da Luca Marelli il ven mar 29, 2013 11:47 am
Vedo questo episodio per la prima volta.
Francamente non riesco a trovare una spiegazione che possa "stare in piedi".
L'errore è enorme e non riesco nemmeno ad attaccarmi alla dinamica o alla difficile valutazione.
Il mio punto di vista è che si tratti di un clamoroso calo di tensione sia dell'arbitro che dell'assistente. L'attaccante, sempre dal mio punto di vista, dopo aver saltato il portiere ha una posizione obliqua rispetto al terreno e si rende conto che, tentando di rimanere in piedi, poteva incorrere in un infortunio (distorsione della caviglia, torsione del ginocchio) e preferisce buttarsi in terra.
Evidentemente Abbattista interpreta la caduta come una conseguenza di un contatto tra il portiere in uscita e l'attaccante che lo salta ma viene toccato in qualche modo.
Non lo so, sto immaginando cosa può essere accaduto, non sto cercando giustificazioni per il collega. Evitiamo di scrivere "nemmeno nei giovanissimi" perchè di cappelle clamorose ne abbiamo fatte tutti a mazzi.
In questo caso non c'è da discutere le qualità tecniche di arbitro ed assistente ma di comprendere il perchè si arrivi ad un errore del genere che, ad un'analisi superficiale e priva di significato, sembra opera di due scarsoni. Fortunatamente non siamo giornalai e non dobbiamo ragionare in questo modo.
Certo lascia perplessi il mancato intervento dell'assistente che, sostanzialmente, ha la visuale completamente libera. Ipotizzo che abbia ragione aladar, probabilmente ha pensato che, da 30 metri di distanza, poteva non aver visto un contatto individuato dall'arbitro. Ma non possiamo saperlo: con gli auricolari potrebbe essere stato proprio lui a segnalare la "scorrettezza", perciò non possiamo che andare a "tentoni".