Saranno contenti i sostenitori della filastrocca del chiaro-evidente. La demenzialità di un protocollo, anzi dell'intera chiamiamola "filiera" delle responsabilità cui si aggiungono probabilmente direttive limitative, non concede all'unico arbitro che tecnicamente ha la possibilità di meglio valutare il tutto il potere decisionale. Perché? Dicono che si voglia mantenere la funzione principe del centrale. Boh, a me pare che questa attribuzione di una sorta di sacralità del ruolo sia una colossale sciocchezza.
Non hanno cittadinanza errori chiari o scuri, luminosi o pluri-cromatici. Il VAR vede e corregge quando lo ritiene errore e basta.
Passerà del tempo, non so quanto, ma i fatti hanno la testa più dura dei pennaioli che varano protocolli e quant'altro.
So di essere ripetitivo e quasi ossessionante su questo tema e mi scuso con chi non gradisce. Ma non è cocciutaggine ma convinzione profonda. Così come lo era quando ero fra i pochi che osteggiavano l'introduzione degli addizionali e fra quelli (un po' di più) che auspicavano la VAR. Se vale il proverbio il futuro mi darà ragione.