Ennesimo atto di barbara violenza ai danni di un giovane arbitro siciliano, Luca Testa , 25 anni, della sezione di Catania. I fatti incresciosi sui quali i Carabinieri di Acireale stanno indagando, si sono verificati domenica 1 giugno u.s. durante l’ultima gara di campionato di terza categoria, precisamente S.M. degli Ammalati e S. Russo.
Al 5’ del I t. un giocatore veniva espulso per reiterate proteste nei confronti del DDG. Tutto sembrava filare liscio, quando, un suo compagno di squadra, come colpito da improvviso raptus, si toglieva la maglietta e raggiunto il collega arbitro lo colpiva ripetutamente in maniera violenta. Trasportato d’urgenza con un’ambulanza al vicino ospedale di Acireale, viene prontamente raggiunto dal presidente della sezione Etnea Giallanza. Risultato: due costole inclinate e il setto nasale lesionato. Luca ha rischiato di essere sottoposto ad intervento chirurgico. Lo abbiamo sentito in mattinata. Come stai adesso Luca? –“ Sono ancora dolorante e sono ancora ben visibili in me i segni della violenza subita. A parte il dolore fisico, cos’hai provato in quel momento? Ho provato tanta rabbia e un attimo di smarrimento e non ti nascondo che per un istante, quando ho visto trasformare in rosso la mia divisa gialla, ho temuto il peggio”.- Avevi avuto in passato esperienze simili? –“Assolutamente no e non sarà questo che mi farà desistere dal continuare anzi, appena potrò ritornerò ad allenarmi, rimanendo speranzoso che qualcuno possa cambiare lo stato delle cose”.- A tal proposito abbiamo sentito i due massimi dirigenti regionali di Lega e AIA. Sandro Morgana, Presidente del Comitato Regionale Sicilia della LND, si è detto amareggiato ed ha espresso piena solidarietà all’arbitro catanese e al suo presidente, definendo l’atto puramente delinquenziale. “Mi pare – dice Morgana - ci sia tanta premeditazione nei fatti accaduti che sfuggono alla comprensione dei più”.- Sandro, pensi di poter dare risposte all’ennesimo atto di violenza perpetrato ai danni di un arbitro? - “Ho sempre raccomandato il pugno duro contro i violenti e l’ordine di giustizia del Comitato Provinciale catanese saprà infliggere una pena esemplare ai responsabili. In altre occasioni la giustizia regionale è stata durissima. Non è più ammissibile che ancor oggi accadano simili episodi che mettono a repentaglio l’integrità fisica di un arbitro e in un prossimo futuro cercherò di farmi promotore di iniziative per cercare di mettere la violenza dentro steccati ben definiti. Questi deprecabili episodi non hanno nulla a che vedere con il calcio e con lo sport in generale. – Nicola Saia, Presidente del CRA Siciliano, ha voluto anche lui esprimere solidarietà al giovane collega e alla sezione di Catania per la barbara aggressione., sottolineando alcuni aspetti: –“Per far fronte alle continue violenze fisiche subite dagli arbitri da parte di tesserati, in Consulta Regionale, i Presidenti di Sezione hanno chiesto al Componente del Comitato Nazionale presente, di farsi portavoce di sollecitare un intervento dell’A.I.A. centrale presso le sedi istituzionali della Federazione, tendente a fare abrogare la clausola compromissoria che vieta ai tesserati F.I.G.C. di adire le vie legali senza la prescritta autorizzazione da parte del Presidente federale, nei casi in cui un arbitro venga fatto oggetto di violenza fisica, refertata da una struttura ospedaliera pubblica.”-
Auguriamoci, intanto, che Luca si riprenda presto e per questo gli facciamo, in coro un grande “in bocca al lupo”
Fonte: www.aia-figc.it
se il fatto è avvenuto al 5' del 1° tempo mi sembra abbastanza pausibile che ci sia stata premeditazione...comunque sposo in pieno ciò che dice l'articolo, specialmente l'ultima parte. auguri al collega, che sembra intenzionato (ed è bello che lo sia) a continuare nonosatante tutto.