118 punti di penalizzazione nella esordienti
Inviato: mer mag 03, 2017 7:01 am
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Lo chiamano campionato fair play, dovrebbe servire a crescere soprattutto a livello comportamentale e nelle classifiche contano sia i risultati che il rispetto delle regole. Tutto giusto e interessante, visto che si tratta della categoria Esordienti A e dunque di bimbi di 13 anni. Il problema è che sono gli adulti, a volte, a dare il cattivo esempio nel calcio giovanile. Ed è quello che è successo in casa Antignano, dove le squalifiche di due dirigenti e dell’allenatore della squadra bianconera classe 2004 hanno portato a 118 punti di penalizzazione. Sì, 118. È la conseguenza del regolamento di questo campionato, in cui ogni giornata o settimana di stop significa -2 in classifica.
Il caos è scoppiato alla fine di Antignano-Livorno 9 1-3 di sabato 8, quarta giornata del girone di consolazione del campionato Esordienti, ma la Figc provinciale ha pubblicato il bollettino con le squalifiche - decise dal giudice sportivo in base al referto arbitrale - solo in questa settimana. Un mese all’allenatore Diego Falleni, espulso prima del triplice fischio, e cinque al dirigente Mario Del Sorbo «per aver lanciato dalla tribuna una bottiglietta piena d’acqua verso il direttore di gara, senza colpirlo, e per avergli rivolto frasi offensive». La squalifica più lunga, di ben otto mesi, è andata invece all’altro dirigente Daniele Barbieri «per aver scagliato a fine partita il pallone verso l’arbitro, non colpendolo per la pronta reazione dello stesso». I 14 mesi totali di stop ai tre bianconeri, di cui pubblichiamo nomi e cognomi perché riportati nel comunicato numero 62 della Figc provinciale, hanno quindi costretto la Federazione ad applicare il -118. Una penalizzazione incredibile, anche se poco rilevante ai fini della classifica perché non ci sono retrocessioni.
Ma perché queste reazioni contro il direttore di gara, un ragazzino di 15-16 anni? Sarebbe stato un episodio poco chiaro, insieme alle proteste del tecnico dell’Antignano, a far scatenare tutto. «Proteste minime - ribatte Stefano Sitri, responsabile del settore giovanile bianconero - Falleni si è limitato a un semplice “No, arbitro no!”, ma è stato espulso ingiustamente tra l’incredulità della gente. Barbieri ha tirato quel pallone, è vero, ma solo per stizza: non voleva mica prendere il direttore di gara... Del Sorbo? Ha sbagliato, anch’io ho sentito quelle offese, ma non è più un nostro dirigente da mesi». Ed è questo uno dei punti che l’Antignano
metterà al centro del ricorso, da presentare nei prossimi giorni. «Abbiamo sbagliato qualcosa, è inutile negarlo - chiude Sitri - ma non è successo niente di così grave da giustificare i 118 punti di penalizzazione. Una cosa del genere non si è mai vista, queste squalifiche sono esagerate».
Lo chiamano campionato fair play, dovrebbe servire a crescere soprattutto a livello comportamentale e nelle classifiche contano sia i risultati che il rispetto delle regole. Tutto giusto e interessante, visto che si tratta della categoria Esordienti A e dunque di bimbi di 13 anni. Il problema è che sono gli adulti, a volte, a dare il cattivo esempio nel calcio giovanile. Ed è quello che è successo in casa Antignano, dove le squalifiche di due dirigenti e dell’allenatore della squadra bianconera classe 2004 hanno portato a 118 punti di penalizzazione. Sì, 118. È la conseguenza del regolamento di questo campionato, in cui ogni giornata o settimana di stop significa -2 in classifica.
Il caos è scoppiato alla fine di Antignano-Livorno 9 1-3 di sabato 8, quarta giornata del girone di consolazione del campionato Esordienti, ma la Figc provinciale ha pubblicato il bollettino con le squalifiche - decise dal giudice sportivo in base al referto arbitrale - solo in questa settimana. Un mese all’allenatore Diego Falleni, espulso prima del triplice fischio, e cinque al dirigente Mario Del Sorbo «per aver lanciato dalla tribuna una bottiglietta piena d’acqua verso il direttore di gara, senza colpirlo, e per avergli rivolto frasi offensive». La squalifica più lunga, di ben otto mesi, è andata invece all’altro dirigente Daniele Barbieri «per aver scagliato a fine partita il pallone verso l’arbitro, non colpendolo per la pronta reazione dello stesso». I 14 mesi totali di stop ai tre bianconeri, di cui pubblichiamo nomi e cognomi perché riportati nel comunicato numero 62 della Figc provinciale, hanno quindi costretto la Federazione ad applicare il -118. Una penalizzazione incredibile, anche se poco rilevante ai fini della classifica perché non ci sono retrocessioni.
Ma perché queste reazioni contro il direttore di gara, un ragazzino di 15-16 anni? Sarebbe stato un episodio poco chiaro, insieme alle proteste del tecnico dell’Antignano, a far scatenare tutto. «Proteste minime - ribatte Stefano Sitri, responsabile del settore giovanile bianconero - Falleni si è limitato a un semplice “No, arbitro no!”, ma è stato espulso ingiustamente tra l’incredulità della gente. Barbieri ha tirato quel pallone, è vero, ma solo per stizza: non voleva mica prendere il direttore di gara... Del Sorbo? Ha sbagliato, anch’io ho sentito quelle offese, ma non è più un nostro dirigente da mesi». Ed è questo uno dei punti che l’Antignano
metterà al centro del ricorso, da presentare nei prossimi giorni. «Abbiamo sbagliato qualcosa, è inutile negarlo - chiude Sitri - ma non è successo niente di così grave da giustificare i 118 punti di penalizzazione. Una cosa del genere non si è mai vista, queste squalifiche sono esagerate».