza alcun rancore, grato delle esperienze e del clima di famiglia che l Aia mi ha permesso di sperimentare, grazie.
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Re: Dimettersi o no a seguito di un coming out?

Messaggioda mercarte il ven ago 03, 2018 11:47 pm

Dubito che tu sia il primo. Ad ogni modo immagino che a nessuno possa e debba importare o meno del tuo orientamento sessuale, specialmente nell'AIA.
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Re: Dimettersi o no a seguito di un coming out?

Messaggioda Doraemon il sab ago 04, 2018 7:29 am

Leggiti la storia di Nigel Owens e vai avanti.
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Re: Dimettersi o no a seguito di un coming out?

Messaggioda Observer il sab ago 04, 2018 11:34 am

Dunque .... allora!

Da dove iniziamo? Iniziamo dal fatto che non sei Wolverine, che credeva di essere il solo mutante al mondo. Il mondo dell'AIA è pieno di mutanti. Alcuni sono dichiaratissimi, come chi ti parla, altri sono "velati" (io sono vecchietto, per cui quelli della mia generazione coloro che non sono dichiarati le chiamavamo "velate" ma è solo una nota di colore).

Dichiararsi, è un bisogno interiore dell'anima. Vivi in un mondo che continua a mandarti messaggi normalizzanti. Fontana passa metà delle sue giornate a disprezzarti (e l'altra metà a ricostituire il partito nazionale fascista) ... il mondo è costruito su un modello sociale che non è detto che ti appartenga. E' normale ad un certo punto della propria crescita dire: no, fermi un attimo, io non sono così.

Se al polo di allenamento fate le battute sulle belle topolone, sappiate che non è detto che io debba essere d'accordo. E non è detto che io debba ridere.

Quindi, tornando a noi, dichiarare chi sei fa bene ed è una componente necessaria della tua affermazione identitaria. Sei bisex, son contento per te. Sei demisessuale, son contento per te. Sei etero, idem.

L'AIA in quanto Associazione, NON DISCRIMINA mai nessuno. Ne per razza, ne per orientamento religioso, ne per orientamento sessuale. Ed il fatto che nessun arbitro della CAN A si sia mai dichiarato, non significa nulla. Abbiamo avuto Arbitri di colore (veramente ne abbiamo ancora adesso, sia in CAI che in CAND che in CANPRO) o altri che hanno Arbitrato con il Turbante perché Sikh, abbiamo avuto ragazze uscite con il velo, che problema dovrebbe mai esserci a avere un Arbitro Bisex?

Certo, un ragazzo di Colore lo vedi ed è immediatamente riconoscibile, un bisessuale no. Di solito ci si riconosce tra di "noi" perchè cogliamo quel velo di malizia che abbiamo nel guardare le persone, quando nel nostro sguardo c'è un desiderio sessuale. Esattamente come i ragazzi etero guardano una ragazza che a loro piace, anche a noi capita di guardare un ragazzo e di dire: ah però!

E ripeto, che male c'è? Per l'AIA ... non ci sono problemi e non ce ne devono essere. Al minimo segnale di discriminazione, alza la mano, e scriviamo al comitato dei garanti e ci facciamo 2 risate.

Fine del Discorso?

Assolutamente no! E te lo dico per esperienza. Gli esseri umani sono esseri umani, e non tutti brillano per intelligenza e per apertura mentale. Qualcuno (individuo) potrà farti delle battute, qualcun altro potrà trattarti diversamente dal giorno dopo.

E ti dirò, con la saggezza dell'età: meglio così. Meglio sapere prima chi ti accetta per quello che sei, rispetto a chi è disposto ad accettarti per l'immagine normalizzata che stai proiettando. Quello normalizzato, non sei tu! E' l'immagine che ci salva la pelle ....

Oggi molte cose sono cambiate, rispetto a tanti anni fa. E ti assicuro che non è raro trovare ragazzi gay nei CRA, e negli OTN. Certo, non si dichiarano, ma tanto i loro nonni hanno combattuto per loro quelle battaglie per cui oggi possono unirsi civilmente, ed hanno accesso a tutta una serie di diritti collettivi.

Anche a colpi di Boa di piume e di Pride!

Che dirti quindi? Vai sereno e sii te stesso. Non trasformare il tuo orientamento sessuale in una etichetta, e non trasformarlo in una macchietta. Sii sempre rispettoso della sensibilità dei tuoi colleghi, e vai in Sezione per accrescere il tuo bagaglio di conoscenze e di amicizie. Non per broccolare!

Mi spiego meglio: per certe cose ... c'è Grindr (credo che si chiamino così quegli accidenti che usate voi ragazzi al posto di un "ciao come stai io mi chiamo"). Ricordati che, certo, come Arbitri e Arbitr(e) si sono conosciuti in Sezione e magari si sono fidanzati e sposati, magari potrà succedere anche a te. Per esperienza personale te lo auguro: diventa un casino spiegare al tuo compagno altrimenti perchè la domenica pomeriggio non ci sei mai perchè hai gara. Il sabato non possiamo far tardi perchè domenica ho gara. Il lunedì sezione, martedì e giovedì allenamenti .... :-)

Ma va beh ... sei giovane per questo genere di problemi.

Il senso di questo discorso, però, è:

1) non pensare di essere Wolverine ... ti assicuro (e qui mi taccio ... che è meglio) :-)
2) l'AIA non discrimina
3) gli esseri umani sono più o meno intelligenti e tolleranti a seconda del bagaglio di esperienze.

Ti auguro di arrivare in serie A.


ps: salutami il Briamasco ... bellissimo stadio!
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Re: Dimettersi o no a seguito di un coming out?

Messaggioda quagliabella il sab ago 04, 2018 12:18 pm

Don't ask, don't tell. arbitra e basta. telex.
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Re: Dimettersi o no a seguito di un coming out?

Messaggioda bracco75 il sab ago 04, 2018 7:30 pm

Observer ha scritto:Dunque .... allora!

Da dove iniziamo? Iniziamo dal fatto che non sei Wolverine, che credeva di essere il solo mutante al mondo. Il mondo dell'AIA è pieno di mutanti. Alcuni sono dichiaratissimi, come chi ti parla, altri sono "velati" (io sono vecchietto, per cui quelli della mia generazione coloro che non sono dichiarati le chiamavamo "velate" ma è solo una nota di colore).

Dichiararsi, è un bisogno interiore dell'anima. Vivi in un mondo che continua a mandarti messaggi normalizzanti. Fontana passa metà delle sue giornate a disprezzarti (e l'altra metà a ricostituire il partito nazionale fascista) ... il mondo è costruito su un modello sociale che non è detto che ti appartenga. E' normale ad un certo punto della propria crescita dire: no, fermi un attimo, io non sono così.

Se al polo di allenamento fate le battute sulle belle topolone, sappiate che non è detto che io debba essere d'accordo. E non è detto che io debba ridere.

Quindi, tornando a noi, dichiarare chi sei fa bene ed è una componente necessaria della tua affermazione identitaria. Sei bisex, son contento per te. Sei demisessuale, son contento per te. Sei etero, idem.

L'AIA in quanto Associazione, NON DISCRIMINA mai nessuno. Ne per razza, ne per orientamento religioso, ne per orientamento sessuale. Ed il fatto che nessun arbitro della CAN A si sia mai dichiarato, non significa nulla. Abbiamo avuto Arbitri di colore (veramente ne abbiamo ancora adesso, sia in CAI che in CAND che in CANPRO) o altri che hanno Arbitrato con il Turbante perché Sikh, abbiamo avuto ragazze uscite con il velo, che problema dovrebbe mai esserci a avere un Arbitro Bisex?

Certo, un ragazzo di Colore lo vedi ed è immediatamente riconoscibile, un bisessuale no. Di solito ci si riconosce tra di "noi" perchè cogliamo quel velo di malizia che abbiamo nel guardare le persone, quando nel nostro sguardo c'è un desiderio sessuale. Esattamente come i ragazzi etero guardano una ragazza che a loro piace, anche a noi capita di guardare un ragazzo e di dire: ah però!

E ripeto, che male c'è? Per l'AIA ... non ci sono problemi e non ce ne devono essere. Al minimo segnale di discriminazione, alza la mano, e scriviamo al comitato dei garanti e ci facciamo 2 risate.

Fine del Discorso?

Assolutamente no! E te lo dico per esperienza. Gli esseri umani sono esseri umani, e non tutti brillano per intelligenza e per apertura mentale. Qualcuno (individuo) potrà farti delle battute, qualcun altro potrà trattarti diversamente dal giorno dopo.

E ti dirò, con la saggezza dell'età: meglio così. Meglio sapere prima chi ti accetta per quello che sei, rispetto a chi è disposto ad accettarti per l'immagine normalizzata che stai proiettando. Quello normalizzato, non sei tu! E' l'immagine che ci salva la pelle ....

Oggi molte cose sono cambiate, rispetto a tanti anni fa. E ti assicuro che non è raro trovare ragazzi gay nei CRA, e negli OTN. Certo, non si dichiarano, ma tanto i loro nonni hanno combattuto per loro quelle battaglie per cui oggi possono unirsi civilmente, ed hanno accesso a tutta una serie di diritti collettivi.

Anche a colpi di Boa di piume e di Pride!

Che dirti quindi? Vai sereno e sii te stesso. Non trasformare il tuo orientamento sessuale in una etichetta, e non trasformarlo in una macchietta. Sii sempre rispettoso della sensibilità dei tuoi colleghi, e vai in Sezione per accrescere il tuo bagaglio di conoscenze e di amicizie. Non per broccolare!

Mi spiego meglio: per certe cose ... c'è Grindr (credo che si chiamino così quegli accidenti che usate voi ragazzi al posto di un "ciao come stai io mi chiamo"). Ricordati che, certo, come Arbitri e Arbitr(e) si sono conosciuti in Sezione e magari si sono fidanzati e sposati, magari potrà succedere anche a te. Per esperienza personale te lo auguro: diventa un casino spiegare al tuo compagno altrimenti perchè la domenica pomeriggio non ci sei mai perchè hai gara. Il sabato non possiamo far tardi perchè domenica ho gara. Il lunedì sezione, martedì e giovedì allenamenti .... :-)

Ma va beh ... sei giovane per questo genere di problemi.

Il senso di questo discorso, però, è:

1) non pensare di essere Wolverine ... ti assicuro (e qui mi taccio ... che è meglio) :-)
2) l'AIA non discrimina
3) gli esseri umani sono più o meno intelligenti e tolleranti a seconda del bagaglio di esperienze.

Ti auguro di arrivare in serie A.


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Quoto e apprezzo fortemente.
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Re: Dimettersi o no a seguito di un coming out?

Messaggioda kkk il dom ago 05, 2018 10:30 pm

sistemati le idee che il calcio sa di quel che ha bisogno
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Re: Dimettersi o no a seguito di un coming out?

Messaggioda thedruyd il lun ago 06, 2018 7:30 am

Arbitra senza farti problemi, vivi la tua vita e la tua sessualità come credi sia meglio per te senza lasciarti influenzare dal pensiero degli altri. Se ritieni che l'arbitraggio sia importante, vai avanti a testa alta.
P.S. La freddezza e l'indifferenza di certi commenti mi lasciano basito e fanno trasparire il becero livello di umanità che c'è in questa società. Ne abbiamo di strada da fare...
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Re: Dimettersi o no a seguito di un coming out?

Messaggioda quagliabella il lun ago 06, 2018 7:56 am

thedruyd ha scritto:Arbitra senza farti problemi, vivi la tua vita e la tua sessualità come credi sia meglio per te senza lasciarti influenzare dal pensiero degli altri. Se ritieni che l'arbitraggio sia importante, vai avanti a testa alta.
P.S. La freddezza e l'indifferenza di certi commenti mi lasciano basito e fanno trasparire il becero livello di umanità che c'è in questa società. Ne abbiamo di strada da fare...

se ti riferisci al mio commento mi sai che sbagli nell'attribuirmi freddezza o peggio. A me, che sia l'arbitro o il centravanti della squadra del cuore, non interessa proprio delle sue preferenze, mi interessa che sia bravo.
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Re: Dimettersi o no a seguito di un coming out?

Messaggioda referi il lun ago 06, 2018 7:02 pm

Essere gay o bisessuale è normale. Vai avanti come prima. Puoi tranquillamente segnalare alla procura arbitrale ogni (onestamente improbabile) caso di eventuale discriminazione da parte di un dirigente o qualsiasi altro tesserato. Un comportamento del genere sarebbe vergognoso e nettamente da squalifica.
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