gadamer ha scritto:NicoRizzo ha scritto:.......
Io credo che revocare questo rigore significa andare a fare la moviola e la Var, ad oggi, non può essere usata come tale.
Che tu abbia una tua opinione diversa e non sei il solo è normale dialettica. Però fammi capire, se credi, il senso dell'abusatissima locuzione "fare la moviola" dal momento che lo strumento Var è una moviola? E se non viene usata per correggere un errore in un caso protocollare, allora quando? Ribadisco: se c'è, come nel caso un rigore, chi può vederne la congruità meglio dell'arbitro di campo ha il diritto/dovere di rettificare. Un rigore inesistente alla moviola (Var) è sempre un errore e chiaro nonché evidente. E lo dico indossando i panni della mia ormai ex professione di interprete di norme, leggi, leggiucole ecc.(scritte spesso anche peggio del maledetto protocollo) e quelli di amante della giustizia nelle competizioni sportive.
Se poi il Var ha pensato che fosse giusto assegnare il rigore nulla quaestio. Credo, spero di essermi fatto capire.
Gadamer sei stato molto chiaro, ho capito cosa intendi dire. Purtroppo io sono un semplice liceale e di interpretazione di leggi ne capisco poco o nulla. Quello che io ho pensato e che ho cercato di scrivere, utilizzando in maniera probabilmente scorretta l'espressione "fare la moviola", è che Orsato non è potuto intervenire in quanto un contatto tra attaccante e portiere esiste con certezza: l'esistenza del contatto implica che il veneto non sia potuto intervenire per correggere una decisione assunta da Banti in pieno controllo dell'azione. Fare la moviola per me significa andare a verificare in slow motion ogni singolo dettaglio del contatto e prendere una decisione indipendentemente dal fatto che il protocollo lo permetta o meno. In altre parole usare la Var è diverso da fare la moviola perché nel primo caso bisogna verificare quegli episodi previsti dal protocollo, nella maniera prevista dal protocollo (a velocità normale) e agire come da protocollo (solo quando l'errore è chiaro ed evidente, e in particolare non può ritenersi errore chiaro ed evidente l'interpretazione di un episodio da parte di un arbitro in pieno controllo dell'azione; quando l'arbitro è in pieno controllo dell'azione l'errore è chiaro ed evidente se questo vede qualcosa che non esiste, ma non se giudica in maniera differente dal Var l'entità del contatto; oppure se non vede un contatto che esiste, ma non se ritiene che tale contatto non sia punibile per entità o dinamica dell'azione).