Salve,
Chiedo venia se come primo messaggio apro un nuovo topic.
Possibilmente non importa a nessuno, lo capisco, ma vorrei brevemente raccontarvi la mia storia ed in quanto qua ci saranno sicuramente delle persone molto ferrate in materia, magari qualcuno sapra' rispondere in parte ad un paio di domande che mi tormentano da anni.
Avevo 17 anni, ero in motorino ed ebbi un incidente dove riportai un danno permanente, tra l'altro l'auto che mi prese ebbe la colpa al 100% e quindi tutto cio' dimostrabile. (Ambulanza, Ospedale, Assicurazione etc.)
Ci furono dei tempi di recupero, fortissima depressione, avevo tutto in mente tranne arbitrare e che avvertire la sezione, purtroppo in quel periodo cambiai pure casa e citta' e quindi non nego che sicuramente mi abbiano provato a contattare, scrivere.
Parliamo di 20 anni fa, il designatore della sezione ti chiamava a casa e poi ti mandava via posta la partita per il week-end e si portava il rapporto il lunedi in sezione.
Tempo dopo, quando finalmente ero tornato a vivere una vita degna, tornai in sezione e mi venne detto che ero stato radiato, provai a spiegare il tutto, il presidente della sezione mi disse che avrebbe fatto tutto l'iter per provare a risolvere la situazione... Poco tempo dopo fui chiamato e mi disse che ci era riuscito, mi diedero le divise, la partita per la domenica successiva fino a che ricevetti una chiamata dove mi veniva detto che purtroppo c'era stato un intoppo e che non sarei potuto tornare ad arbitrare in quanto radiato definitivamente dall'AIA.
Sono passati quasi 20 anni e spesso mi viene in mente tutto cio' e mi chiedo PERCHE'?
Capisco che nonostante avessi avuto un dramma, sparire del tutto, dimenticarsi e poi riapparire non e' una cosa giustificabile, ma parliamo anche di un ragazzino di 17 anni... e' veramente cosi difficile capirlo?
Premetto che avevo arbitrato solo calcio giovanile e mai avevo avuto nessun rapporto disciplinario di alcun genere.
Ancora ho in mente quella telefonata dove mi veniva detto che non c'era nulla da fare e la lacrima che scese automaticamente... tanta fu la delusione che provai a dimenticare e non chiesi piu' nulla a nessuno, ne, anche per vergogna, non mi presentai mai piu' in sezione. Dopo qualche anno tornai ad arbitrare in UISP, calcio amatoriale ma onestamente senza troppe motivazioni durai molto poco(forse 1 anno).
Diversi anni dopo, situazioni della vita mi portarono a trasferirmi all'estero...
Un giorno mentre facevo una passeggiata vicino dove vivevo, quasi per caso vidi un campo dove c'era una partita giovanile, mi fermai per vedere ed alle fine della partita mi avvicinai all'arbitro e gli chiesi: Come si diventa arbitro qua? Fu gentilissimo e mi diede tutte le informazioni necessarie, mi iscrissi immediatamente al corso successivo per diventare arbitro base ed iniziai da dove avevo lasciato, stessa categoria/eta', ma moltissimi anni dopo e molto piu' "vecchio"...
Da quel giorno e da quella casualita' sono passati 5 anni, oggi mi guadagno da vivere comodamente arbitrando e lavorando nel mondo arbitrale, ho avuto la fortuna di fare molte partite nelle varie TV Nazionali, arbitrare davanti a 10 mila persone, prendere dei rimborsi per partita che in Italia equivalgono ad uno stipendio mensile per una parte della popolazione, essere stato a contatto e venire valutato da ex arbitri FIFA e molte situazioni che onestamente non avrei mai immaginato o per lo meno avevo smesso di credere/sognare da molto tempo.
Nonostante questo il rammarico di non avere avuto un opportunita', un sogno, un illusione... nel mio paese e' e restera' sempre enorme. Spesso sogno di poter tornare a fare anche solo una partita, non importa il livello, va benissimo il calcio giovanile da dove ero partito e dove ero stato costretto a fermarmi... ma so che purtroppo questo non avverra' mai.
Vi chiedo, perche' e' cosi rigido il regolamento AIA da non poter far tornare ad arbitrare un ragazzino radiato, che semplicemente e' "sparito" un lasso di tempo causa appunto problemi di salute.
Veramente niente e nessuno avrebbe potuto fare qualcosa?
Capisco qualora ci fossero stati problemi disciplinari, situazioni serie... ma niente di tutto questo tranne appunto come detto essere sparito dal radar senza avvisare quanto accaduto.
Me lo chiedo da anni, spesso ci penso, mi piacerebbe un giorno trovare una risposta.
Mi scuso se mi sono dilungato, ma di questa storia non ne ho mai parlato con nessuno e me la sono tenuta dentro da tanti anni.
Un abbraccio!