Partiamo dal regolamento:
1. È sempre obbligatorio il rispetto della distanza minima di m. 9,15 dal pallone
per i calciatori appartenenti alla squadra che subisce un calcio di punizione?
Sì, con la eccezione del calcio di punizione indiretto eseguito dall’interno dell’area di rigore da una distanza inferiore a m. 9,15 dalla porta contro la squadra difendente: in tale circostanza i difendenti possono disporsi sulla linea di porta, nel
tratto compreso fra i pali; altrimenti devono rispettare la distanza prescritta. Il calciatore che esegue il calcio di punizione può rinunciare tacitamente al rispetto della distanza da parte degli avversari, ma in tale circostanza, qualora il pallone venga intercettato, l’arbitro non dovrà intervenire
Se, quando un calcio di punizione viene eseguito, un avversario è più vicino al pallone rispetto alla distanza prescritta, il calcio di punizione deve essere ripetuto, salvo che possa essere applicato il vantaggio; se, però, un calciatore esegue rapidamente un calcio di punizione ed un avversario che si trova a meno di 9.15 m dal pallone lo intercetta, l’arbitro consentirà che il gioco prosegua. Tuttavia, un avversario che intenzionalmente impedisce di eseguire rapidamente un calcio di punizione, dovrà essere ammonito per aver ritardato la ripresa di gioco.
Da questo ne deriva che tutti i calci di punizione, in linea di massima, sono da lasciar battere "in rapidità" a meno che o il calciatore chieda il rispetto della distanza (e allora conto 9,15 e fischio io) oppure io arbitro blocco la battuta rapida del calcio di punizione per una serie di motivi (infortunio, ammonizione, punizione in prossimità dell'area,motivi di posizionamento); in questi casi basta urlare "fischio io" e magari accompagnare la voce alzando il fischietto e mostrandolo ai presenti.
Un cartellino rosso è come l'esplosione di una bomba;il giallo l'accensione di un timer. Possiamo dare al pubblico 15 secondi di sorpresa o 15 minuti di suspence. -A. Hitchcok-