Sperando di non destare le ire del club che mi ama tanto, porto alla vostra attenzione questo episodio:
47° pt
lungo rilancio del portiere, siamo agli sgoccioli del pt e su questo lungo rilancio con i piedi, un attaccante sguscia via e arriva in area di rigore. C'è un contatto, secondo me molto lieve e, per usare le terminologie che usano in quelle commissioni, "debole" con una accentuazione dell'evento davvero importante da parte dell'attaccante.
Siccome c'è contatto, non possiamo dargli il giallo per simulazione. Ma il contatto è debole. Il Collega giustamente non concede il calcio di rigore, e viene contestato abbastanza duramente.
Quale è la best practice qui? La distanza dai fatti in valutazione (vedete immagine).
Un po' perchè il rilancio del portiere è molto lungo, un po' perchè il fisico di Camplone mal si presta ai cambi di velocità repentini e fulminei (ha un fisico importante, alto, e quella massa li va messa in moto per provocare accelerazioni importanti) e ... forse anche un po' perchè già mentalmente con il pt già chiuso e in tasca, su questo rilancio purtroppo la posizione di valutazione non può essere quella di un Arbitro che autorevolmente dice: niente, gioca!
Quello che ci portiamo a casa da questo episodio, secondo me, è a mantenere sempre altissimo il livello di concentrazione e a non lasciar mai andare un pallone perchè lo riteniamo ormai morto figlio di una azione morta.
Ripeto, a scanso di equivoci: secondo me la decisione è sostanzialmente corretta (siamo nell'ambito dei rigori che l'anno scorso si sarebbero dati e che oggi per fortuna no). Poteva essere venduta un po' meglio.