da referee-ag il lun feb 16, 2015 1:28 pm
Ok è il mio turno:
Giocavo da sempre nel calcio giovanile, esordienti, giovanissimi, allievi, juniores e dal tempo degli allievi a 16 anni anche nella seconda squadra del paese (seconda categoria - quando ancora non c'era l'eccellenza). ero portiere... anche senza un gran fisico per tale ruolo. Belle soddisfazione da giocatore con vittoria del campionato di seconda categoria. Poi un caro compagno di squadra allievi (non un fenomeno) decide di darsi all'arbitraggio. Io lo accompagnavo spesso con il mio vespone 125 anche a 70 km di distanza!! Ed intanto arbitravo la gare del torneo interno del Liceo Classico (io che ero dello scientifico!). Quando all'età di 18 anni dovetti decidere (abbastanza costretto dal papà severo "o giochi al calcio o continui a studiare"). Basta con il calcio giocato. Mi iscrissi a Medicina e scelsi di seguire le orme del mio caro amico. Corso fatto a giugno 1979, esordio ad ottobre dello stesso anno. Dopo sole otto gare arbitrate, forte della mia esperienza da giocatore, l'esordio in Seconda Categoria (rifiuto dell'ultimo momento di un collega della stessa sezione e chiamata inaspettata del Delegato Tecnico: "ti ho visto domenica scorsa, non ci sono gare che non puoi arbitrare!"). Dopo due anni l'esordio del massimo campionato regionale, Poi la CAND...... Purtroppo una malattia mi ha messo fuori gioco nel periodo più importante della mia carriera, Peccato! Però l'arbitraggio è rimasto nel sangue. Ho fatto l'OA in CAND, ora mi piace guardare i ragazzi, sono Benemerito e la tessera da 36 anni....Credo che sia la mia principale attività extra-professionale della mia vita. Continuo a divertirmi nel mio ruolo e nel partecipare a questo forum, che purtroppo ho scoperto solo da poco.... Fare l'arbitro non è da tutti e non è per tutti. Chi lo fa ha sicuramente qualche dote in più rispetto ad altri sportivi.