BlueLord ha scritto:Si può discutere a lungo e quanto volete, ma la discriminante resta sempre quella del contatto. Fin quando non ci sarà qualcuno che vorrà cimentarsi nel dare una definizione più restrittiva di "chiaro errore" tutto continuerà così.
Kolarov è stato minimamente toccato dall'avversario? Sì, e allora per questo Abisso non è intervenuto.
Nel secondo tempo quello per il Crotone può essere un rigore evidente? No. Allora giusto supportare la decisione di Manganiello, anche di ammonire per simulazione.
Purtroppo nella forma, nessuna possibilità di eccepire, ma alla fine, come ha già scritto qualcuno, a pagarne le conseguenze in questo caso è la squadra calabrese con due decisioni molto severe.
Questo fatto di supportare l'operato arbitrale anche in casi estremi in occasione dei rigori, comunque, è positivo nel senso che si continuerà ed arbitrare come prima e rimarrà molto spesso la decisione del campo. E il designatore avrà i suoi elementi per fare valutazioni. Positivo anche che si abbia il coraggio di decidere qualcosa, ovviamente, nonostante la presenza dello strumento tecnologico. Ma al contempo gli interrogativi sono tanti.
Difatti il VAR dovrebbe limitarsi ai fuorigioco e ai casi alla Bonucci o scambi di persona.
Perché non è etico né ammissibile che vengano concessi rigori sul nulla come ieri (aggiungo anche il 3-0 di Firenze) e non ne vengano concessi altri di molto più evidenti solo in nome di questo lobbistico "chiaro errore".
E' un insulto al gioco del calcio.
Perché, parliamoci chiaro, il chiaro errore è il paravento più immediato e subodolo per trasformare errori macroscopici in situazioni comprese nel protocollo.
Qualcuno sa spiegarmi quella cosa comica di quasi tre minuti per controllare un fuorigioco di un metro già segnalato dall'assistente, nella partita Juventus-Spal?