Innanzitutto, premetto, come doveroso, che non sono un fan sfegatato dell'Italia, e che sono quasi contento di una meritatissima eliminazione poiché magari farà cambiare qualcosa nel nostro calcio, e non scrivo questo post perché arrabbiato con Rodriguez. Ma vorrei soffermarmi su un argomento che ritengo ben più spinoso: la selezione degli arbitri per il Mondiale. Vedendo arbitraggi come quelli che vediamo in questi giorni cosa staranno pensando i vari Kassai, Skomina, Undiano Mallenco, Rocchi, Clattenburg, Lannoy e chi più ne ha più ne metta?
Secondo voi ha senso chiamare 25 arbitri "ponderando" il numero di arbitri alla confederazione di provenienza o sarebbe più giusto fare una specie di graduatoria internazionale (mi rendo conto essere cosa molto ma molto complessa) e convocare i primi in graduatoria?
Questa riflessione mi nasce dal fatto che gli arbitri non UEFA hanno dimostrato in questo Mondiale capacità (tendenzialmente, non fraintendetemi, per esempio i mondiali di Pitana e Mazic sono diametralmente opposti) maggiori di quelle degli altri arbitri, sfavoriti secondo me in primis da una conoscenza (salvo i vari Geiger, Williams, O'Leary per ovvi motivi) della lingua inglese diciamo approssimativa, rendendo complessa la comunicazione con i calciatori.
Il "succo" del mio discorso è: che senso ha portare al Mondiale arbitri come Shukralla, Williams, Gassama,O'Leary, solo per citarne alcuni, che hanno considerazione nulla da parte della commissione. Non avrebbe avuto più senso infischiarsene della geopolitica e portare, che so, Clattenburg, Skomina, Kassai e Lannoy? Questa geopolitica non dovrebbe a vostro parere essere soppiantata dall'effettiva meritocrazia?