da BlueLord il mar apr 18, 2023 7:00 am
Da fonti bergamasche si evidenzierebbe come 4 o 5 minuti per analizzare un possibile rigore siano davvero troppi, e io non posso dissentire del tutto, anche se non nego il regolamento attuale. Bisogna a mio parere fare un discorso generale sul concetto di fallo di mano e la sua evoluzione. Nato come concetto di volontarietà e quindi essenzialmente davvero per punire qualcuno che illegalmente e con consapevolezza blocchi il pallone, oggi è diventato una caccia al mini sfioramento anche con le dita, che nella maggior parte dei casi, o quasi tutti, è qualcosa di involontario e spesso anche ininfluente sulla traiettoria del pallone stesso. Secondo me oggi siamo arrivati a questo livello a causa della modernità tecnologica del calcio che vuole tenere tutto sotto controllo, ma ci saremmo potuti fermare ben prima. Per esempio prendiamo il rigore assegnato ieri dopo OFR, se noi rimaniamo al concetto di come è nata la regola, che parla di volontarietà, per il discorso che un difendente prova a mettere la testa ma toppa e va di mano, già dovremmo scusarlo perché è chiara la sua intenzione di usare parte del corpo lecita, ma sbaglia l'intervento. A seguire, i rigori che vediamo per sfioramenti delle dita, dove davvero non cambia niente, pure non hanno un senso logico secondo me, e prima se lo sarebbero sognato di fischiarli. Ora, col VAR anche "peggio" sotto questo aspetto, visto che apparentemente può vedere tutto ed eccoci in questa situazione. Fare analisi al capello per tirare fuori un chiaro ed evidente errore dopo 4 o 5 minuti è già un controsenso in sé. Davvero a mio parere bisognerebbe rivedere qualcosa, l'unico fallo di mano chiaro ed universale è di colui che con volontarietà blocca un pallone che sta entrando sulla linea di porta, sfido io per quanto riguarda tutto il resto a dire lo stesso delle altre situazioni, sia in area che in mezzo al campo... che poi, alla fine di tutto, questi rigori per la maggior parte dei casi sono impossibili da vedere in campo e non mettono mai nessuno d'accordo.