Arbitri.com

Dopo l’acquisizione dei diritti della Serie A e, in esclusiva assoluta, di tutta la Uefa Champions League, della Ligue 1 francese, della Scottish Premier League e del campionato di football americano NFL, Premium Sport ha allargato la squadra di opinionisti per garantire agli abbonati un’informazione sempre più completa e competitiva.

Su tutti spiccano il campione del mondo a Spagna ’82 Paolo Rossi e l’ex allenatore di Juventus e Under21 Ciro Ferrara, che esordirà venerdì 7 agosto all’interno dello studio pre partita dedicato alla prima giornata di Ligue 1, che Premium trasmette in esclusiva.

Tra i nuovi opinionisti si contano anche i nomi di Alessandro Lucarelli, ex capitano del Parma, del campione del mondo a Germania ‘06 Gianluca Zambrotta e dell’ex arbitro Mauro Bergonzi.I nuovi talent completeranno una squadra già ultra competitiva, composta, tra gli altri, da Arrigo Sacchi, Alessio Tacchinardi, Aldo Serena, Giovanni Galli, Bernardo Corradi, Massimo Paganin e Graziano Cesari.


Fonte:
http://www.digital-news.it/news/premium ... -champions

Come ampiamente previsto... D'altronde mica vorrai andare a lavorare...

Vorrei vedere in quanti avremmo fatto lo stesso al posto suo...

se l'aia non offre sbocchi, finisce cosi.

Finendo di arbitrare a quell'età, sbocchi professionali ce ne sono pochi del resto.

Allora l'aia dovrebbe adoperarsi per cercare loro un posto.
Voglio dire...l'aver fatto questo tipo di "lavoro" per oltre 20 anni dovrebbe essere un punto forte del curriculum di una persona. Disciplina, lealtà, puntualità. Se io avessi una attività e cercassi un dipendente sceglierei ad occhi chiusi un ex arbitro. Non avrà esperienza in quel lavoro, ma potrò sempre formarlo, sicuro dell'impegno. SIcuramente maggiore di uno che già fa il dipendente da 20 anni e non ha più voglia di evolversi

Basterebbe avere degli accordi con grandi aziende, o con comuni, provincie, regioni, etc. Corsi di formazione e poi impiego. Un canale privilegiato diciamo. Tanto parliamo di poche centinaia di persone, spesso che hanno arbitrato in serie c e serie d e che non hanno ancora trovato una occupazione stabile nella loro vita

Rimarrebbero uomini e risorse per l'aia, con stipendio, e motivate a farlo.
Poi chi vuole andare a fare l'opinionista ben venga. Ma sono sempre una manciata di persone che hanno la storia per poterlo fare.

Dipendente, ma con quale stipendio? Si tratta di persone, chi e' stato ex internazionale, abituate a guadagnare piu' come un dirigente d'azienda che un dipendente.

Da capire se De Marco sia rimasto, in primo luogo sembrerebbe forse di no e dunque potremmo considerare questo come "avvicendamento" ma vediamo di capire meglio.

Ci sono casi in cui si è uomini piccoli, e casi in cui si è uomini grandi.
Tutti noi nel corso della vita siamo uomini piccoli e siamo uomini grandi, e questo giusto per premettere che non è un topic di disprezzo verso alcuno.
Quando la combinazione astrale pone al telefono, nello stesso istante, insieme, due persone nel proprio (magari giustificato, oppure no) momento "piccolo" succede che l'AIA perde un grande tesserato, ed il tesserato esce deludendo tutti i ragazzini che lo hanno creduto e stimato.
C'e gente che per gli stessi motivi divorzia, perde il patrimonio di famiglia, o ammazza.

Amen, avrei voluto finisse diversamente.

ci ho parlato un paio di volte in vita mia. per non più di 5 minuti una volta, e per tutta una serata nell'altra. ne ho perpecito la personalità di un uomo molto intelligente, umile, capace.

credo che per l'AIA sia una perdita umana e tecnica.

Sul perche e sul percome non mi espongo perchè non conosco la storia.

Veramente credo che Bergonzi faccia l'assicuratore come lavoro. La maggior parte degli arbitri gestiscono l'arbitraggio come un hobby (seppur estremamente impegnativo) e svolgono un normale lavoro. Rizzoli è architetto, Guida è consulente commerciale, Mazzoleni fa l'antiquario e così via....

AssistantRef ha scritto:Dipendente, ma con quale stipendio? Si tratta di persone, chi e' stato ex internazionale, abituate a guadagnare piu' come un dirigente d'azienda che un dipendente.

ognuno in base magari agli studi che ha fatto.

Non sto dicendo di regalare un posto a tutti, sto dicendo di avere un canale preferenziale per reinserire (anzi...proprio INSERIRE) nel mondo del lavoro gente che ha fatto altro per forza di cose.
Dare la possibilità ad un ing. di entrare come dipendente in uno studio di ing.,tanto per dire e tra virgolette recuperare il tempo perduto.