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Ne avevamo gia parlato un annetto fa, ora dopo una stagione intera di visionature dove si parla sempre che si arbitra in tre, che se l'assistente lontano vede una violenza a 80 metri da lui ma è l'unico a vedere deve intervenire, che se vede una mano lampante intercettare il pallore deve intervenire, vi propongo un caso fresco fresco:
Ultimo metro quadrato dell'area di rigore, dal lato assistente verso la linea di fondo. Attaccante che entra, difensore che interviene, attaccante che simula, cade, arbitro che fischia rigore.
Alle ultime richieste di chiarimenti in sezione, la risposta è sempre la stessa: l'arbitro ha sottocontrollo la situazione ed intervenire è una perdita di credibilita grossa per il prosieguo della gara. Un conto è aiutare a darlo se l'episodio è ecclatante e l'arbitro non fischia, un conto è toglierlo su un'azione di gioco "normale" (nessuna mano palese o cose simili, ma un semplice intervendo in takle come tanti).
Resta il profondo senso di ingiustizia che si scontra spesso con la nostra credibilita. Cosa si fa?

La simulazione l'abbiamo vista solo noi o anche i calciatori in campo ? Nel primo caso va bene il senso d'ingiustizia che potremmo provare ma ci incasineremmo un bel pò il prosieguo della gara col segnalare una cosa rilevata solo da noi...nel caso in cui l'abbiano vista anche altri, questo dà adito a diffuse e plateali proteste ? Perchè in tal caso, qualunque cosa facciamo, la credibilità se n'è gia andata...la perdiamo nei confronti di chi subisce il rigore se è palesemente inventato, la perdiamo nei confronti di chi prima se lo vede concedere e poi revocare perchè pensano di avere subito un'ingiustizia. Dopo aver preso una decisione sbagliata, purtroppo, c'è poco da fare ma solo di limitare i danni e cercare di restare sereni il più possibile. A monte si potrebbe dire che l'arbitro, considerata la posizione del presunto fallo, dovrebbe, prima di fischiare il rigore, consultarsi visivamente o aspettare un segno, convenuto prima nello spogliatoio, da parte dell'assistente che rafforzi la sua decisione...per il resto oltre alla bravura, nella vita come in tutte le cose che facciamo ci vuole anche un bel cu...volevo dire fortuna...

Personalmente sostengo che la simulazione sia un discorso di prospettiva: "ha ragione" chi in quel momento era posizionato nel miglior modo possibile affinchè potesse coglierla. Mi spiego meglio. Tenendo presente i piedi dei due giocatori incriminati, la simulazione del contatto da parte dell'attaccante può avvenire prima del piede del difensore oppure lateralmente ad esso. Nel primo caso la posizione ideale è quella di avere l'azione di fianco a noi, nel secondo caso l'azione sarebbe meglio si svolgesse davanti a noi. Se si invertono le posizioni, ed il giocatore è pure bravo, si rischia di sbagliare.
Mettendomi nei panni dell'assistente, comunicherei all'arbitro l'avvenuta simulazione solo ed esclusivamente a fronte di una assoluta certezza (il 100% non mi basta...), facendogli capire che in quel momento ero io nella posizione migliore per giudicare e descrivendogli il non-contatto dalla mia prospettiva.
Appoggiando la bandierina e prendendo in mano il fischietto, se, dopo aver fischiato un calcio di rigore, un assistente mi fa notare che l'attaccante ha simulato e nel farlo è molto deciso (valuto quello che mi dice allo stesso modo di come me lo dice), calcio di punizione indiretto e per colui che ha provato a mettermelo in quel posto...

Il Gladiatore ha scritto:La simulazione l'abbiamo vista solo noi o anche i calciatori in campo ? Nel primo caso va bene il senso d'ingiustizia che potremmo provare ma ci incasineremmo un bel pò il prosieguo della gara col segnalare una cosa rilevata solo da noi...nel caso in cui l'abbiano vista anche altri, questo dà adito a diffuse e plateali proteste ? Perchè in tal caso, qualunque cosa facciamo, la credibilità se n'è gia andata...la perdiamo nei confronti di chi subisce il rigore se è palesemente inventato, la perdiamo nei confronti di chi prima se lo vede concedere e poi revocare perchè pensano di avere subito un'ingiustizia. Dopo aver preso una decisione sbagliata, purtroppo, c'è poco da fare ma solo di limitare i danni e cercare di restare sereni il più possibile. A monte si potrebbe dire che l'arbitro, considerata la posizione del presunto fallo, dovrebbe, prima di fischiare il rigore, consultarsi visivamente o aspettare un segno, convenuto prima nello spogliatoio, da parte dell'assistente che rafforzi la sua decisione...per il resto oltre alla bravura, nella vita come in tutte le cose che facciamo ci vuole anche un bel cu...volevo dire fortuna...

La simulazione è abbastanza lampante, l'assistente cerca l'arbitro ma nella frazione di secondo successiva, come corretto, l'arbitro prende la decisione. L'episodio è sotto gli occhi di tutti e crea un campanello di proteste piuttosto accesso, con anche principio di caccia all'uomo al tuffatore.
Guarda, mi piacerebbe sentire il parere di 20 CRA e fare un resoconto... anche perche se si deve intervenire poi bisogna codificare una prassi esatta per farlo, ovvero, non portarsi al vertiche dell'area, alzare la bandiera, non alzarla, stare fermo ecc ecc.
Ripeto: il problema è che non e un caso di quelli ritenuti "ecclatanti". E' un takle su un avversario, cioe una situazione normalmente sotto il controllo dell'arbitro. Quelle in cui l'AA non dovrebbe intervenire.

Io sono dell'idea che se la situazione non è evidente,l'arbitro decide e se mi cerca gli comunicherò quanto ho visto.
Nel caso in cui a parità di vedute lui opti per il rigore ed io sia per la simulazione, credo che possa essere dannoso cercarlo se lui è certo di quel che ha visto. Quando facevo l'assistente mi è capitato solo una volta di intervenire per far togliere un calcio di rigore ma era talmente "sbagliato" che nemmeno chi lo ricevette e se lo vide togliere, protestò.

Io di solito nel briefing pre gara, anche forse per una questione di esperienza, parlo di questo episodio con il direttore di gara, sempre e gli dico il mio modus operandi. A lui poi la decisione finale.
Nel momento in cui fischia il calcio di rigore se io (assistente) mi dirigo velocemente in posizione da esecuzione del CDR (incrocio area di porta / linea di fondo), vuol dire che anche secondo me é calcio di rigore oppure che seguo la sua decisione perché non ho potuto vedere in modo migliore l'accaduto.
Se al contrario, ritengo che abbia preso un abbaglio colossale, (simulazione oppure assenza di contatto) rimango fermo in posizione naturale sulla linea laterale. In quel momento lui capisce che c'é qualcosa che secondo me PALESEMENTE non va.
Se persiste perché giustamente convinto della sua decisione, gli basta farmi un cenno con il braccio che io mi porto in posizione, se invece gradisce il mio parere viene da me e io mi prendero' le mie responsabilità.

Per la mia visione delle cose se un CdR è davvero inventato e tutti se ne accorgono tranne l'arbitro, l'assistente DEVE prendere l'arbitro pe run orecchio (bonariamente) e fargli rendere conto che tutto lo stadio sa che non è rigore...