ai giocatori italiani di arbitrare? Non esistono problemi se vanno ad arbitrare la mattina e poi giocare il pomeriggio, od arbitrare il sabato e giocare la domenica.
A parte il fatto che siamo in un paese dove gli arbitri sono superpartes e puntualmente ogni domenica ci sentiamo dare dei prevenuti, del la federazione ce l'ha con noi o addirittura di essere sul libro paga di un altra società (e questa accade anche e sopratutto in serie A), figuriamoci se ad arbitrare ci va un tesserato per altra squadra.
Essere arbitri, è un altra cosa, essere arbitri di qualità è ancora più distante dal concetto di giocatore-arbitro. Senza contare che giusto ieri qualcuno si lamentava di un collega che in promozioneha preso un provvedimento disciplinare errato: non sanno il regolamento i colleghi della promozione, figurarsi 4 allievi a mezzo servizio. Senza contare che un esperienza del genere (anche se limitata al SGS) ruberebbe spazio per crescere ai colleghi "arbitri" veri.
In Italia c'è una buonissima qualità dell'arbitraggio, molto migliore rispetto agli altri paesi, occorre essere capaci di essere noi riferimento per gli altri e non viceversa.
Un cartellino rosso è come l'esplosione di una bomba;il giallo l'accensione di un timer. Possiamo dare al pubblico 15 secondi di sorpresa o 15 minuti di suspence. -A. Hitchcok-