Sappiamo che il Regolamento dà un lungo elenco di casi che possono verificarsi durante un tiro di rigore (o durante un calcio di rigore eseguito allo scadere dei tempi); se li si scorre tutti
(Reg. 14, pagg. 163-164, D/R 11), emerge chiaramente che il rigore ha prodotto il proprio effetto quando il pallone:
— oltrepassa interamente la linea di porta, tra i pali e sotto la traversa (
rete valida);
— esce dal terreno di gioco senza che una rete sia stata segnata (
rigore fallito);
— rimane sul terreno di gioco ed arresta definitivamente la sua corsa (
rigore fallito);
—
il portiere lo blocca fermamente (rigore fallito).
Questi sono i quattro casi fondamentali: si deduce quindi che, fintantoché il pallone non entra in porta, fintantoché resta sul terreno di gioco, fintantoché continua a muoversi unicamente per effetto del tiro (o della deviazioni dei pali, della traversa, del portiere), e fintantoché l'estremo difensore non lo blocca fermamente,
il rigore continua a produrre effetti. Qui non c'è dubbio che, al momento in cui entra in porta, il pallone era sempre stato sul terreno di gioco e non ha mai smesso di muoversi per effetto del tiro e del rimbalzo sul portiere. La domanda dunque è: c'è stato un momento in cui il portiere ha
FERMAMENTE bloccato il tiro avversario (caso in cui il rigore sarebbe da considerarsi fallito)? Il consenso generale, qui sul forum, è
NO: e io mi sento di condividerlo. Il portiere tocca il pallone una prima volta e lo respinge soltanto; potrebbe entrarne in possesso sul rimbalzo, ma in realtà ciò che fa è afferrarlo malamente e questo gli cade dietro la schiena, anche se lui non se ne cura più. Nessuno potrebbe dire che l'abbia anche solo controllato efficacemente, men che meno si potrebbe dunque affermare che l'abbia mai saldamente bloccato. E perciò, se nessuno dei tre punti finali si è verificato, non resta che il primo: il pallone ha oltrepassato interamente la linea di porta, tra i pali e sotto la traversa, e allora
la rete è valida.
Siccome è stato citato anche il caso dello spareggio Termeno-Dro (pallone che impatta sulla traversa, si impenna e poi entra indisturbato nella porta vuota mentre il portiere festeggia con la sua squadra), vale la pena di riportare anche le parole spese dal Settore Tecnico in quell'occasione (
link al loro PDF; guardacaso, sono passati
quattro anni esatti da quell'episodio):
Settore Tecnico AIA (13/06/2011) ha scritto:Sulla base di quanto sopra, la decisione assunta dall’arbitro nel caso in esame di ritenere valida la segnatura della rete, dopo che il pallone aveva rimbalzato prima sulla traversa e poi alcune volte sul terreno di gioco prima di varcare la linea di porta tra i pali e sotto la traversa, deve essere considerata corretta.
Ciò anche alla luce della corrente interpretazione secondo la quale l’effetto del calcio di rigore deve essere considerato come prodotto quando non c’è più possibilità che sia segnata una rete.
In altre parole, fino a che il pallone è in movimento, l’arbitro deve considerare l’effetto del calcio di rigore come NON PRODOTTO.
Il Settore Tecnico si allinea insomma all'idea secondo cui la rete sarebbe da considerarsi valida: perché se il portiere non blocca saldamente il pallone, questo non cessa mai di essere in movimento né si può affermare che si siano annullate tutte le concrete possibilità che questo entri in porta. Dunque, nel malaugurato caso in cui ci caramboli successivamente, quando già tutti se ne sono disinteressati, la rete dovrebbe essere accordata.
C'è da dire che non è nemmeno una norma pensata per essere svantaggiosa nei confronti della squadra difendente: in fondo, come suggerisce
gad, al portiere non costa nulla prestare due o tre secondi di attenzione in più al pallone affinché questo venga definitivamente fermato o allontanato in modo sicuro dalla linea di porta. Una volta capito che la linea di pensiero del Settore Tecnico è quella secondo cui il rigore sta ancora producendo effetti fintantoché il pallone si muove (e il caso di Termeno-Dro risale a
quattro anni fa, non a ieri), la colpa dell'accaduto diventa solo, ed unicamente, del portiere.