Vorrei chiedere la vostra autorevole opinione su un pensiero che mi è venuto dopo l'episodio del gol di Mattiello.
Si è parlato del fatto che ci fosse un giocatore del Bologna (Dzemaili) in posizione geografica di fuorigioco e che potesse essere considerato punibile perché sulla linea di visione tra Olsen e il pallone al momento del calcio di Mattiello.
Agevolo la foto:
A prescindere dalla decisione presa in questo episodio e dalla sua correttezza o meno, la mia domanda è più in generale sul regolamento stesso: quale sarebbe la ratio di punire una posizione simile?
Se un giocatore ostruisce la visione del portiere lo può fare anche se non è in posizione di offside (e in effetti in questo caso di giocatori "in mezzo" ce ne sono ben quattro in totale!). Cosa aggiunge di "iniquo" il fatto che uno di loro sia oltre il penultimo difendente?
Se non vado errato, la ratio di prevedere casi di "interferenza con l'avversario" per la punibilità del fuorigioco sta nel fatto che, vigendo la norma del fuorigioco, la difesa sia legittimata a disinteressarsi dell'attaccante in posizione di fuorigioco. Se costui "entra nell'azione", l'azione va invalidata perché, per la ratio di cui sopra, egli trarrebbe un vantaggio iniquo dal continuarla.
Ma in questo caso, cosa potrebbero fare i difensori per impedire quel tipo di interferenza? Nulla!
Il vantaggio di trovarsi in offside non sussiste né dal punto di vista pratico (se ostruisce la visione, lo fa anche un metro più indietro) né dal punto di vista teorico (non faccio nulla che i difensori avrebbero potuto impedirmi di fare).
Che ne pensate?