CU del giudice sportivo di Piacenza
5.1. Comunicazioni della Presidenza
CI STIAMO FACENDO DEL MALE, PEGGIO PER NOI!
L’ultima settimana ha visto sui campi piacentini due esempi di ordinaria ignoranza e stupidità umana.
Veramente non se ne può più! Chi non accetta le nostre regole basilari esca dalla FIGC e frequenti altre
organizzazioni sportive più comprensive. Gli errori arbitrali “sfavorevoli” vanno accettati come si accettano gli
errori “favorevoli”. Smettiamola con la moda di protestare sui giornali e TV nella speranza che la risonanza dei
mass media induca il Giudice Sportivo alla clemenza o l’arbitro a modificare il suo rapporto.
Smettiamola col sciocco vittimismo da parte di chi sfoga la propria aggressività sui campi di gioco, attaccando
sempre la parte ritenuta più debole. Purtroppo le TV e i quotidiani nazionali non aiutano certo il
comportamento sportivo; essi guardano “l’audience” e pare che il nostro popolo prediliga gli episodi di
degrado, di ignoranza delinquenziale e simili. Fra breve più nessuno vorrà fare l’arbitro di calcio, la carenza di
arbitri ha un ritmo esponenziale ed è a carattere nazionale. A Piacenza poi abbiamo solo una cinquantina di
arbitri in continua diminuzione: di questo passo, non si potranno più fare i campionati e solo per colpa nostra.
Ma ciò che veramente dà il voltastomaco è l’apprendere che le intemperanze contro gli arbitri, le aggressioni
verbali e fisiche vengano perpetrate in gare del Settore Giovanile e da parte dei dirigenti delle società. Vorrei
sapere quale esempio ritengano di dare questi “dirigenti – educatori”; in che modo educano i loro ragazzi
questi personaggi. Personalmente mi auguro due cose: che il Presidente della Società allontani quei dirigenti
inqualificabili che gli rovinano l’ambiente e che il Giudice Sportivo usi la massima severità nel sanzionare
l’ignobile comportamento dei “dirigenti – diseducatori”.
Non si parli di condanna “esemplare”; il termine secondo la ordinaria e attuale accezione – inflazionata dai
“media” – significa condanna volutamente grave ma sproporzionata e perciò ingiusta. Io chiedo e spero in una
condanna “giusta” che nel caso specifico deve valutare il caso con la massima severità poiché i fatti accaduti
sono della massima gravità.
I Dirigenti non amano arbitrare le gare del Settore Giovanile ma se i nostri arbitri diminuiscono ancora,
saranno costretti a dirigere le gare se non vorremo che il calcio giovanile scompaia.
In uno degli episodi citati era coinvolta una collega arbitro.
La scorsa settimana in una gara di giovanissimi regionali(sotto la Figc di Bologna) una collega ha fischiato un calcio di rigore e non si è accorta che dopo l'esecuzione il pallone è entrato in rete,uscendo da un buco presente nella stessa.
La collega non ha quindi convalidato la rete,da lì,il finimondo, con relativa sospensione della partita.