da gadamer il ven giu 23, 2017 4:41 pm
Art. 1. Ai fini della tutela della salute, coloro che praticano attività sportiva agonistica devono sottoporsi previamente e periodicamente al controllo dell'idoneità specifica allo sport che intendono svolgere o svolgono. La qualificazione agonistica a chi svolge attività sportiva è demandata alle federazioni sportive nazionali; o agli enti sportivi riconosciuti. Devono sottoporsi altresì al controlli di cui sopra i partecipanti ai giochi della gioventù per accedere alle fasi nazionali.
Recita il D.M. 18 febbraio 1982 Norme per la tutela sanitaria dell'attività sportiva agonistica.
Affermare che qualcosa è agonistico perché richiede certificazione specifica è un rovesciamento logico, richiede certificato in quanto inquadrato come agonistico. Non risponde al vero affermare che che l'attività UISP non è agonistica. In un quadro normativo vago è a livello regionale che si stabilisce cosa è o non è agonistico.
Ad esempio UISP Toscana per il calcio: ..Sono considerate attività agonistiche tutte le manifestazioni ufficiali della cat.“uomini dai 16 anni in poi”, “donne dai 14 anni in poi”,“ragazzi dai 12 ai 16 anni”.
Ne consegue che il discrimine fra attività agonistica o amatoriale non è definibile soggettivamente se non per esclusione. Nel senso che ogni attività che non è definita esplicitamente agonistica da federazioni ed enti riconosciuti è praticabile. Ogni caso va valutato di volta in volta. Almeno per quanto riguarda la norma in astratto.
Giacqui con due signore: Vittoria e Sconfitta. Entrambe fingevano.
La prova più evidente che esistono altre forme di vita intelligenti nell'universo è che nessuna di esse ha mai provato a contattarmi.(Watterson)