Sul quando, rispondono esaurientemente le Norme di Funzionamento degli Organi Tecnici:
Art. 22 ASSISTENTI DELL’ARBITRO A DISPOSIZIONE DEGLI ORGANI TECNICI NAZIONALI E REGIONALI
I ruoli degli A.A., a disposizione della C.A.N., C.A.N. C e della C.A.N. D, sono formati, per ogni stagione sportiva, dal Comitato Nazionale, mentre quello a disposizione dell’O.T.R. è formato dallo stesso O.T.R., in base alle esigenze reali.
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4. L’inquadramento degli A.A. a disposizione dell’O.T.R. avviene, tra coloro i quali alla data del 30 giugno abbiano compiuto almeno 25 anni e, di norma, non piú di 29 anni di età, con le seguenti modalità:
a) previa formale domanda degli arbitri effettivi con anzianità non inferiore a sei stagioni sportive;
b) previa formale domanda degli arbitri fuori quadro.
A parte quanto sopra, saltuariamente si può essere impegnati come assistenti dall'OTS o dall'OTR in gare di tornei o in "triangolari" che prevedono la designazione di un'unica terna con arbitro ed assistenti che si alternano a "rotazione".
Riguardo alle soddisfazioni, è una valutazione del tutto soggettiva. Per qualcuno "soddisfazione" può voler dire cercare di scalare il più possibile tutte le categorie, da quelle regionali a quelle nazionali; in questo senso, per chi (anche solo per ragioni anagrafiche) si vede preclusa la possibilità di salire da arbitro, intraprendere la carriera dell'assistente rappresenta una valida alternativa.
Il ruolo è sicuramente meno "gratificante" rispetto a quello dell'arbitro, ma non va sottovalutato. L'assistente può essere equiparato al "portiere": per 89' minuti puoi essere inoperoso o chiamato in causa solo per l'ordinaria amministrazione, ma guai a distrarsi un momento: anche al 90' può capitare l'episodio chiave di tutta la partita e se non sei concentrato, rischi di commettere qualche errore determinante ai fini del risultato e della tua prestazione.
L'assistente deve essere consapevole che il suo scopo è quello di rendere più agevole il compito dell'Arbitro, rifuggendo da ogni tentazione di protagonismo, ma senza tirarsi indietro quando gli eventi richiedono un suo intervento, anche eccezionale, in occasione di situazioni sfuggite al controllo del DG, che siano di rilevante importanza ai fini della regolarità della gara.
Dal punto di vista associativo, la possibilità di operare in terna tutte le settimane, ti permette di vivere in maniera più piacevole tutti quei "tempi morti" della trasferta, sia durante il viaggio di andata o ritorno, sia nel pre-partita o nell'intervallo. Inoltre ti permette di conoscere e di stringere amicizia con colleghi di altre Sezioni o (per i più fortunati) di altre Regioni.