Arbitri.com

dato che si parla molto dell'episodio del saluto fascista e ostentazione della maglia della Repubblica Sociale Italiana a Marzabotto, accaduto la scorsa settimana in 2° ctg a Bologna, ho dato una occhiata ai comunicati del comitato locale ma la pagina dice "nessun comunicato presente". Secondo voi, quale sarebbe una squalifica equa? Esistono precedenti simili?

Ovviamente l'arbitro avrà assunto il provvedimento del cartellino giallo, per esposizione di maglia con simboli e scritte.
Tanto per rinfrescare la memoria dei tanti giovani che qui scrivono e leggono, a Marzabotto (in realtà una serie di Comuni appenninici limitrofi ) furono trucidati solo inermi civili sotto l'ordine del Maresciallo Kesserling che trovò il suo perfetto esecutore nel maggiore delle SS Reder (e ovviamente le decine di soldati che materialmente mitragliarono donne, uomini e bambini e che, si presume, qualche anno dopo sarebbero tornati in Emilia, anzi in Romagna a godersi le meritate ferie in Riviera) ;in totale, le vittime di Marzabotto, Grizzano e Vado di Monzuno furono 1.830.
Fra i caduti, 95 avevano meno di sedici anni, 110 ne avevano meno di dieci, 22 meno di due anni, 8 di un anno e quindici meno di un anno. Il più giovane si chiamava Walter Cardi: era nato da due settimane. Una strage fu compiuta a caviglia, in Chiesa, mentre si recitava il rosario. Non è necessario entrare nei dettagli. Credo si possano immaginare. Chi, in un simile luogo, segno indelebile della barbarie umana e della sofferenza impressa su civili inermi, osa sputare su queste tombe sfidandone il ricordo e la memoria, al di là di ogni credo politico (che mi pare sinceramente una cosa secondaria) , non merita nessun rispetto.

Dal punto di vista civico ed etico la riflessione del post precedente è pienamente condivisibile. Esiste purtroppo un vuoto legislativo che rende di difficile sanzionabilità questo tipo di comportamenti e azioni che si moltiplicano come l'immondizia.
Si sta discutendo un disegno di legge che individui in maniera più puntuale le fattispecie. Speriamo che esca qualcosa di degno.
"I have a dream": che in casi come questi la squalifica non sia necessaria essendo il reo in galera. Sono cose che da garantista convinto per ideale e per mestiere non dovrei forse dire, ma tant'è di fronte a questo schifo...

Sarò breve.
In campo: cartellino rosso.
Una volta espulso: squalifica a vita e mandato di arresto. Nessun appello.
Fine pensiero.

tornando al mio inizio, ho guardato proprio ora (sono le 19.58 circa) i comunicati del comitato provinciale di bologna e non c'è nulla. nessun comunicato disponibile. Ma di solito non escono al giovedì/venerdì?

-- ven nov 17, 2017 9:02 pm --

BlueLord ha scritto:Sarò breve.
In campo: cartellino rosso.
Una volta espulso: squalifica a vita e mandato di arresto. Nessun appello.
Fine pensiero.

sarei anche d'accordo moralmente sul cartellino rosso ma con quale motivazione? ricordiamo che non possiamo inventarci le regole.

A me sembra che i presupposti per l'espulsione ci siano eccome.

Regolamento del gioco del calcio 2017, Regola 12, p. 102 ha scritto:44. Cosa deve intendersi per “usare un linguaggio o fare gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi” e quale provvedimento dovrà adottare l’arbitro?
Ogni condotta che comporti offesa, denigrazione o insulto per qualsiasi motivo (colore, religione, sesso, nazionalità, origine territoriale o etnica, …) o configuri propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori. L’uso di un linguaggio o di gestualità osceni, volgari irrispettosi, come pure di espressioni blasfeme deve essere considerato rientrare in detta previsione normativa. Al verificarsi di tali infrazioni, constatate direttamente o su segnalazione di un altro ufficiale di gara, l’arbitro deve espellere (se calciatore) o allontanare dal recinto di gioco il responsabile.

BlueLord ha scritto:Sarò breve.
In campo: cartellino rosso.
Una volta espulso: squalifica a vita e mandato di arresto. Nessun appello.
Fine pensiero.

Millemila minuti di applausi.

Il problema, per l'arbitro, è che dovrebbe conoscere l'esatta delimitazione della "legge" che vieta la propaganda ideologica.
Ossia, dovremmo avere un arbitro che è in grado di distinguere tra il "vota Antonio" (candidato alle comunali di quella domenica nel paese dove si gioca) e il "que viva el Che" o "Boia chi molla", o il giocatore del Livorno che esulta con il pugno chiuso, etc.
E la distinzione, non può essere "morale" o "ideologica", ma necessariamente "legale" (visto che la mia moralità è diversa da quella degli altri ed è, quindi, come tale, arbitraria).
Il caso di Marzabotto è facile visto da fuori, guardando il video, magari previa spiegazione al telegiornale dell'antefatto storico (che, ahimè, non tutti conoscono, per varie ragioni).
In campo, la vedo meno agevole da applicare.

BlueLord ha scritto:Sarò breve.
In campo: cartellino rosso.
Una volta espulso: squalifica a vita e mandato di arresto. Nessun appello.
Fine pensiero.

Cosa giusta e secca. Da mettere sul regolamento.