Eccoci dunque al giro di boa: è arrivato il momento di fermarsi e pensare a quello che è stato questo inizio di campionato.
Io ritengo che ultimamente sul nostro forum si sia parlato decisamente troppo di Var e tecnologia. Per un calcio che va così veloce lo strumento tecnologico è fondamentale, è necessario un protocollo adeguato, delle cui modifiche si occuperanno gli organi competenti.
Tante volte ci siamo soffermati a parlare di casistica e var e spesso abbiamo relegato in secondo piano quello che è il problema più grande della nostra CAN A: il "cambio generazionale".
In questi tempi di bilanci mi sono accorto di come Rizzoli abbia fatto grandi passi avanti in questo senso. Il lavoro della commissione è stato duro e tutt'altro che semplice ed i risultati si iniziano ad intravedere.
Ecco la mia analisi:
- ABISSO (10 gare): il giovane palermitano sta offrendo prestazioni piuttosto convincenti e la commissione lo ha proposto sempre in gare interessanti e con un coefficiente di difficoltà tutt'altro che trascurabile. In questo girone di andata Abisso ha fornito una continuità molto rassicurante e ha dimostrato di essere maturato piuttosto rapidamente, non manca di talento e personalità. Nessun errore di rilievo per lui, la strada imboccata è senza dubbio quella giusta!
- BANTI (9 gare): all'ultimo anno in CAN A non ha più nulla da dimostrare. I numeri dscrivono al meglio l'andamento del suo girone d'andata: 4 big match nelle prime 6 uscite, poi una tripletta. Insomma, il livornese non sembra mollare di un centimetro! Che emozione a pensare ad una così bella carriera che si sta per chiudere!
- CALVARESE (10 gare): se qualcuno ad inizio stagione lo dava tra i possibili dismessi a fine anno, al momento, deve obbligatoriamente ricredersi. Il teramano ha acquisito sufficiente esperienza per dirigere gare di qualsiasi tipo senza grossi problemi. Talvolta viene impiegato in gare poco interessanti, quelle che qualcuno deve pur fare. Per Rizzoli è un vero e proprio Jolly, dal momento che non presenta alcun tipo di preclusione e può dirigere gare ostiche. Elemento fondamentale in una Serie A con tante polemiche e preclusioni e in un momento in cui i giovani arbitri vanno lanciati in qualche piazza più interessante.
- CHIFFI (6 gare): inutile negare che il girone d'andata del padovano sia stato un flop. Nulla di preoccupante: non tutti prendono da subito confidenza con la A. Il lavoro paga e qui ci sono ampi margini di miglioramento che la commissione saprà sfruttare. Chiffi è un ottimo arbitro, deve solo maturare e acquisire il giusto mix di serenità e consapevolezza.
- DI BELLO (7 gare): per l'internazionale di Brindisi il girone d'andata non è stato all'altezza, non ha mai convinto pienamente nelle sue direzioni di gara. Il suo ascendente sui calciatori non è dei migliori, e questo causa sempre qualche problemino di troppo. Spesso mi dà l'impressione di essere eccessivamente "standard" per poter ambire a qualcosa di importante: è arrivato il momento di cambiare passo e dimostrare un pò di grinta!
- DOVERI (9 gare): inizio di stagione tra alti e bassi per l'internazionale di Roma, dopo qualche errore di troppo nelle prime uscite si è assestato su buone direzioni, ottenendo anche un big match e chiudendo con una tripletta. Talvolta non mi trovo in accordo con il metro di valutazione che sceglie di adottare ma è sempre piuttosto coerente. Non è un arbitro particolarmente talentuoso e non cura troppo la parte estetica ma è senza dubbio efficace, e questo è ciò che conta.
- FABBRI (7 gare): situazione singolare quella del ravennate che in campo non ha sbagliato praticamente nulla ma che ha pagato a caro prezzo un errore davanti al monitor. Il suo percorso è stato netto e si è concluso con la meritata nomina ad internazionale. Se riprenderà da dove si era fermato sono certo che da qui a breve dirigerà un big match: è un arbitro preciso, presente, intelligente e maturo. Ha tutte le caratteristiche dell'internazionale moderno, dove talento e teatralità non vengono messi al primo posto. Rizzoli ha certamente in mente un progetto di rilancio per la sua creazione!
- GIACOMELLI (9 gare): è una vera e propria risorsa per Rizzoli. Qualunque gara gli venga affidata il triestino la porta a casa con sicurezza e serenità. Il suo ascendente sui calciatori è, indubbiamente, nella TOP 5 della CAN A: ha uno stile tutto suo che riscuote sempre grande successo. Nonostante non sia più un ragazzino offre sempre prestazioni atletiche di grande qualità e prestazioni tecniche molto equilibrate.
- GUIDA (8 gare): la prima parte di stagione del campano è stata veramente ottima, i 3 big match in A sono stati coronati dall'esordio nei gironi di EL. Rizzoli ha saputo ottenere da lui continuità e personalità: il risultato di un anno di lavoro è stato molto soddisfacente; per la prima volta da quando è in A, Guida sembra convincere a pieno. Sta facendo bene la commissione ad investire su di lui: ci rappresenterà, prossimamente, alle spalle di Massa, oltre confine.
- IRRATI (8 gare): il pistoiese è un vero e proprio "direttore di gara", scende sempre in campo con una grinta eccezionale e non c'è nulla che tenga, lui applica il regolamento alternando momenti in cui è autorevole ad altri in cui è autoritario. Ha un ottimo ascendente sui calciatori e solo sporadicamente non viene accettato. Non è un atleta ma la sua intelligenza tattica e il suo carattere forte gli permettono di esprimersi a livelli altissimi.
- LA PENNA (9 gare): il primo anno si è ambientato in tempo record in questa SERIE A e la commissione lo sta testando in gare sempre più interessanti; la fiducia riposta in lui è stata, ad oggi, sempre ricambiata con direzioni di gara di spessore, prive di errori. Ha offerto grande continuità ed è stato il CAN A uscito con maggiore regolarità. Il verdetto del campo sembra dire che il romano ha classe e talento, presenza e personalità. Al momento Rizzoli lo sta gestendo al meglio, lanciandolo progressivamente in gare, di volta in volta, migliori.
- MANGANIELLO (8 gare): dopo un inizio non felicissimo il piemontese sembra aver ripreso la retta via. Le sue direzioni sembrano essere spesso convincenti ma non sempre soddisfacenti: la materia prima c'è, il ragazzo sta bene in campo, ma non sempre è preciso nei momenti decisivi della gara. Il collega dimostra ottime qualità tecniche e atletiche, ma deve trovare maggiore tranquillità e sicurezza per esprimersi al meglio. Rizzoli lo ha testato in gare leggermente più impegnative credo saprà come sfruttarlo in questo girone di ritorno.
- MARESCA (9 gare): il napoletano ha intrapreso un percorso piuttosto netto, sta ottenendo gare di buon livello e sta offrendo quella continuità che gli era mancata nella seconda parte della scorsa stagione e che aveva convinto Rizzoli a non nominarlo internazionale. Il collega sta maturando e sta dimostrando sul campo di meritare le designazioni che ottiene. Il suo stile esprime fortemente quello che è il suo forte carattere e per questo si differenzia molto dagli altri CAN A. Il suo talento è inopinabile, ma attenzione a non peccare di presunzione! La gavetta è ancora lunga!
- MARIANI (8 gare): l'arbitro di Aprilia ha reagito alla nomina ad internazionale offrendo prestazioni altalenanti, non sempre soddisfacenti. Era l'unico ad avere sufficiente esperienza per essere proposto ma adesso deve dimostrare di che pasta è fatto: se Rizzoli ha puntato su di lui non deve essere così male! L'ora del cambio di passo è arrivata.
- MASSA (8 gare): bene ma non benissimo il ligure nelle sue prime 8 uscite. Da un arbitro della sua caratura mi aspetto maggior precisione nella gestione tecnica e un sempre miglior ascendente sui calciatori. Il girone di andata è stato buono ma si può fare ancora meglio. Rizzoli è la persona giusta per indirizzarlo sulla strada migliore. Bisogna rifinire qualche dettaglio e poi l'esordio nei gironi di CL sarà solo il ricordo dell'inizio di un lungo viaggio. Non perdiamoci in un bicchier d'acqua!
- MAZZOLENI (9 gare): che peccato non poterlo più apprezzare sul campo, negli ultimi 2 anni è sembrato veramente un fenomeno. Non è lecito sapere come Rizzoli abbia trasformato il n°1 degli amministratori di condominio nel n° 1 degli arbitri, ma è stato veramente bello vederlo in campo con una così grande personalità. A 45 anni ancora sfodera prestazioni atletiche che fanno invidia ai più giovani e scende in campo con la naturalezza e il talento di un ragazzino. Mi auguro che ottenga con Banti una cattedra in qualche commissione: cotanta esperienza non deve essere persa, è oro colato per noi giovani!
- ORSATO (10 gare): sebbene il veneto sembra essere in ripresa, a mio avviso non è ancora vicino al vecchio Orsato. Le sue prestazioni sono sempre convincenti ma il calo, anche fisico, non è ancora stato recuperato del tutto. Rizzoli lo ha mandato in 2 gare di prima fascia ma non veri e propri big match: il bolognese sta cercando di farlo rientrare gradualmente e lo sta proponendo spesso ed in gare sempre più intriganti. Mi auguro di vedere presto il Daniele che conosco, il 2019 sarà l'anno giusto, bisogna essere carichi in vista di Euro 2020.
- PAIRETTO (8 gare): in molti hanno speso qui sul forum un pò del loro tempo per esprimere giudizi negativi sul piemontese. Io ritengo invece che il piemontese abbia mostrato evidenti miglioramenti rispetto alla scorsa stagione e che spesso abbia dimostrato di saper dominare, con il suo stile un pò inusuale, la gara. Sembra aver preso confidenza con il campionato e aver imparato a portare a casa senza troppe difficoltà gare di media difficoltà. Sono d'accordo, non è un talento, non diventerà internazionale ma in A non stona. La competenza per fare le gare di media fascia le ha acquisite.
- PASQUA (10 gare): pur essendo tra i 4 arbitri più utilizzati dal designatore sembra non essere considerato per poter ambire a qualche cosa di più importante. Questo è per me un mistero: è un arbitro solido e bello da vedere, arbitra con naturalezza e personalità, ha un forte ascendente sui calciatori e sa vendere bene le proprie decisioni. Ha una fame di scendere in campo che la metà basta ed è un vero e proprio atleta, offre quotidianamente prestazioni atletiche di spessore (vedi Chievo-Interdove convalida i gol in area di porta o lo scatto oggi a Reggio Emilia sul gol di Ilicic). Guardo sempre con piacere e ammirazione le gare di Pasqua: vedo in lui un arbitro completo. Mi auguro che nel 2019 ottenga quel che merita.
- ROCCHI (7 gare): tra un impegno internazionale e l' altro, il fiorentino è sceso in campo solo 7 volte in A. Sarà sicuramente derogato e a differenza di Rizzoli al suo ultimo anno di permanenza, sembra non aver accusato alcun calo fisico. Una certezza!
- VALERI (8 gare): il romano ha ottenuto un solo big match, nella sua prima uscita, segno che Rizzoli lo scorso anno lo aveva recuperato a tutti gli effetti. Da qui è iniziata una parabola discendente e ultimamente sembra essere in lieve ripresa, purtroppo pur non avendo diretto particolarmente male è incappato troppe volte in errori cruciali e per questo deve trovare serenità e sicurezza. Le sue qualità non sono in discussione ma urge ritrovare la propria dimensione già da girone di ritorno.